“Sei
un codardo.”
Sentiva ancora quegli
occhi scrutarlo. Sentiva i suoi
occhi percorrere le sue spalle,
percorrere la sua schiena, la sua anima.
Non aveva versato nemmeno
una lacrima. Non una.
Era una fiera Grifondoro
in fondo, Hermione Granger. E non
aveva sprecato tempo in convenevoli.
“Sei
un codardo.”
E lo era davvero. Aveva
preferito scappare piuttosto che
restare con lei, piuttosto che difenderla.
Era semplicemente scappato
rintanandosi, colpevolizzandosi.
Tra le mani il simbolo
della sua codardia. Così delicato e
immacolato.
Una piuma bianca, quella
che le ricordava la sua voce, il
suo odio gettato con forza sulla sua pelle.
“Sei
un codardo.”
Ancora. Forte. Sempr di
più.
Stringeva tra le mani
quella piuma.
Chissà
dov’era lei. Quella che tra tutte si era distinta. La
strega più brillante. L’amante più
passionale. L’unica che era riuscita ad
insegnargli cosa fosse davvero l’amore.
E poi..
“Sei
un codardo.”
Ma
con quella piuma
tra le mani, ora, aveva preso una decisione.
Sarebbe diventato
l’uomo che lei desiderava, che lei
meritava.
Le avrebbe dimostrato che
Draco Malfoy può cambiare per
amore. Per amor suo.
Scrollò ancora
il pensiero e la sua voce piena d’odio e rancore.
Prese il suo mantello e lo
indossò. Guardò il suo riflesso
nello specchio prima di smaterializzarsi. I suoi occhi grigi stavano
vivendo,
fremevano per dimostrare quanto lui non fosse l’algido e
codardo che tutti
ritenevano. Le sue mani erano strette a pugni.
Socchiuse gli occhi e si
smaterializzò ad Hogwarts.
Avrebbe affrontato le sue
paure e i suoi errori, vi avrebbe posto
rimedio.
Per lei, solo per lei.
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