La canzone è Eppure sentire (un senso di te), Elisa da
Soundtrack ‘96/06
A un passo dal possibile
A un passo da te
Guardo fuori da una finestra una piuma che volteggia, volata via
da chissà dove. Nelle mie orecchie giungono i suoni di tutto l’ospedale.
Amo, amo tutto questo.
I suoni vibrano nell’aria dipingendo una tela trasparente, se
potessero colorare l’aria non la renderebbero che come è in realtà.
Incolore.
Paura di decidere Paura di me
Tu sei in giro, non so precisamente dove anche se forse potrei
indovinarlo.
Forse proprio adesso la Cuddy ti sta facendo una ramanzina e tu
fai l’offeso o l’irritato.
Forse potrei immaginarlo, forse potrei sentirlo.
Potrei sentirti.
Seguo l’evolversi della vita della piuma, lontana, portata via
da questa brezza primaverile verso altri posti.
Il vetro riflette la mia immagine. La pelle chiara come il marmo
più pregiato, gli occhi che sono lo specchio di questo cielo.
Vibra il vetro, vibra il mio corpo alla tua musica.
Sentire in me tutto quello che mi circonda,
sentirti e non potersi muovere.
Che musica triste…
Di tutto quello che non so Di tutto quello che
non ho
Mi volto indietro per accertarmi di essere sola nella stanza, e
poggio discretamente una mano sul vetro.
Che musica triste quella del pianoforte.
Se solo potessi essere per te la tua musica, essere il tuo
pianoforte, poter vibrare al tocco delle tue mani che, sapienti, creano musica,
creano amore e desiderio, in me, dentro me, su me.
Se solo potessi lasciarmi indietro la mia vita, se solo potessi
spingerti ad abbandonare il sole, sarei il foglio bianco pronto ad accogliere la
tua musica.
Vita.
Respiro.
Eppure sentire Nei fiori tra l'asfalto Nei
cieli di cobalto - c'è
Eppure sentire, sentire quanto il mio amore può mantenermi
viva.
Eppure sentire quanto puoi essermi indifferente.
Non serve la mia bellezza, né servono i miei occhi di cielo e la
mia pelle di neve, la mia voce, la piuma che vola via lontano e che non tornerà.
È così lontana la musica, la vita, è in noi, è così lontana, è così
irraggiungibile.
Eppure sentire, nel buio, quanto la luce può brillare, quanto
posso piegarti al sentimento.
La tua paura viene trasformata, la tua solitudine messa da
parte.
Non senti? Non senti?
Il mondo.
Noi.
Eppure sentire Nei sogni in fondo a un
pianto Nei giorni di silenzio - c'è
Anche nei giorni più tristi, canterò la nostra musica, quello
che immagino tu abbia scritto mentre io dormivo, fra le tue braccia, coperta dai
tuoi lenzuoli candidi, dai tuoi occhi blu.
Cosa costa immaginare? Poter sentire, poterti sentire anche se
non ci sei, anche se sei lontano come quella piuma.
Posso trovare la felicità di essere la tua donna anche quando mi
lascerai sola.
Cosa costa sentire? Cosa costa provare?
Quel brano è troppo complicato da suonare, Greg?
Eppure, non senti? Non senti, non vedi il fiore che nasce nel
buio, nella mia speranza, nella tua indifferenza. Se potessi fare tesoro di
tutto quello che non mi hai mai dato, che sogno potrei creare.
Donna.
Bambina.
Un velo.
un senso di te
C'è un senso di te
La tua immagine si manifesta sul vetro tutto ad un
tratto.
Lascio vagare per un attimo il mio sguardo sorpreso. A cosa può
arrivare la mia mente?
Manifestare la tua immagine, il mio amore.
Non c’è un senso in tutto questo, eppure non posso fare a meno
di concedermi questo momento irrazionale.
Non esiste un senso per te a ciò che io chiamo amore, eppure per
me sentire significa amare.
Eppure sentire Nei fiori tra l'asfalto Nei
cieli di cobalto - c'è
Non so cosa significa amarti, potrebbe essere fuori dalle mie
capacità, ma a questo non voglio pensarci. Posso raccogliere ogni parola che ti
lasci sfuggire, in silenzio, come la più compromettente delle confessioni,
raccolgo la luce scura che emanano i tuoi occhi creando la lanterna che ci
guiderà attraverso i cieli più bui.
Eppure sentire Nei sogni in fondo a un
pianto Nei giorni di silenzio - c'è
Lasciami fare Greg, in fondo non sono poi così pazza, non sono
poi così male.
Forse hai ragione, è una musica troppo stramba da suonare la
mia, una musica eccessivamente ricca di pathos, ma comincia, comincia a posare
le mani sui tasti d’avorio, se potessi sentire forse, sicuramente, ti
piacerebbe, ti piacerebbe suonare, ti piacerebbe suonarmi.
Io.
Una stanza.
Aria.
Un senso di te
Forse non lo troverò mai, il senso di te, un senso per
noi.
Non lo troverò un senso allo sguardo che mi hai mostrato appena mi
sono voltata a guardarti, a queste mie labbra schiuse, ai miei occhi stupiti, al
tuo sorriso che ho fatto in tempo a cogliere.
Forse un senso non c’è, eppure…eppure ho potuto sentire, ho
potuto sentire l’amore.
L’amore, nei tuoi occhi.
Il senso di te, nei miei.
C'è un senso di te
Un senso di te
C'è un senso di te
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