Fuga a quattro mani.

di La Chiave di Do
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Grave ma non troppo.          

 

*



Una luce diversa dalla solita le penetro' le palpebre svegliandola: era una luce calda e bianca, lucente da far male agli occhi.

Anche la sensazione tattile era differente: lenzuola di cotone, bianche e leggere, e un copriletto color pesca che la riparava dal freddo, profumati di buono.

Quando le sue pupille si adattarono ai raggi di sole vi scorse immersa una sagoma d'uomo.

Anche se non l'avesse vista in realtà sarebbe stata in grado di percepire la sua presenza come l'ombra di un persecutore confusa nella notte, ma a conferma dell'idea era la sua figura.

Avanzo' nella luce adombrandosi il volto chiaro, e finalmente la ragazza riconobbe la mandorla tonda ed immensa dei suoi occhi neri e i suoi boccoli scuri che gli coprivano le orecchie e la fronte, il suo fisico scarno, le sue mani bianche.

Come sempre nessuno dei due sorrise all'altro.

Lui abbasso' gli occhi, gelidi, sulle coperte.

Lei disse: “Preferisco i colori freddi”.

Il ragazzo, le mani dietro la schiena, si avvicino' alla finestra e l'apri'; una folata di vento invase la stanza.

“Alzati, è tardi”.

“Amo dormire fino a tardi” rabbrividi' subito e si rabbuio' in viso.

Lui non replico' ma togliendosi dalla finestra le mostro' nel paesaggio i pendii verdeggianti di una catena montuosa, rendendola ancor piu' cupa.

“Sono amante del mare, o degli specchi d'acqua”.

Quasi subito a lui sfuggi' un sorriso cinico.

“Sei decisamente poco epicurea, se la tua felicità si fa influenzare da fattori esterni, quali delle lenzuola, l'ora della sveglia o l'ambientazione del tuo soggiorno” decreto' incrociando le braccia.

“Non ho mai detto di esserlo”.

“Pero' l'hai pensato”.

Il sorriso di entrambi si spense.

“Sei mia ospite, qui tutto è per mia decisione”.

 

*



                    La Chiave di Do
          Comincio questa raccolta senza sapere dove mi porterà. Sapete che vi dico? Cambio pure font per il testo, cosi', perchè mi va!
          Ho scelto per il titolo e per ogni capitolo un indicazione agogica che la porti idealmente vicina al mondo musicale, unico mio
          vero amore. Per ora siamo soli, cosa accadrà, lo ammetto, neppure io lo so. Ho scritto ascoltando Chopin. Penso di inserire
          un colore in ogni capitolo, ma per ora è solo un'idea.





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