Corri, corri tra la gente. La gente che ti guarda. Sono sguardi curiosi, nervosi, infastiditi.
Tutto sbatte contro il tuo petto, mentre corri. Il vento ti viene addosso e le lacrime ti offuscano lavista, ti sembra che il selciato sotto i tuoi piedi sia più vicino.
Corri, ti tremano le mani. Non vuoi sapere più niente. Non vuoi più sentir parlare di loro. Non vuoi più uscire di casa.
Ti tremano anche le gambe. Non sai se riuscirai ancora a correre.
Non devi piangere, non devi piangere per loro. Loro non ti meritano. Loro non sanno dove fermarsi. Loro non sono te, e tu non sei loro. Perchè tu non vuoi fargli del male. Tu sei buono, Severus. Tu sei una persona buona.
Corri, e ti sembra che il mondo possa sparire sotto i tuoi piedi.
Lavati la faccia, Severus. Lascia che l'acqua possa portar via le lacrime e le ingiustizie che ti hanno bagnato il viso.
Più nessuno portà colpirti in questo modo, non lascerai che lo facciano di nuovo. Perchè la bontà è un difetto. Ti rende debole.
NdA: Il protagonista è ovviamente Severus. Ho immaginato che, ai primi anni a scuola, potesse essere stato vittima di "atti di bullismo", per così dire, dai più grandi Serpeverde. Insomma, il piccolo Sev, un cucciolotto, sarebbe stato la vittima perfetta, povero. *pat pat*
Spero che vi sia piaciuta!
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