I'll never be with you

di Emerald Liz
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In tutta la mia vita, nessun momento è stato peggiore di quelli che ho passato in quella stanza.
La mia forza d’animo, provata ma mai vinta dagli ultimi eventi nella Soul Society, stava per crollare definitivamente alla sola vista di quel solitario letto d’ospedale.
Passai settimane a vegliare il mio Capitano, disteso privo di conoscenza, lontano dalla sua brigata e da me.
Poi, finalmente, il risveglio.
«Ti starai chiedendo perché non sono morto.»
Quelle parole ebbero su di me l’effetto di uno schiaffo.
«Certo che no!» esclamai, sorpreso e irritato.
Lui mi guardò incuriosito.
Impacciato, tentai di dare una spiegazione razionale della mia reazione.
«Se voi moriste, non avrei più una ragione per diventare più forte»
Una giustificazione banale, stupida, che non rifletteva affatto quello che realmente pensavo.
L’ennesima occasione di esprimere ciò che provavo era persa.
Lo capii dallo sguardo del Capitano, che, senza ulteriori commenti, si era voltato verso la finestra, dandomi le spalle.
Sospirai.
Avevo capito di essere di troppo sin dal momento in cui aveva riaperto gli occhi.
Silenziosamente, me ne andai, lasciandolo perso nei suoi pensieri.
Pensieri di cui –ne ero sicuro- non avrei mai fatto parte.




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