The meeting in Cerulean City

di pikajunior01
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Era una mattina di fine anno e le sorelle erano tornate. Lei si sentiva ansiosa e impaziente di partire, ma anche un po’ triste e preoccupata perché le conosceva bene le sue sorelle, anzi, benissimo. Infatti le negarono di partire. Sto parlando della ragazza più triste dell’universo: Misty. Chiusa in camera e buttatasi sul letto scoppiò in una fontana di lacrime che percorrevano tutta la sua faccia fino ad arrivare al collo, come rugiada su un gambo di un fiore. Lei voleva raggiungere Ash a Unima. E Ash la stessa cosa. Certo era una bella strada da fare, ma lui farebbe qualsiasi cosa pur di rivedere Misty. A Unima: Ash andò a guardare l’oceano di notte, lasciando Spighetto e Iris nella tenda a dormire, parlando a una stella di quanto amava Misty. In quel momento avrebbe voluto usare una bacchetta magica per raggiungerla. Ad un certo punto disse alla stella: “Lo sai… almeno per un giorno vorrei andare a Cerulean City per rivedere Misty… mi… mi manca così tanto… (abbassando la testa e piangendo)”. La stella dopo aver sentito le parole di Ash, si avvicinò sempre di più fino a sbattere contro la terra. Era un Elgyem. Dopo aver fatto il suo verso, Ash e Elgyem scomparvero. Cerulean City: Misty andò a prendere nel suo cassetto un album con tutte le foto scattate durante il viaggio con Ash e Brock e alla fine dell’album vide la foto di quando Ash la prese dal letto e la portò sulle spalle. Dopo aver visto quelle immagini scoppiò di nuovo in un pianto e dopo qualche secondo apparve Ash nella sua stanza. Misty era molto, molto felice, ma anche molto impaurita. E se non fosse Ash? Ma in quel momento non le interessava nulla, a lei interessava solo vedere almeno la sua faccia, ed era così contenta che scoppiò in lacrime abbracciandolo. Anche Ash era un po’ perplesso, ma non gli importava niente neanche a lui, quindi iniziò ad abbracciarla. Probabilmente sentendo il desiderio di Ash, Elgyem avrà usato Teletrasporto! Ma a tutti e due non interessava come o cosa, l’importante era vedere Misty o viceversa. Il giorno passò in fretta e verso mezza notte Ash iniziò a scomparire dai piedi fino alla testa: “Misty ascoltami… io avevo desiderato almeno un giorno di vederti…” Poi mentre con il palmo della mano toccava la guancia di Misty disse: “Misty… ora devo tornare a Unima…” A Misty le cadde una lacrima sul viso e Ash la asciugò con il dito: “Misty, guardami… promettimi che non verrai a cercarmi…” “Come! Ma Ash…” “Ssssh… io ti vorrò sempre bene Misty, ma il mondo non sta qui ad avverare il nostro desiderio di stare insieme… noi non possiamo cambiare le cose! *dicendo questa frase piangendo*” Mentre stava scomparendo anche il corpo, disse: “Misty… mi ricorderò sempre di te… ti amerò per sempre…” Quando scomparve del tutto cadde il cappello per terra, ma lui era già andato. Misty raccolse il cappello e lo annusò e disse un: “Ti amo anch’io…”




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