Romano si chiedeva spesso come fosse possibile che quel bastardo di Spagna sorridesse perfino la notte, nel sonno.
Le "poche" volte che dormiva con lui (non certo per paura del buio o dei frequenti incubi), a volte, rimaneva sveglio e se lo chiedeva.
Doveva però ammettere, che vederlo così tranquillo lo rassicurava, e si addormentava più sereno. 
Una notte, però, si svegliò, sbuffando. Odiava svegliarsi nel cuore della notte. 
Si era svegliato perchè Antonio, quel bastardo, si stava lamentando e agitando, nel sonno. 
Romano rimase a fissarlo, stupito, per qualche momento. 
Come era possibile che quel bastardo dello spagnolo stesse...avendo un incubo? Lui, quello grande, che doveva proteggerlo, anche da questi ultimi!
Forse, ciò che però lo preoccupava di più, era l'assenza di quel sorriso luminoso, che segretamente (tanto segretamente che nemmeno lui se ne rendeva conto) adorava. 
Così, di controvoglia, con un'espressione tutta corrucciata e gli occhi lucidi, vicino alle lacrime per la vergogna di quello che stava per fare, si alzò sui gomiti, e si sporse, fino a sfiorare con le labbra morbide la guancia calda dell'altro.
Un sospiro da parte dello spagnolo. "Lovi...".
Il bambino rimase immobile, terrorizzato, temendo si fosse svegliato.
Ma Antonio dormiva profondamente, finalmente tranquillo e con quel suo sorriso meraviglioso. 
Premette un'ultima volta le labbra soffici contro la sua guancia, sussurrando un "Buonanotte..." appena udibile nel silenzio della stanza, interrotto solo dal respiro profondo di Spagna. 
Finalmente, tornò a dormire, tranquillo e sereno, rassicurato da quel sorriso. 

{Una cosuccia che mi è venuta in mente, mentre disegnavo proprio questa scena, o almeno, quella del bacio. Una cosa semplice, ma che trovo...dolce. Spero vi piaccia. Non è scritta bene e non è nulla di particolare, ma volevo..scriverla e postarla.}