Fear
of...
–
Fa
troppo male.
La
voce di Louis è
leggera come sempre, ma il suo sguardo è serio e, forse,
perfino un
po' spaventato; Harry non riesce a credere ai suoi occhi, davvero,
cosa c'è di sbagliato nel suo ragazzo?
–
Se
l'ho fatto io, Boo, non vedo perché non dovresti riuscirci
tu, –
risponde incurante, slacciandosi la cintura e squadrandolo
sovrappensiero. – Fa male solo all'inizio, poi non lo senti
più.
Louis,
steso sul
letto, sbuffa distogliendo lo sguardo dal suo.
–
Ma...
ho paura, Hazza, – confessa poi, incrociando le braccia sul
petto e
sentendo un fastidioso calore risalirgli il collo e le guance:
dannazione, è già abbastanza imbarazzante
ammettere di avere paura,
deve anche arrossire? La risata di Harry lo fa imbronciare, si sente
davvero umiliato e non gli piace per niente l'idea che un ragazzo
più
piccolo possa prendersi gioco di lui in questo modo, anche se si
chiama Harry Styles ed è la persona che ama di
più al mondo.
–
Sei
stato tu a volerlo fare, – gli ricorda Hazza, raggiungendolo
sul
materasso e gattonandogli addosso fino a sedersi sulle sue cosce,
ridicolmente vicino al bacino, le mani appoggiate sul suo petto nudo.
– Hai intenzione di ritrattare?
–
No,
ma... farà male, – bofonchia Louis, ripetendosi e
fissando l'altro
dritto negli occhi; Harry sorride, una strana dolcezza nello sguardo,
come se dovesse rassicurare un bambinetto di cinque anni terrorizzato
dall'imminente vaccino; non ha mai avuto paura degli aghi, lui, ma
pare che Louis, dall'alto dei suoi vent'anni, ne abbia eccome. E l'ha
tenuto nascosto a tutti per un sacco di tempo, senza farne parola con
nessuno.
–
Sì,
però solo all'inizio, e ci sono dei punti in cui fa meno
male; Zayn
ne sa sicuramente più di me, comunque, se vuoi
può accompagnarti
lui, – propone Hazza con un sorriso, non senza un'ombra di
divertimento nelle iridi verdi, mentre si china verso il ragazzo
steso sotto di lui per potergli baciare una guancia; Louis scuote il
capo, abbracciandolo e tirandoselo completamente addosso, pelle
contro pelle - anche Harry è a petto nudo.
–
Voglio
che mi accompagni tu, – ribatte poi, con il tono lamentoso di
un
bambino, affondando il naso tra i suoi ricci morbidi. – Se
non mi
accompagni tu, credo che scapperò non appena
vedrò l'insegna, –
ammette dopo qualche attimo, ridacchiando mentalmente alla
prospettiva di farlo davvero: Zayn lo ammazzerebbe, sicuro; vorrebbe
quasi farlo anche solo per vederlo perdere le staffe, per una volta,
ma si ricorda che tutto quello che sta facendo lo sta facendo solo
per Harry e che, quindi, non sarebbe giusto anteporre Zayn a lui.
–
D'accordo,
– mormora Hazza, le labbra che sorridono sulla pelle del suo
collo,
e il naso pieno del suo profumo tiepido. – Chiamo per
prendere
appuntamento, – continua, facendo per alzarsi; Louis lo
blocca,
stringendo le braccia sui suoi fianchi, e torna a fissarlo negli
occhi, questa volta con una punta di malizia nelle iridi chiare. La
paura di poco prima sembra svanita improvvisamente nel nulla.
–
Fallo
dopo, – mormora, sistemandosi meglio sul materasso e
offrendosi
senza pudore agli occhi e alle mani dell'altro ragazzo. –
Adesso
potremo approfittare della casa vuota, non credi?
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