E’ appena iniziata una luminosa giornata di sole, che
riscalda l’umida distesa di bambù nella pianura sottostante la Grande Muraglia.
Si intravede un ragazzino in cammino, un po’ impaurito e sconcertato, ma sempre
fermo a portare a termine il suo più grande sogno, diventare
cavaliere.
Cammina lento, con la sua mole maggiore rispetto alla
norma di quelli della sua età, occhi e capelli scuri; sapeva di essere in
ritardo, ma non se ne preoccupava più di tanto, in quanto conscio che sarebbe
stato lui l’unico allievo del grande uomo che doveva fargli da mentore, ammirato
e famoso per la sua forza e bontà d’animo.
Stava continuando a camminare, dirigendosi verso una
delle colline che sovrastano la piana, quella designata per il suo allenamento,
quando sentì un rumore pesante di un animale in corsa alle sue spalle; si voltò. Non
riusciva a muoversi, era esterrefatto dall’enorme mole e violenza della bestia:
era un Panda.
Appena lo vide avvicinarsi si riprese dallo sconcerto,
ed iniziò a correre. Pensava che non ce l’avrebbe mai fatta a sfuggire
all’animale, ma ripensando al suo sogno che si poteva frantumare proprio in quell'istante,
controllò la paura con la ragione, iniziando a correre a zig-zag fra le alte
canne di bambù, per far perdere le sue tracce all’enorme
bestia.
Riuscì ad arrivare allo spiazzo in vetta alla collina, e
si voltò rapidamente, per vedere di quanto avesse distanziato il Panda, ma si
accorse ben presto che stava arrivando.
Si sentì perso, e più l’animale si avvicinava e meno
riusciva a pensare al da farsi, quando da qualche parte, dietro di se, comparì
un sottilissimo e velocissimo raggio rosso che si andò a conficcare su una delle
zampe anteriori della bestia, che venne scaraventata indietro di qualche metro,
poi fuggendo impaurita.
Il ragazzino si voltò, temendo un altro temibile
pericolo, ma vide un giovane, con lunghi capelli blu e vestito con la classica
tenuta da allenamento, che si stava avvicinando a lui.
Dopo un secondo di silenzio, il giovane
parlò:
-Tu devi essere Farax, giusto? Molto piacere. Io sono
Milo, il tuo Maestro!!!
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