Un'onda del mare la
spazzerà via?
«... Noi ci
dobbiamo ribellare.»
Il vento sferza sul
suo viso come le onde si frangono sugli scogli a picco su mare.
Scrolla le spalle con
energia. Il ciuffo si scuote alla rabbia dell'aria fresca.
«... Io
voglio urlare!»
E sta gridando. Con
tutto il cuore, con tutta l'anima, spiriti che nella notte del 9 Maggio
si stringono fino a strozzargli la gola.
Ha la voce spezzata da
piccoli sospiri, trattenuti come un fazzoletto trattiene l'acqua
corrente di un rubinetto.
«Si sa come
si nasce, ma non come si muore, e non se un ideale ti
porterà dolore.»
E una morte tanto
assurda quanto crudele, che stride nelle orecchie di Lovino, uno
stridio come verso di una cornacchia mentre questa si ciba di un uomo
morente.
Sud Italia si domanda
se ha mai ripreso davvero a camminare, dopo tutti i colpi che ha
ricevuto nel correre degli anni. Tanti i proiettili conficcati
nell'anima, altrettante le piume candide che sono state sciolte, ancor
prima di adagiarsi in terra e sbiadirsi, morendo.
Sul fondale del suo
animo, raccolto in una preghiera silenziosa, tremula come una zagara
piegata alla brezza una domanda.
«...
Ciò che Peppino ha fatto è stato scritto sulla
roccia o sulla sabbia?»
Note
Autrice:
Non voglio fare altro
che ricordare la scomparsa di Peppino Impastato.
E per questo
continuerò a scrivere piccole flashfic con Lovino e lo
spirito di Impastato, il 9 Maggio.
Le parole di Lovino,
eccetto l'ultima frase, provengono direttamente dalla canzone "I Cento
Passi" dei Modena City Ramblers. Il contenuto dell'ultima frase, invece, proviene da "Light In The Black", dei Sabaton: ho semplicemente modellato le parole, perché il concetto che vogliono esprimere appartiene a quella canzone.
Il titolo della storia mi è stato consigliato da Swan, che
ringrazio tanto.
Questa storia partecipa all'iniziativa "Hetalia&Italia" indetta dall'Hetalia non è ---> the forum.
Vi
ringrazio per aver letto, spero che vi sia piaciuta. Alla prossima. C:
claws_Jo
|