Amaro

di DonnaSC
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Amaro Amavo fare il tè, sempre, ma quella volta ancora di più perché non lo avrei bevuta sola come al solito, bensì in compagnia di Betty. Tutti in paese sostenevano che avrei fatto bene ad avercela con lei perché il fatto che mio marito aveva l’amante e che quella misteriosa amante era proprio lei, Betty, ormai era di dominio pubblico. Ma io non ce l’avevo con Betty anzi mi faceva pena, come a tutti, del resto. Betty non l’avrebbe scampata tanto a lungo. Alcuni sostenevano che sarebbero state le varie mogli tradite a farla fuori; altri, i più informati, sapevano che era gravemente malata. Vedevo che non sapeva come comportarsi, sorpresa del mio invito. “Gradisci una fetta di torta con il tè? E il latte?” Le chiesi “Si grazie, un dolcetto lo accetto” Eravamo nel bel mezzo di una chiacchierata quando Betty sbiancò, cadde a terra con un singulto e subito la soccorsi. “Portami la borsa, ci sono le fialette che devo prendere” La lasciai per andare nell’ingresso: frugai nella sua borsa, le afferrai ma, presa dal nervosismo, le feci cadere. Chiusi gli occhi un attimo poi tornai in cucina: era già morta.




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