Lo stesso cuore

di JohnnyMignotta
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Oh, ciao, fandom! ♥♥♥
Ho scritto questa cosa martedì, il giorno del mio compleanno, lasciando perdere per un giorno le mie incombenze legate a The Zeroborine Project (in cui scrivo p0rn Larry Stylinson con la mia adorata lastscream ♥), per regalarmi una serie di cose che desideravo ardentemente di scrivere da qualche tempo.
Questa, come vedrete, è un'Elricest. A rating verde, purtroppo per me per il bene dell'archivio di Erika X'D, e pov!Winry.
Vi piacerà perché è ambientata alla fine del manga. Non vi piacerà, ovviamente, perché non è una RoyEd. "XD ...E sappiamo bene che in questo fandom il RoyEd, se non fosse per la Caska, sarebbe praticamente la sola strada percorsa. ò_ò E, insomma, Caska sempre sia lodata. Ad libitum, proprio. u_u
Lo stesso cuore, per quello che vale (poco :D), va ad Aci. ♥♥♥ Perché siamo canon, perché se ne sta lì ad aspettarmi mentre pubblico e perché è lei, così. Ci piace così: Ravenclaw. XD ♥
Io sonesse from tah block XDDD, invece, e mi si trova comunemente qui, qui e qui.
Bye, everyone! ♥









LO STESSO CUORE


Tell me: how do you feel?
Well, I feel like they're talking in a language I don't speak
And they're talking it to me

(Coldplay, Talk).
Tutto era cominciato quando Al era tornato a Resembool.
Era sceso dal treno in un giorno qualsiasi, senza una telefonata a precederlo. Ed si era affacciato alla finestra, distratto, con una penna tra l'orecchio ed i suoi capelli d'oro zecchino, e l'aveva visto: chinato sui bambini, sul praticello davanti a casa, col cappello contro il petto, il cappotto sotto braccio ed una valigia piccola, di pelle, sdrucita ed ammaccata.
E Edward Elric, come non avesse aspettato altro per tutti quegli anni, aveva lasciato l'automail al quale stava lavorando sul tavolo degli attrezzi, aveva aperto la porta di casa e, proprio come da ragazzino sarebbe corso incontro ad Hohenheim, si era lanciato tra le braccia di suo fratello.

"Quello" disse piano Winry, con un fermaglio tra i capelli, una camicetta di cotone chiaro e le gambe accavallate sul divano di Glacier, "non era un abbraccio tra fratelli".

Non erano solo fratelli.
A tavola, in laboratorio, cucinando per i bambini, andando al villaggio a comprare viti e bulloni, riparando la grondaia, rincorrendosi fino a valle come quand'erano bambini... Ciò che legava Ed a Al e Al a Ed era qualcosa di speciale, di diverso da qualsiasi cosa Winry avesse mai visto, di completamente al di fuori di qualsiasi schema, indescrivibile. Winry l'aveva sempre saputo, ma lo realizzava solo adesso, mentre Ed si sistemava una ciocca di capelli dietro l'orecchio, arrossendo, perché suo fratello lo stava guardando negli occhi, mordendo un pezzo di pane.
Non erano solo fratelli: il sangue che scorreva nelle vene di entrambi veniva pompato nello stesso istante, all'unisono, dallo stesso cuore.

"E chi sono io, per mettermi tra loro?" chiese a Glacier, con le lacrime negli occhi grandi, luminosi, circondati da ciglia fitte e chiare. "Parlano una lingua che io non conosco".




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