Il Sole di un novembre stanco e assonnato
Illumina il parco dagli alberi spogli.
Le foglie ormai morte disegnano il foglio
Che si perde nel lontano orizzonte.
Niente parole, né desideri.
I passi si confondono nel vuoto incessante.
Nella mia mano stringo una penna,
Nell'altra un quaderno dalla carta ingiallita.
Il grano si piega alla forza del vento.
Cerco la strada che non troverò.
Nel silenzio assordante di una mattina autunnale
ascolto il sospiro del vento che mi sfiorerà.
|