AMATE
LA VITA
< Draco, Draco!!! > Ginevra Weasley correva.
I capelli rossi volavano nella leggera brezza primaverile e i suoi
occhi esprimevano gioia. Solo ed esclusivamente felicità.
Il ragazzo si girò a guardarla, con uno splendido sorriso
sul volto.
Quando la bella rossa arrivò di fronte a lui, le diede un
leggero bacio sulle labbra.
Quanto amava quella ragazza.
< Ho una notizia meravigliosa da darti, tesoro! > Disse
Ginny, euforica.
Draco, dal suo comportamento, capì che doveva essere una
cosa importante. Che rendeva la piccola Weasley molto felice.
< Io…non so come dirtelo, Draco,
ma…aspetto un bambino!!! > Ginevra gridò
quell’ultima frase, che rimbombò
nell’aria fresca del paesino di montagna, in cui i due erano
andati da poco ad abitare.
Malfoy era senza parole.
< Gin… > Iniziò, quando la rossa lo
interruppe.
< Credevo che saresti stato felice! Lo sapevo
che…>
< E’ meraviglioso, Ginny!!!! > Gridò
Draco, abbracciandola dolcemente.
< Davvero? Lo pensi sul serio? Anche se hai solo 23 anni, ti
senti…> Tentò di dire Ginevra.
< Shhhhhhhh. Sono l’uomo più felice del
mondo, in quest’istante. >
Il biondino era commosso. Lui, padre. Era un momento
meraviglioso: fra le sue braccia, stringeva la donna che amava
e…presto sarebbe arrivato un bambino. Il frutto del loro
amore.
Gli avrebbe donato tutto l’amore possibile ed immaginabile,
tutto ciò che a lui era sempre mancato…
9 MESI DOPO. SAN MUNGO, REPARTO MATERNITA’.
< Signor Malfoy?! > Una graziosa infermiera, vestita
d’azzurro, si diresse verso di lui con passo svelto.
< Sono io. Mi dica. > Disse Draco alla donna, che sorrise.
< Venga a vedere il suo bambino. >
Lo guidò verso una stanza, la numero 16; vi entrò
e…
Vide Ginny, con un piccolissimo bimbo in braccio. Il loro bimbo.
< Draco!! Vieni a vedere che bello… > E fece
segno al ragazzo di avvicinarsi.
< Gin…io…non sono mai stato
così felice. E’ il bambino più bello
del mondo.
Da lontano, i medici osservavano la scena, contenti, in cuor loro, di
aver fatto nascere una nuova vita.
Draco, Ginevra e Lorenzo, così avevano chiamato il
bebé, vissero tranquillamente i primi mesi come nuova
famiglia.
I new genitori, si divertivano ad osservare le buffe smorfie del bimbo,
ma la cosa più spassosa era vedere Draco alle prese con i
pannolini.
< Ehm…Draco? > Disse Gin, con tono dolce.
< Dimmi, tesoro! > Rispose il biondo, felice come una
Pasqua.
< Stai mettendo il pannolino al contrario. > Lo corresse
la rossa, scoppiando a ridere subito dopo.
< Uffi…tutti sbagliano! > E il ragazzo, fece
il finto arrabbiato.
Insomma, vivevano come una normalissima famiglia.
Ma bisogna ricordarsi una cosa importante: le disgrazie e
l’infelicità possono colpire tutti, quando meno ce
lo aspettiamo.
Tutto accadde nello stesso ospedale in cui, 5 mesi prima, era nato il
piccolo Lorenzo.
< Signora Malfoy… > Il medico raggiunse Gin e
Draco, tenendo in braccio il bambino.
< Vi ho chiamati per un normalissimo controllo, ma…
> iniziò, con tono grave.
< Oh Dio… > Esclamò Ginny, sentendo
la voce dell’uomo.
< C’è qualcosa che non va, dottore?
> Intervenne Draco, ponendo un braccio intorno alle spalle della
moglie e guardando il dottore, preoccupato.
< A dire la verità…sì. >
Si bloccò un attimo, osservando la reazione dei genitori.
La piccola Weasley era pallida. I suoi occhi erano dilatati dal terrore
e le gambe le tremavano dalla paura.
Invece, il bel biondino…se avesse potuto, avrebbe gridato.
< Non si fermi. Vada avanti. > Disse Draco, incitando
l’uomo a continuare il suo discorso.
< Ecco…vostro figlio è malato. Ha la
progeria. >
Draco si accasciò sulla sedia più vicina.
Suo figlio…la progeria…
< No. Non è vero. > Il ragazzo non ci voleva
credere. Andava tutto così bene…
< Mi dispiace. > Disse il medico, dando
un’amichevole pacca sulla spalla a Malfoy.
< Scusate la mia ignoranza,
ma…cos’è di preciso? Non è
grave, vero? > Chiese Gin, turbata, prendendo in braccio Lorenzo
e stringendolo forte a sé.
< La progeria è una grave malattia genetica,
più nota come sindrome d’invecchiamento precoce.
Il signor Malfoy era portatore sano di questa sindrome.
E’ rarissima: in tutto il mondo, circa 45 bambini sono
affetti da questa malattia. >
Il mondo sembrò cadere addosso a Ginevra.
Non era possibile: erano felici e così, di
colpo…puff! L’incanto si è spezzato.
< Lui…potrà vivere normalmente? >
Chiese Draco al dottore.
< Sarò sincero e schietto: vostro figlio non
vivrà a lungo. I malesseri della vecchiaia lo colpiranno
giovanissimo. Il rischio d’infarto è molto
elevato. >
< Grazie. > Disse la rossa, rivolta all’uomo.
Usciti dall’ospedale, Draco e Ginevra non si dissero nulla.
Solo uno sguardo bastò per esprimere ciò che
provavano.
Tristezza. Terrore puro.
*
*
*
*
*
< Ed è così che ricordo mio figlio.
> Disse Draco, parlando alle numerose persone davanti a lui. La
Chiesa era colma di gente, venuta a dare l’ultimo saluti al
suo Lorenzo.
< Mi ha insegnato ad apprezzare la vita. L’ha
insegnato a tutti noi. >
Guardò sua moglie, Ginevra, gli occhi gonfi di pianto.
In braccio teneva una bambina bellissima, Serena, la loro seconda
figlia.
Potter e la Lovegood erano in un angolo della sala, con Ron ed
Hermione, a piangere.
Molly ed Arthur Weasley erano vicino a Gin, pronti a consolarla e ad
appoggiarla, come sempre.
< Dico un’ultima cosa: amate la vita. Amatela, non
gettatela via come se fosse spazzatura. Perché,
può lasciarvi, proprio quando meno ve lo aspettate. >
Un uomo aspettava Draco nel giardino della chiesa: Lucius Malfoy.
< Cosa vuoi? > Sbottò il biondino.
< Dirti una cosa: che, oggi, tu sei uomo più di
quanto io lo sia stato in quasi sessant’anni della mia vita.
> E, così com’era arrivato, se ne
andò.
< Papà? > Draco si voltò: gli occhi
grigi di Serena lo scrutavano. Arrivò anche Ginevra.
< Dov’è Lory? > Chiese la bimba,
incuriosita.
Il padre la prese in braccio.
< Lory sta su quella nuvoletta. Ci sta guardando, dal cielo.
> Rispose Draco, sorridendo alla piccola.
< E’ con gli angioletti? > Chiese, nuovamente.
Questa volta, intervenne Ginny: < No. Lui E’ un
angelo. >
E la rossa, scrutò il cielo, intensamente.
< Addio, Lory. > Disse, per poi andare via, prendendo per
mano la bambina.
Draco fissò una nuvola particolarmente bella:
< Non ascoltarle, Lorenzo, sono donne! Non
addio…arrivederci. >
E seguì la moglie verso la strada di casa.
Quella stessa notte, Draco e Ginevra, giurarono di vedere una stella
brillare più luminosa delle altre…quasi a voler
sorridere.
FINE!!!! VI PREGO,
RECENSITE: PER ME E’ IMPORTANTE SAPERE CHE NE
PENSATE…PERCHE’ QUESTO ARGOMENTO MI TOCCA
PROFONDAMENTE!!!
QUINDI…VI
PREGO…RECENSITE IN TANTI!! BACI
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