Angoli

di LemonKing
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 Angoli



A Shizuo non piacevano molte cose, tra cui la violenza e Izaya – le più rinomate.
Un’altra parola che odiava era 'angolo'.
A Shizuo non piacevano gli angoli, soprattutto quelli delle strade, in cui vi trovava sempre teppisti che lo facevano irritare.
Non gli piaceva nemmeno l’angolazione dalla quale Izaya vedeva la loro relazione e il modo in cui gli esponeva il suo punto di vista con gli angoli delle labbra inarcati in un fastidioso sorriso:

“C’è qualcosa che ci attrae, non puoi negarlo.”

Il desiderio che l’altro muoia?
L’informatore trasformava, solo per salvarsi la pelle, la scarica di adrenalina di Shizu-chan in una scossa di eccitazione violenta tramite perversi giochi.
Tra adrenalina ed eccitazione sessuale c’era una linea sottile. Sottilissima.
Lui ne era al corrente.
Così Shizuo si trovava ogni fottuta volta a fissare con rabbia l’angolo formato dalla base del collo e la spalla: vi era il segno dei propri denti sulla pelle arrossata. Gli lasciava sempre un morso in quel punto.
Quando si fermava a rimuginare sul suo operato, si rimproverava il fatto che non riuscisse a controllarsi e lasciasse che il suo istinto animalesco prendesse il sopravvento.
Solo un angolo gli piaceva, ma non lo avrebbe mai ammesso.
Era l’angolo di novanta gradi formato dal corpo di Izaya con la schiena nuda, sudata e piegata in avanti.





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