Malinconia

di Siria Lilian Black
(/viewuser.php?uid=147448)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.







Ti avvolge così, lentamente.
Bastano pochi gesti, una parola, un sorriso storto
e tutto ti riporta a lui.
Non sai come ciò sia possibile,
ma in poco tempo ti ritrovi a pensare.
A pensare che forse è stata semplicemente colpa tua,
che forse avresti potuto fare qualcosa in più
per far sopravvivere una storia, nata così, per caso.
Eppure è inutile pensare a ciò che c'è stato e non c'è stato,
perché dopotutto sei qui,
immobile a fissare uno schermo e non fra le sue braccia
a respirare il suo profumo e ascoltare la sua voce.
Lo sguardo si spegne
e un sorriso amaro compare sul volto.
Ti manca e non vuoi ammetterlo.
Non puoi.
Perché se mai dovessi deciderti a farlo,
il tuo fragile castello di carta cadrebbe,
sopraffatto dalle sensazioni e dalla malinconia.
Il sorriso amaro svanisce,
sostituito dalle lacrime amare di un'amore morto sul nascere.
Non tornerà, lo sai e piangi in silenzio,
il volto nascosto fra i cuscini.
Osservi le sue foto e d'un tratto torna il sorriso.
E' tirato, ma sincero, perché dopotutto
il suo sorriso è ancora capace di farti sorridere
e i suoi occhi risvegliano in te sensazioni mai provate.
Ti manca, ma sorridi,
perché infondo ancora speri di poterlo riabbracciare in un tempo lontano.
E se mai tutto ciò dovesse succedere
sai che prenderai la decisione giusta
e non ti lascerai sfuggire l'occasione che hai perso,
questa volta lo bacerai,
stringendoti fra le sue braccia,
sussurrandogli sulle labbra in un sospiro un semplice:
'Ti Amo'









Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1066256