Sempre e Comunque, Insieme
N.A. Salve a tutti! Eccomi
qui con un'altra parte di "Passato, Presente, Futuro". Questa volta
facciamo un salto in avanti, quindi siete pregati di allacciare le
cinture di sicurezza della macchina del tempo e di godervi il viaggio!
Ok, forse è meglio che vi lasci qui, Spinoza non mi fa bene...
Come sempre grazie mille a Vulpix!
A presto, Silvia ^_^
P.S. Scusate se non ho risposto alle recensioni dell'ultima shot, sono
stata troppo impegnata con la scuola, meno male che sta finendo!
Sempre e Comunque, Insieme.
Quando tornò a casa dopo
una monotona giornata al distretto, trovò suo marito nella seconda
stanza degli ospiti. Stava fermo lì, in piedi, al centro della
stanza, sembrava fissare il vuoto, ma sapeva bene che non era così,
lei stessa si era ritrovata a stare in quella stanza nella stessa
posizione in cui era l’uomo in questo istante, per pensare, o
almeno così si diceva, ma quando usciva da quella stanza non si
sentiva più rilassata, ma solo un fallimento.
Si avvicinò a Rick,
lasciando in salotto la giacca, le chiavi di casa e la borsa. Quando
fu abbastanza vicina posò una mano sulla sua spalla, distogliendolo
dai suoi pensieri. I loro occhi si incontrarono e in quelle profonde
pozze azzurre scorse tristezza e malinconia e non potè fare a meno
di sentirsi in colpa per il tormento che lui provava. Spostando lo
sguardo da quegli occhi amati, lo rivolse alle pareti vuote, a quella
stanza vuota, che avevano cercato di riempire da quando Martha si era
definitivamente trasferita meno di due anni prima.
Lo scrittore uscì dalla
stanza, da un po’ aveva perso il suo tipico umorismo e ottimismo.
-Dovremmo risistemare la
stanza, potrebbe essere utile se Laine e Jenny vogliono rimanere a
dormire dopo una delle vostre serate- disse lui, senza guardarla
negli occhi, con un tono serio.
-No Rick, non è quello il
motivo per cui stiamo tenendo quella stanza vuota!-
-Se continuiamo ad aspettare
che venga utilizzate per quello per cui l’abbiamo progettata, la
userà prima Alexis!- disse con una rabbia innaturale, di cui si
stupì lui stesso.Crack, fu quello il rumore che gli sembrò
di sentire, il suono di qualcosa che si spezza, poi notò lo sguardo
negli occhi della moglie e le lacrime che iniziavano a formarvisi.
-Kate, scusa, non
intendevo...- disse dispiaciuto, ma venne interrotto dalla donna.
-Non è vero Rick, intendevi
dire quello che hai detto. Secondo te questa situazione non prova
anche me? Sai quanto adoro stare sul campo, investigare, interrogare
i sospetti, eppure ho fatto quello stupido esame per passare di
grado! L’ho fatto per noi, per avere orari più stabili, per non
rischiare la vita ogni giorno sul campo, per essere meno stressata!
Sai quanto desidero avere un figlio! Credi che non mi faccia male non
riuscire a rimanere incinta? Tu hai una figlia stupenda, ciò
significa che probabilmente è colpa mia se non riusciamo ad avere un
figlio, sai come mi sento sapendo che è colpa mia se non abbiamo ciò
che vogliamo così tanto? Mi sento uno schifo! E tu, in questo
momento, non sei d’aiuto!- gli urlò contro.
Alcune lacrime di rabbia e
frustrazione le rigavano il viso e Rick, dopo essersi avvicinato,
l’abbracciò, stringendola forte a sé. Lei ricambiò il suo
abbraccio e poggiò la testa sulla sua spalla, ascoltando ciò che
lui le sussurrava all’orecchio.
-Scusami Kate, sono stato un
idiota, non ho pensato prima di parlare- le asciugò le lacrime che
le rigavano il viso, ma che continuavano a scendere imperterrite -so
che hai fatto tutto questo per noi e non credere che ti incolpi di
niente, è stata solo una brutta giornata, ma non avevo il diritto di
prendermela con te...-
-Non sei l’unico ad aver
avuto una brutta giornata, Rick, o un brutto periodo in generale, hai
ragione, non dovevi dire quello che hai detto, ma sai cosa? Non ne
voglio parlare. Avevo solo voglia di trascorrere una bella serata con
mio marito, di certo non mi aspettavo tutto questo, quindi facciamo
finta che niente di tutto questo sia accaduto.-
-Va
bene, solo per questa volta, ma ricordati che ci siamo fatti una
promessa, qualunque cosa accada, l’affronteremo insieme, always -.
|