You make me feel complete.

di fightfordrew
(/viewuser.php?uid=194273)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Era già troppo tardi.
Non avevo più il tempo necessario per truccarmi come si deve,beh,almeno fare in modo che dopo due ore la matita nera non fosse colata tutta.
Mancava un quarto d’ora alle 8:00 e dovevo ancora fissare per bene la matita,e soprattutto dovevo arrivare a scuola,in tempo,per non fare una pessima figura già il primo giorno di scuola,la matita però l’ho lasciata perdere. Ho sceso le scale velocemente e poi sono piombata nel soggiorno,ho salutato mamma e mi sono fatta accompagnare da papà a scuola.
Durante tutto il tragitto ho guardato fuori dal finestrino,pensando alla mia ‘vecchia’ vita,ai miei amici,ai troppi chilometri che mi separavano da loro,e dopo qualche secondo una lacrima aveva rigato il mio viso,ed in quel momento non mi importava niente del trucco,io pensavo solo a loro,pensavo alla mia città, e proprio mentre ero immersa nei miei pensieri  mio padre aveva fermato la macchina,sentivo già l’ansia che saliva,non volevo scendere ,inizialmente,poi,spinta da papà sono scesa,molto scocciata. Mi sono guardata intorno e dopo qualche secondo mi sono incamminata verso l’entrata,sono andata in segreteria ed una tipa molto antipatica mi ha detto:
- Buongiorno signorina,cosa ci fai qui?Vai in classe,su.  -
- Ehm.. buongiorno,sono nuova..vorrei il numero del mio armadietto e l’orario scolastico. -
- Bene,il tuo nome? -
- Mi chiamo Vanessa Audrey.. –
Mi ha consegnato un foglio - Questo è tutto,ogni informazione la trovi su questo foglio,ora vai che farai tardi. -
Ero uscita da quella segreteria terrorizzata. Erano i miei primi cinque minuti in quella scuola e già non volevo più metterci piede. Però dovevo farlo ugualmente,non riuscivo a trovare il mio armadietto.. poi,l’ho trovato. Era proprio accanto a quello di una ragazza snob,Sharpay Evans quella di High School Musical in persona. Si comportava proprio come lei ed io ero la Gabriella di turno. Devo ammetterlo,avevo paura,ma mi sono fatta coraggio,ho fatto finta di niente,e comunque lei non mi ha nemmeno vista;ho aspettato un minuto e poi la campanella ha suonato,ho guardato l’orario scolastico ed avevo scienze,con qualche difficoltà ci sono arrivata,erano già tutti seduti ad aspettarmi.. ho guardato la professoressa,le ho sorriso,poi ho guardato i miei compagni ed ho notato un sorriso,un sorriso particolare,il suo sorriso,mi aveva colpita,aveva fatto battere il mio cuore.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1070148