ALREADY
FRIENDS
Confortato dalle braccia della sua mamma e dal vociare continuo dei
presenti nella stanza, il piccolo Trunks osserva incantato
l’esserino che dorme beatamente all’interno della
sua culla, coperto dalle lenzuola azzurre e cullato dalla dolce melodia
emessa dallo strano aggeggio appeso al lettino.
Trunks fa una smorfia: lo invidia perché anche lui vorrebbe
stare al calduccio nella propria culla.
Allunga le braccine il più in avanti possibile con
l’intento di afferrare il bordo della culla. Strizza gli
occhietti lucidi e gonfia le guance paffutelle. ‘Nghe-‘nghe
è il suo “grido di battaglia”.
Sta per sfiorare con un dito il bordo del lettino, ma viene miseramente
allontanato e rimesso nella posizione di partenza. “No,
Trunks, potresti svegliare Goten!” gli sussurra la sua mamma
a un palmo dal viso.
Goten.
E’ un suono nuovo, ma piacevole.
Goten. Quel
suono continua a rimbombargli nella mente come i rimproveri
della mamma, i silenzi di papà, i gridolini della nonna e le
parole confuse del nonno.
Goten. Forse
è la creaturina nella culla. Quella che
Trunks invidia tanto.
Trunks fissa attentamente
il bell’addormentato.
Decisamente troppo piccolo, troppo bianco e troppo tranquillo per i
suoi gusti.
Troppi capelli. Sono infilati ovunque.
“Oh, sta per svegliarsi. E’ l’ora della
pappa!” comunica la donna dai capelli neri. E’ la
mamma di Goten, Trunks ne è sicuro.
Il bimbo apre lentamente gli occhi e segue con lo sguardo i movimenti
della sua mamma.
Chichi lo prende in braccio, si siede sul divano, si scopre e avvicina
Goten al seno.
Trunks si strofina gli occhietti stanchi. Quella situazione non gli
è nuova: ricorda che la sua mamma faceva la stessa cosa con
lui fino a poco tempo fa.
Goten divora avidamente la sua pappa, senza mai distrarsi. Sembra
felice.
“E’ proprio il figlio di Goku! Sono certa che il
mio Trunks e il tuo Goten diventeranno presto amici!” dice
Bulma contagiando con la sua risata anche l’amica dai capelli
corvini.
Amici.
Questo suono è familiare per Trunks: è
qualcosa di bello, qualcosa di importante. Il problema è che
non capisce a chi sia attribuito.
“Go... got... e... en...” cerca di
pronunciare il nome del bimbo. Ma Goten
non è facile come dire mamma
o papà.
Bulma solleva il figlioletto in aria.
“Cosa stai dicendo, tesoro? Chiami il tuo nuovo
amico?”
Amico. Di
nuovo quel suono.
E questa volta Trunks ne è certo: amico e Goten sono
collegati, in un certo senso.
La nuova scoperta gli suscita una strana sensazione. Si sente bene.
E’ felice.
Intanto Goten ha terminato di mangiare. Chichi si rialza e lentamente
sistema il piccolo sulla sua spalla destra.
Ma a Trunks non è sfuggita l’occhiata furtiva che
Goten gli ha rivolto prima di abbracciare la sua mamma. E’
stata un’occhiata complice, serena, calda, quasi familiare.
Lui e Goten sono
già amici.
Note
dell'autrice:
Non sono carinissimi i nostri piccoli eroi? :D
Beh, passando alla fanfiction, non ho molto da dire... Ho scritto
questa flash di getto e spero che ne sia valsa la pena. Mi piacerebbe
molto sapere la vostra opinione ^.^ Grazie
A presto!
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