Il dolce profumo delle nuvole sulla nostra pelle

di InsaneMind
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Prologo.

Solita mattina, solite sensazioni. Era una classica giornata grigia e piovosa di inizio inverno. Uscì dalla classe prendendo la borsa ed allacciandosi gli anfibi, così da non trovarsi come i vecchi tempi con litri di acqua nelle scarpe. Si diresse silenziosa verso la fermata cercando di evitare le buche piene zeppe di acqua e fango. Mentre abbassò lo sguardo per rimettere a posto un libro nella cartella, urtò un ragazzo. Spaventata per l'inconveniente alzò timidamente lo sguardo e lo vide. Niente, nessuna parola. Solo un pesante silenzio che andò avanti per alcuni interminabili secondi.

'' Ha una faccia conosciuta.'' pensò lei fra sè e sè.

- Paky?!- Esclamò lei con un po' di timore
.

- Umh, si. E tu chi s.... Ah, sei Silvia! Non ti ho riconosciuto senza tutto quel trucco! Hai deciso di non metterlo più, finalmente!- Rispose lui tutto d'un fiato.

Scoppiarono tutti e due a ridere mentre si guardavano intensamente negli occhi. - Quanto tempo è passato...- Disse lui sostenendo lo sguardo.

 -Eh, già...- rispose abbassando lo sguardo.

-Mi ha fatto piacere rivederti, ora devo scappare, a presto.- Sorrise e la salutò con due leggeri baci sulle guance. Rimase immobile per una quantità di tempo indefinita guardandolo mentre si allontanava salendo sul pullman, senza accorgersi di essere diventata rossa. Una sua amica le diede una leggera pacca sulla spalla riportandola alla realtà.

- Chi era quel tipo?- chiese incuriosita.

- Oh, beh, non mi crederesti se te lo dicessi- rispose lei tutta imbarazzata.

- Spara, deve essere qualcuno importante...sei tutta rossa.

- Hai presente il ragazzo nuovo che è arrivato oggi? Beh lui è il fratello.-


Un filo invisibile conservava ancora i loro sentimenti intatti, mantenendoli ancora legati l'uno all'altra e facendo tornare a galla quei ricordi che per così tanto tempo erano stati costretti a vivere solo nelle loro menti senza esser condivisi con qualcuno all'infuori di loro.

Il silenzio iniziò ad avviarsi verso le due ragazze : scese improvvisamente senza farsi desiderare a lungo. L'amica, dal canto suo, rimase molto sorpresa da quella risposta e cercò a tutti i costi di riceverne una a sua volta dopo un'ostinata insistenza ricambiata da risposte distanti e fredde. Per un po' di tempo non ci fu ronzio che riuscì ad infrangere quel silenzio, ma non ci fu molto da attendere. L'amica, non avendo gettato ancora del tutto la spugna, continuò ad intervalli irregolari ad investigare su quella situazione. Di conseguenza la sua compagna cedette.

 ''Oltretutto'' pensò ''che male c'è se ne parlo con qualcuno?'' Perciò, prese coraggio e superato l'imbarazzo cominciò a raccontare tutto dall'inizio.




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