Something broken.
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A Sonskyn,
« James ».
Il vetro dello specchio si era appannato leggermente al tocco lieve del tuo respiro.
A ricambiare il tuo sguardo erano stati due occhi grigi e ardenti, nei quali si leggeva la speranza di incontrarne altri. I suoi.
Il vetro dello specchio era tornato presto lucido al contatto dell'aria fresca della cella attorno a te.
A ricambiare il tuo sguardo erano stati due occhi grigi e spenti, nei quali si leggeva la delusione per non aver visto nient'altro che un riflesso banale e stupido. Il tuo.
Lo specchio doveva avere qualcosa di rotto, ma avevi creduto di poterlo sistemare.
Avevi creduto, con tutto te stesso, che avresti rivisto lui.
Ma sono passati anni, Sirius, e non hai fatto altro che tenerlo stretto in mano e chiamare il suo nome.
Sono passati anni, Sirius, e lui non ha mai risposto.
Sono passati anni, e non hai ancora capito che l'unico ad avere qualcosa di rotto, Sirius, sei tu.
Note della Malandrinautrice: Salve! Un'altra minuscola flash (sempre Drabble mancata, ma ahimč, ormai sono venuta a patti con l'idea che proprio non le so scrivere) scritta in qualche minuto di getto. L'idea di quello specchio comunicante mi ha sempre perseguitata. Ho sempre pensato che James e Sirius non se ne separassero mai e che a Sirius, quando fu imprigionato, fosse rimasto solo quello di James. Beh, non ho davvero nessuna pretesa per questa storia, solo la speranza che almeno un solitario abitante del magico mondo di EFP possa trovarci dentro qualcosa di carino! Vi saluto e vi ringrazio se anche solo passerete per un'occhiata, un bacione! Simona_Lupin |
