Fandom:Nana
Titolo: La favola della vita
Rating: verde / giallo
Conto Parole: 300
Personaggi/Pairing: Nana (Hachi)
Disclaimer: Nana e tutti i suoi personaggi sono
proprietà della maestra Ai Yazawa
Avvertimenti: SPOILER importanti sottintesi e non.
Nel senso che chi sa, capisce a cosa si riferiscono certe frasi, chi
non sa potrebbe facilmente intuire.
Prompt: Scrivere una drabble da 300 parole
esatte che cominci con la frase "Vissero felici e contenti" e finisca
con la frase "c'era una volta". (proposto
dalla squadra: [Seven Drabbles in a Box])
Note dell'Autore: scritta per il MDF. Primissima
volta che mi cimento con il fandom di Nana. Adoro il manga e anche
l’anime. Devo essere una delle poche persone che ama Takumi
*__* In ogni caso la fic è incentrata sulla Nana (Hachi) del
futuro. Io sono soddisfatta di questa fic, spero piaccia anche a voi^^
“Vissero felice e contenti” con quella frase
finì il racconto ormai con soltanto un filo di voce per non
svegliare sua figlia che già da metà storia si
era beatamente addormentata. Erano state poche le volta in cui Nana era
riuscita a finire di leggere una storia con Satsuki sveglia, ma ogni
volta concludeva comunque il racconto. Nonostante la sua età
ancora si commuoveva leggendo quelle fiabe da bambini. Quante volte da
piccola vi si era immaginata protagonista, attendendo il principe
azzurro che arrivava a cavallo di un bianco destriero chiedendola in
sposa? Ma lei più di ogni altro sapeva bene che la vita non
era sempre rosa e fiori, nemmeno per principi e principesse. Bastava
una svolta sbagliata e ti ritrovavi spogliata di tutto, perfino della
tua ragione di vita. Lo pensava sempre, ogni volta che per radio
sentiva le voci di Nana o di Reira che come immutabili fiabe
raccontavano alle sue orecchie storie lontane di amori e tradimenti, di
tristezza e felicità. La verità è che
Nana non aspettava più il suo principe, colei che avrebbe
voluto incontrare era solo il suo eroe, l’unica donna che per
lei sarebbe sempre stata una vera regina e non una mera principessa
rinchiusa nel suo castello dorato come era stata lei nei suoi anni di
gioventù.
Chiuse il libro con un sorriso amaro dando uno sguardo alla piccola che
nel suo lettino dormiva silenziosa. Il sorriso di Nana si fece
più dolce nell’osservare il lento respiro della
figlia. Le passò con tenerezza una mano tra i capelli
nerissimi scostandole le lunghe ciocche dalla fronte.
Un giorno anche lei prenderà in mano un libro, o forse
semplicemente davanti a sua figlia ricorderà la storia della
piccola Hachi, che in realtà si chiamava Nana, e
inizierà a raccontare “c’era una
volta…”
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