Tutta colpa dei piccioni ~
prompt: #054, dash
A dire la verità, Mai non aveva intenzione di farlo davvero. Sì, si era più o
meno convinta quando Bou-san le aveva sussurrato nell’orecchio
che poteva essere l’occasione giusta per stare un po’ con Naru; e no, in effetti non era una cosa così
terribile che la sorte avesse deciso diversamente, assegnandole lo stesso Bou-san come finto fidanzato... Però, ecco, era
imbarazzante. Un po’.
Soprattutto
perché Bou-san se la godeva palesemente, ridacchiando come un pazzo.
«Ti
senti bene, Mai? Hai la faccia tutta rossa.»
«Io
non ho la faccia rossa.»
«Dici?
Eppure da qui sembra proprio rossa. Più rossa dei capelli di Ayako.»
«La
mia faccia non potrebbe mai essere più rossa dei capelli di Ayako.»
«Sei
sicura? Facciamo un confronto? Te la imito di nuovo, se vuoi, visto che oggi
è stata l’unica cosa che ti abbia fatta ridere.»
A
questo, Mai preferì non rispondere.
Il parco
era così affollato da rendere difficile credere che uno spirito fosse lì
all’erta, pronto a prendersela con una qualche ignara e innocente
coppietta di innamorati. Bou-san si era appena
inginocchiato in un nugolo di piccioni, sbriciolando per loro un pezzo di pane
secco. Aveva ancora quella stupida risatina stampata in faccia, però non
la guardava, e Mai capì che voleva davvero alleviare quel suo imbarazzo –
che forse si comportava così soltanto per far ridere anche lei.
Era così
gentile, il suo Bou-san.
«Dove
hai preso quel pane?»
«Questo?
Beh, non si va mai a visitare un parco senza un po’ di pane in tasca.»
«L’hai...
portato con te? Per i piccioni?» Mai lo fissò, ma lui ancora non
la guardava. «Sei davvero
buono, Bou-san! Naru non
avrebbe mai pensato a una cosa tanto...»
S’interruppe
prima ancora che Bou-san alzasse su di lei uno
sguardo divertito. Che strano. Era vero, Naru probabilmente
non aveva mai compiuto un gesto così carino – ma, insomma, Naru le piaceva. Così
com’era. E forse non era tanto il caso di mettersi a fare i complimenti a
Bou-san, adesso.
«Mai,
la tua faccia è di nuovo rossissima.»
«Oh,
uffa.»
Bou-san scoppiò a ridere nello stesso momento in cui
Mai si arrendeva e lo raggiungeva sul selciato, tra i piccioni. Gli uccelli non
avevano nessuna paura. Bou-san era bravo a conquistarsi
la simpatia di tutti quelli che lo circondavano...
«Ma
perché sei così imbarazzata? Non facciamo mica sul serio. Non ti
costringerò a baciarmi, se è questo che ti preoccupa.»
«Non
è questo che mi preoccupa...»
«Oh,
magnifico! Allora posso sperare.»
Mai si
sentì avvampare, ma avvampare sul
serio. Si ritrasse automaticamente, strillando una protesta scandalizzata,
ma Bou-san rideva e rideva e rideva, e alla fine lei
non riuscì a fare altro che mettersi a ridere insieme a lui.
Perché
era così facile, stare con il suo Bou-san.
Quando
le tese il pezzo di pane, Mai lo accettò con un sorriso, imitandolo e
strappando altre briciole per i piccioni sempre più entusiasti.
Non
aveva intenzione di farlo davvero;
era fastidioso pensare che da qualche parte là attorno Naru fingeva di essere il fidanzato di Masako;
era imbarazzante starsene lì a fare la
ragazza di Bou-san... Però, mentre se ne
stavano così per terra tra i piccioni, Mai dimenticò tutto
questo. E non ci pensò più fino a quando l’aria si
riempì di una strana vibrazione e gli uccelli volarono via tutti
insieme, improvvisamente terrorizzati.
E ci
pensò di nuovo quando il fruscio nei cespugli la spinse a lanciarsi –
senza riflettere – tra le braccia di Bou-san.
«Guarda,
Mai, è solo un gatto...»
«Ho
v-visto...»
Era così rassicurante, l’abbraccio
di Bou-san.
Mai sbirciò
in su, verso il suo viso sorridente. Non era la risatina di poco prima. Era un
semplice sorriso, la cosa più bella che un volto possa mostrare, una
cosa che Naru non le aveva dato mai. Forse dopotutto poteva pure far finta, per
qualche minuto, solo per qualche minuto...
«Mai?»
«Mm?»
«Hai
ancora la faccia rossa.»
Bou-san si chinò su di lei.
Un infinitesimo
di secondo dopo ci fu lo splash.
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Nota: Ma io li adoro, questi due. So che sono tutt’altro
che canon, ma insomma, il rapporto che s’instaura
tra loro è una cosa AL DI Là del fluff, è
indescrivibilmente adorabile xD E io non ho potuto
fare a meno di fangirlarci su fin dalla prima volta
che ho guardato l’anime.
L’episodio nello specifico è forse uno
dei miei preferiti. L’ho rivisitato a modo mio, ma in linea di massima
questa shot vuole essere una sorta di missing moment antecedente alla comparsa dello spirito, che
al vedere Hosho e Mai abbracciati li inzuppa d’acqua
– come fa con tutte le coppie d’innamorati che frequentano quel parco.
In effetti la scena potrebbe incastrarcisi bene, soprattutto per quanto
riguarda i pensieri di Mai sula gentilezza di Bou-san,
perché questa cosa poi viene ripresa alla fine dell’episodio e lì
c’è anche un altro
abbraccio... *si arrampica sugli specchi*
Oh, beh. Ripeto che li amo – ma più nello
specifico amo alla follia quel figo dolcissimo che
è Hosho Takigawa ♥