- Nick: Krixi19
- Titolo: Illusion
- Pacchetto scelto: Inception
- Elementi utilizzati: Citazione, Oblivion
- Personaggi: Merope Gaunt
- Avvertimenti: One-shot
- Rating: verde
- NdA: Questa fanfiction ha partecipato al contest "Un altro stupido
contest sui film" di TheGhostOfYou (che ringrazio immensamente),
classificandosi quinta, con punteggio 39,6/40.
Il contest era un contest a pacchetti: nel mio ho trovato il
personaggio di Merope Gaunt, l'incatesimo Oblivion e la citazione dal
film Inception (citazione che ho lasciato in corsivo). Alla fine della
storia trovere il giudizio della giudiciA.
Illusion
Era stata una vera
stupida a crederlo. Una vera stupida. D’altronde, come poteva
un uomo come lui innamorarsi di una come lei? Non c’era da
stupirsi se le cose erano andate a finire così.
Merope si sedette,
accarezzandosi il ventre gonfio, incapace di smettere di piangere,
incapace di smettere di pensare.
La prima volta che
l’aveva visto se n’era innamorata
all’istante. Aveva a lungo fantasticato su quella che sarebbe
potuta essere la loro vita assieme. Quelle fantasie costituivano il suo
unico rifugio. Ogni volta che suo padre alzava le mani su di lei, ogni
volta che suo fratello la maltrattava, lei pensava a Tom. Immaginava di
parlargli, di ridere e di scherzare con lui, immaginava di prenderlo
per mano, di abbracciarlo, di baciarlo. Tom era la sua difesa, era
l’unica cosa che la faceva andare avanti. Il fatto che poi
questo avvenisse solo nella sua testa non aveva importanza: per lei era
reale, eccome. Tom l’aveva salvata così tante
volte che non poteva più immaginare la sua vita senza di
lui. Poi, quando finalmente era stata liberata, quando finalmente suo
padre e suo fratello erano usciti dalla sua vita, aveva deciso. Avrebbe
vissuto la sua libertà con lui.
Merope
cambiò posizione. Il bambino dentro di lei sembrava aver
capito che qualcosa non andava perché era parecchio agitato.
Di nuovo, si accarezzò il ventre, mentre gocce salate le
solcavano il viso.
Le cose tra di loro
andavano a meraviglia. Stavano anche per avere un bambino. Era tutto
perfetto. Tutto. Ma c’era un dettaglio, un piccolo
particolare che rovinava ogni cosa. Era come avere un sassolino in una
scarpa: per quanto piccolo e insignificante non poteva essere ignorato.
Inizialmente, lei aveva finto di non vedere, aveva finto di non sapere.
Ma diventava sempre più opprimente, sempre più
impossibile da ignorare. Fino a che era arrivata al punto in cui ogni
volta che lui la guardava, ogni volta che lui la baciava, lei provava
solo una cosa: colpa. Un
senso di colpa. E qualunque cosa lei facesse, per quanto disperata, per
quanto fosse confusa, quella colpa era sempre lì, dentro di
lei, a ricordarle la verità.
Così, come
aveva fatto per tutta la sua vita, aveva deciso di vivere
un’altra illusione: l’illusione che lui si fosse realmente innamorato di lei,
l’illusione che non fosse più necessario dargli il
filtro d’amore, non più, non dopo tutti quegli
anni passati assieme, non ora che stavano per avere un figlio. Aveva
continuato a ripeterselo, più e più volte, fino a
che non aveva finito per crederci.
Si rigirò
la bacchetta tra le dita, la stessa che aveva giurato di non usare mai
più. Il bambino dentro di lei scalciò, facendola
sussultare. Si toccò nuovamente la pancia, tentando di
calmarlo.
La reazione di Tom era
stata terribile. Aveva urlato, gridato, lanciato oggetti. A nulla erano
valse le sue suppliche, a nulla era servito aggrapparsi a lui, a nulla
fargli presente il bambino, a nulla. Tom se n’era andato,
lasciandola sola, abbandonandola al suo destino.
Quello era
senz’altro il ricordo più doloroso. Merope non
faceva che rivedere la scena, più e più volte,
nella sua mente. E non riusciva a smettere di piangere. Era stata
davvero stupida ad illudersi che lui potesse amarla. E ora lei era
sola. Non poteva vivere senza Tom, non dopo che l’aveva avuto
accanto: ormai la fantasia non bastava più. Ma non avrebbe
sopportato un giorno di più quel dolore. Il bambino
scalciò, ma lei lo ignorò. La bacchetta che
stringeva tra le mani sembrava scottare. Aveva deciso di non usare mai
più la magia, ma avrebbe fatto un’eccezione.
Avrebbe finalmente smesso di provare tutto quel dolore. La creatura si
agitava sempre più, ma, di nuovo, lei lo ignorò.
Si portò la bacchetta alla tempia, il bambino che scalciava
freneticamente.
«Oblivion»
Fu
un attimo e tutto finì. Il bambino smise di scalciare, le
lacrime finirono di sgorgare. Non ricordava più chi era, non
ricordava più dov’era, non provava più
dolore. L’unica cosa che provava era un vago senso di
malinconia. L’unica cosa che ricordava era un nome: Tom
Riddle.
Quinto posto:
Krixi19 con Illusion
Grammatica, lessico e
sintassi:15/15 – Praticamente tutto perfetto! Non ho trovato
nemmeno errori di distrazione! Anche la punteggiatura numerosa
è assolutamente funzionale alla storia; mi piace come hai
giocato con le parole, brava!
Stile: 10/10 – Hai uno stile bellissimo, coinvolgente,
inoltre sei anche parecchio originale, che non guasta mai.
Titolo: 1,9/2 – Bello il titolo, riflette l'illusione di
Merope e tutto ciò che lei ha costruito nella sua mente,
l'illusione di una vita perfetta con Tom.
Caratterizzazione personaggi: 5/5 – Ho apprezzato tantissimo
i pensieri di Merope e i suoi sensi di colpa per ciò che ha
fatto, sensi di colpa che affliggono anche il piccolo che porta in
grembo. Originale il finale, anche se il nome di Tom è
l'unica cosa che ricorda.
Punti bonus: 2,7/3 – Non ho potuto darti il massimo
perchè non hai utilizzato il terzo elemento, ovvero il
luogo/oggetto del pacchetto. Però gli altri due elementi
sono così ben integrati e così di spicco nella
storia che ti ho premiata :)
Gradimento personale: 5/5 – Molto bella, una storia breve ma
intensa, triste e assolutamente originale per il finale a sorpresa;
l'ho apprezzata molto, essendo io un'amante di Merope e del suo
coraggio.
Per un totale di: 39,6/40
Piccola parentesi: ma il banner è o non è
assolutamente perfetto?
Questa storia ha poi
partecipato al contest "Wating for you" indetto da Bellatrix29 sul
forum di EFP, classificandosi qaurta con punteggio 75,8/80.
Ecco il giudizio.
4° Classificata
‘Illusion’ di Krixi19
- Grammatica
e Ortografia: 14,8/15
Quel
‘non ricordava più chi era, non ricordava
più dov’era’ non mi convince troppo:
secondo me suonerebbe meglio con il congiuntivo; te li ho segnati
entrambi come errori da - 0,1. Per il resto niente da dire, la
grammatica è perfetta ^^
- Stile
e Lessico: 15/15
Lo
stile è un po’ pesante e, in alcuni punti quasi
difficile da leggere: ma questo non fa altro che aggiungere tristezza
alla storia, già di per sé molto malinconica,
quindi ottimo lavoro, adoro quando lo stile di scrittura si adatta
così perfettamente al contenuto.
- Caratterizzazione
del Personaggio: 15/15
Il
personaggio di Merope Gaunt è un po’ oscuro, nel
senso che la Rowling non ce lo descrive in maniera esaustiva, quindi
è abbastanza difficile da inquadrare e da riportare. Devo
ammettere, però, che tu sei stata in grado di cogliere quei
pochi spunti che abbiamo di lei e trasmetterli tutti nella tua Fic.
Complimenti, personaggio azzeccato in pieno ;)
- Originalità: 13/15
L’originalità
ti penalizza leggermente: proprio perché la tua Merope
è così IC, la storia pecca un po’ in
originalità.
- Gradimento
personale: 18/20
Pecca
mia, leggo poche fan fiction di Harry Potter che non siano slash: ma lo
scopo del mio contest era proprio questo, essere
‘obbligata’ a leggere qualcosa di diverso.
La
tua storia mi è piaciuta moltissimo, in poche righe sei
riuscita a far rivivere l’intera vita di Merope e a
trasmettere al lettore il suo dolore e il suo amore disperato per Tom.
Quando,
alla fine, decide di cancellare i propri ricordi per smettere di
soffrire, mi è venuta la pelle d’oca, e non
è facile, credimi ;)
TOTALE: 75,8/80
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