Argento

di Manuel Lanhart
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Lascia la realtà, stanotte,
e raggiungimi spiegando le ali.
Lascia i pensieri diurni
e fissa lo sguardo dentro l’anima
cercando un’emozione che solo a te appartiene.
Trovami nei sogni
perché solo lì è possibile amarsi.

Quando chiudo gli occhi
è come aprirli su abissi infiniti
dove non esistono vertigini o barriere.
Posso vagare in sentieri incantati,
nei sogni forgiati di puro cristallo,
e fendere la nebbia più densa
desiderando perdermi tra le tue braccia.

Sogno è realizzare ciò che non si può,
sogno è amare con tutto me stesso,
sogno è sussurrarti le tempeste dell’anima
non appena mi perdo nei tuoi bagliori.
Sei l’ultima stella svanita al mattino
che ha brillato sulle mie notti
di sospiri e ricordi sbiaditi al risveglio.

Sei un’aura di bianche passioni
oltre il labile confine della vita vera
e riempi l’oscurità di luce
che tuttavia non potrà mai destarmi.
Vivi dentro di me
sorta da una nostalgia quotidiana
di amare, amare colei che non esiste.

Un angelo perfetto è allora disceso
dai cieli rinchiusi nel mio cuore,
venuto a sfiorarmi dolcemente in viso
e rubare un palpito dolce come te.
Vivi con me,
rinchiusa in spazi infiniti
aperti a possibilità illimitate.

E vagare in dimensioni irreali
diviene la fine del labirinto
che conduce all’argento del tuo amore,
lontano da una realtà smarrita
e da dolori vuoti come me
quando la luce svanisce col domani
ma la speranza di riaverti resiste.





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