Titolo:
Cos’è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che
hai perso per sempre?
Nickname:
Vavvina
Rating:
Verde
Genere:
Introspettivo
Personaggi:
Pansy Parkinson
Prompts:
“Ci vorrebbe un vero amico che provvedesse a te. Se desideri
sono pronto ad aver cura di te”, “Basta il tuo nome
per suscitare un profondo amore”, “Volevo
te e sei tu”, pioggia, identità, Pensatoio
Avvertimenti: Raccolta
di Pure!Drabble in un'unica one-shot
NdA: Storia
scritta per il contest indetto da GraGra96 sul forum di EFP, "The sound
of Music".
Umh… che
dire? Allora, partiamo dal titolo, che è una citazione di
Woody Allen che personalmente adoro. È un po’
l’anima della storia, che è appunto incentrata sui
ricordi. Sono cinque Pure!Drabble riunite in un’unica
one-shot, che rievocano dei ricordi e delle riflessioni di Pansy. Il
Prompt principale è Pensatoio, che attraversa tutte le
Drabble, dato che i vari ricordi vengono proprio da lì,
mentre i titoli delle singole Drabble sono una sorta di sottoprompts, e
tra questi ci sono anche tre delle citazioni facoltative da inserire.
Non sono molto sicura
di ciò che mi è uscito, ma
tant’è… spero non sia tanto male, buona
lettura!
COS’È
UN RICORDO? QUALCOSA CHE HAI O QUALCOSA CHE HAI PERSO PER SEMPRE?
IDENTITA’
Chi sei davvero?
Chi è Pansy
Parkinson?
Guardi la tua immagine
riflessa sulla superficie del Pensatoio, sulle sue increspature, e
quello che ti appare è soltanto un guscio vuoto, uno scrigno
riccamente intarsiato ma che all’interno non contiene nulla.
Draco si sposa, oggi.
Con Asteria Greengrass. Perché ha scelto lei?
Perché non ha lottato per te?
È Asteria
che sposerà, e tu non puoi farci nulla.
Cos’è
che ti rimane? Tu hai solo il tuo corpo, nemmeno bello.
Null’altro.
Cosa sarai, quando
questo invecchierà? Cosa rimarrà di te, tra
qualche anno?
Chi sei davvero? Chi
sarai?
Chi è Pansy
Parkinson?
VOLEVO
TE E SEI TU
Spinta da una forza
estranea, tuffi la testa nel Pensatoio, e tutto vortica attorno a te,
in un baluginio di luci e colori.
In un attimo ti vedi
nella tua stanza, a Hogwarts, incerta davanti alla porta. Ricordi quel
giorno, lo ricordi benissimo. Avevano bussato piano, e tu ti eri
ritrovata a sperare con tutto il tuo cuore che fosse lui. Che fosse
Draco, che fosse venuto a scusarsi per come ti aveva trattata, per come
ti aveva fatta star male, per averti fatta piangere.
Avevi aperto quella
porta tremante, e le sue braccia ti avevano accolta su suo petto.
BASTA
IL TUO NOME PER SUSCITARE UN PROFONDO AMORE
Con
un’increspatura, l’immagine cambia. Sei sempre tu,
sempre la stessa, con gli stessi capelli neri a nasconderti il volto, a
nascondere le lacrime. Sei in un prato verde, come la speranza. Quella
speranza che tu non hai più, che hai perso nel momento in
cui tuo padre ti ha annunciato il fidanzamento di Draco. In
quell’istante, in quell’esatto momento, hai sentito
il rumore di qualcosa che si infrangeva in mille pezzi: era il tuo
cuore. Quel cuore che batteva solo per lui, che viveva solamente grazie
a Draco, in quel momento ha perso la sua ragion d’essere. Ha
perso l’amore.
PIOGGIA
Un altro ricordo si fa
strada: ti vedi ieri, in un prato, con la pioggia che ti cade addosso.
Da piccolina adoravi
correre a piedi scalzi nel grande giardino del maniero, sentire
l’acqua su di te, bagnarti i lunghi capelli neri.
Tua madre non
approvava, non stava bene che una del tuo rango si perdesse in simili
sciocchezze infantili.
Ma ieri eri
lì, di nuovo, sotto quella stessa pioggia.
Ad occhi chiusi e
braccia spalancate, come a volerla accogliere.
A lasciare che
l’acqua, scivolandoti addosso, portasse via con sé
tutta la sporcizia depositatasi su di te, dentro di te.
CI
VORREBBE UN VERO AMICO CHE PROVVEDESSE A TE. SE DESIDERI SONO PRONTO AD
AVER CURA DI TE.
Fino a che qualcuno
non ti strattona via da quel ricordo.
Sei di nuovo nella tua
stanza, pronta per il matrimonio; Blaise è davanti a te, che
ti stringe la mano.
Dai suoi occhi,
capisci che sa. Sa che sei innamorata di Draco, che non vorresti andare
al suo matrimonio, sa che il tuo cuore soffre, dilaniato.
Eppure lui
è lì, e ti fa un sorriso, il sorriso vero di un
amico. Un sorriso che vuol dire che lui c’è, e che
ci sarà sempre la sua spalla alla quale appoggiarti. Un
sorriso che sa di affetto, di amicizia vera.
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