“La Pozione Polisucco (Polyjuice
Potion) serve a dare ad una persona l'aspetto fisico di un'altra per
un'ora. La preparazione è lunga ed elaborata. L'ingrediente finale è un pezzo
(di solito un capello) della persona in cui chi fa la pozione vuole trasformarsi.
È possibile anche trasformarsi in animali, sebbene tale trasformazione non sia
controllabile. Il nome deriva dall'unione delle parole "polimorfico"
(vale a dire in grado di cambiare forma) e "succo" (indicando che la
pozione è un liquido)…”
Erano più o meno 19 di sera quando una ragazza si trovava in
biblioteca a svolgere una complicata relazione sulla Pozione Polisucco. A causa
delle innumerevoli materie che doveva seguire la Grifondoro si era ritrovata un
po’ in dietro con i compiti, ma fortunatamente la relazione non era per lei
troppo difficile, infatti aveva già avuto a che fare con questa al suo secondo
anno per aiutare uno dei suoi migliori amici: Harry Potter.
Volumi di pozioni giganteschi erano sparsi ovunque su uno
dei tavoli della biblioteca, e la luce della candela troppo corta per
continuare ad ardere andava ad affievolirsi sempre di più.
Gli occhi della ragazza si spostarono dalla pergamena per mettersi
ancora una volta sul suo orologio: le 19.30.
- Dio, com’è tardi!- rimise a posto tutti i tomi tranne uno
che decise di portare nella sua sala comune per poter finire il suo compito
tranquillamente, tanto aveva quasi finito, le mancava solo qualche centimetro e
poi doveva ricontrollare tutto.
Fece una corsa per arrivare al dormitorio. Ormai era
deserto, infatti, erano tutti a mangiare, lasciò sul suo letto il libro e corse
in sala Grande.
Quattro lunghi tavoli erano apparecchiati con i colori di
ciascuna delle Case, sopra le teste degli studenti migliaia di candele si
muovevano lentamente in aria, e in fondo alla sala vi era la lunga tavolata
degli insegnanti... tutti intenti a parlare tra loro.
Così la grifoncina si diresse verso il tavolo rosso-oro per
raggiungere i suoi amici.
-Ron non ingozzarti così o la gente penserà che è da più di
un mese che non mangi!!!!!!-
-Hrmone! Hafi fragiogne!-
-Ma che schifo Ronald!!!!-
-Avanti Herm, sai com’è fatto – le sorrise Harry –Dove sei
stata tutto questo tempo? Ti abbiamo aspettata prima di scendere qui, ma non
arrivavi mai-
-Avete fatto bene a scendere, ero in biblioteca a finire la
relazione per Piton e non mi sono accorta dell’ora-
-A proposito del compito... – iniziò Ron -.. siccome io ed
Harry siamo stati agli allenamenti fino a poco fa.. si bè.. non è che magari
ti passasse per la testa di darci una mano?-
-Ok-
-Davvero?!- le richiese Ron
-No-
-Ma Hermione!!! Che donna crudele!-
-Ron non rompere! Ancora lo devo finire, e in ogni caso
dovresti saperle le proprietà della pozione, Piton le ha elencate tutte la
settimana scorsa, ma se tu fossi stato a sentire a quest’ora lo sapresti-
-Ecco appunto: SE fossi stato a sentire!-
-Ron io quel compito l’ho già fatto, se vuoi ti lascio
vedere qualche cosa dal mio- cercò di confortarlo Harry con una scrollata di
spalle.
-Harry non so come dirtelo: mi sono innamorato di te!!!
Quando fai questi atti sei davvero l’uomo dei miei sogni!-
I tre ridacchiarono per l’ultima uscita del rossino ma la
loro pace fu interrotta quando un gruppetto di Serpeverde che a quanto pare
aveva già finito di cenare si avvicinò a loro sogghignando in modo malefico
come solo loro sapevano fare.
-Ma che confessioni Weasley- disse con voce sprezzante Pancy
Parkinson.
-Era un modo di dire Parkinson, e in ogni modo non sono
fatti tuoi-
-Che ti succede Weasley? Oggi sei più antipatico del solito-
-Qualsiasi cosa io abbia fatto non ti riguarda, e siccome
ora vorrei mangiare in pace potreste anche andare a farvi uccidere- concluse
Ron
-Ma come ti permetti sporco straccione?! Faresti bene a
stare attento a come parli se non vuoi ritrovarti in guai seri!!-
-Lascia stare Pancy, è nervoso perché lo abbiamo disturbato
mentre mangiava, sai com’è: poiché a casa sua non può permettersi tutto questo
cerca di mangiare il più possibile ora che può-.
Alla battuta del Re delle Serpi i suoi compagni scoppiarono
a ridere facendo in modo che le orecchie di Ron prendessero fuoco, Harry si
alzò in piedi sfoderando la bacchetta, e insieme a lui si alzò anche Hermione,
ma prima che il suo amico potesse fare qualche cosa iniziò a parlare
-Malfoy... anche se siamo all’inizio della scuola, riesci
già ad essere insopportabile, qui la tua presenza non è gradita da nessuno,
quindi perché non te ne vai in giro da un’altra parte?-
-Granger, non ti permetto di parlarmi in questo modo. Tu non
sei nessuno!-
-Perché?! Tu sei qualcuno? Si certo, uno sbruffone gasato
che pensa solo a lui. Un normalissimo figlio di papà che non perde occasione
per ricordarlo agli altri. Ma solo perché hai tutti i tuoi stupidissimi soldi
non c’è bisogno che ti comporti così, perché in questa scuola c’è gente che ha
tanti soldi quanti ne hai tu, e forse qualcuno anche di più-
-Mezzosangue ti conviene stare zitta. Se proprio lo vuoi
sapere non sono solo i soldi a rendermi superiore a voi, ma il mio sangue, uno
dei più puri che si sia mai visto. E tu non puoi parlare di me in questo modo
perché rischi d’inquinarlo. Non parlare per dar fiato alla bocca, perché
rischieresti di fare una brutta fine soltanto-
-Che fine vuoi che faccia furetto? Da solo non saresti
capace di uccidere una mosca, hai bisogno dell’ala protettiva del papino e
della presenza di quei due scimmioni-
-Mezzosangue stai rischiando!- urlò il biondo a quel punto.
-Come ti permetti di chiamarmi Mezzosangue? Io sputo sul tuo
sangue puro, sulla tua famiglia e su te Draco Malfoy!!! Non puoi venire qui e
insultarmi, perché ho più potere io nel mio mignolo di quanto ne abbia tu in
tutto il corpo! Devi stare solo zitto perché ti rendi solo ridicolo agli occhi
di tutti!-
I due ragazzi erano uno davanti all’altra a fronteggiarsi,
il volto di lei segnato da uno sguardo disgustato, mentre il suo contorto in
una maschera di rabbia, ma prima che potessero dire o fare altro il preside
Silente intervenne per calmare le acque.
-Signor Malfoy, signorina Granger... forse è il caso che mi
accompagnate nel mio ufficio. Ci sono tante cose che immagino dobbiate chiarire, e non credo che questo sia ne il luogo ne
il momento adatto-.
Sia il biondino che la ragazza guardarono
i rispettivi amici con aria annoiata e s’incamminarono per la scalinata che
portava al piano dell’ufficio del preside. Durante la strada nessuno disse
niente, Silente camminava davanti, mentre i due ragazzi accusati erano uno di fianco all’altro dietro di lui. Ogni tanto si
lasciavano sfuggire occhiate taglienti o di fuoco in direzione dell’altro, giusto
per fare intendere quanto si volessero bene a vicenda.
Si fermarono davanti alla porta del preside.
-Cioccorane al caramello- la porta
si aprì per farli entrare.
I tre si trovarono nell’ufficio dell’anziano preside.
Nessuno dei due ragazzi c’era mai stato, certo, Hermione aveva sentito da Harry
la descrizione, ma non era sicuramente ciò che si era immaginata.
C’erano oggetti di ogni tipo, dai
più grandi ai più piccoli. Innumerevoli librerie, da specchi incantati a spioscopi.
L’attenzione di Hermione venne
subito attirata dal pensatoio. Enorme e bellissimo, all’interno del quale
migliaia di filamenti argentati che vorticavano frenetici.
“Chissà che cosa contiene?!? Dopotutto Silente è un uomo
abbastanza anziano, e deve averne passate parecchie” un piccolo sorriso increspò le sue labbra, e Draco la guardò male pensando che
fosse tutta quella situazione a divertirla tanto.
Il preside li condusse fino la sua scrivania, si sedette
dalla parte opposta mentre i due ragazzi prendevano posto di fronte a lui.
-Credo che le cose debbano cambiare tra voi- iniziò l’anziano preside facendo una lunga pausa.
-In che senso, se mi è permesso saperlo?- domandò Draco in
tono strafottente.
-Nel senso che prenderò
provvedimenti per far si che le cose tra Serpeverde e Grifondoro migliorino. In
tutta la mia durata di preside ho sopportato i
battibecchi che ci sono sempre stati, ma ora le cose stanno decisamente
degenerando. Non credo che sia più il caso di fare scenate in pubblico come
quella di poco fa, perciò ho raggiunto la mia decisione. Non credo vi piacerà,
ma forse vi farà rimettere la testa a posto. Ho scelto voi due per riferire il
messaggio alla vostra casata poiché sarete i primi a sperimentare il mio piano
dopo oggi, e poi vi avrei scelto ugualmente poiché lei signor Malfoy è l’unico
che può “domare” tutte le serpi, mentre lei signorina Granger fa parte del
famoso trio che conduce Grifondoro da sette anni, e credo che se questo trio si
convincesse di qualche cosa allora tutti i vostri compagni di casa potrebbero
essere d’accordo, e siccome del trio lei è quella più razionale e l’unica in
grado di convincere i suoi amici Potter e Weasley non
credo che ci sia persona più indicata-.
I due si lanciarono un’occhiata allarmata. Forse per la
prima volta i due stavano pensando la stessa cosa,
ovvero: “Oddio…”.
Bene. Ho deciso di scrivere un’altra ff
perché quella vecchia non mi piaceva decisamente come
era venuta, quindi ho deciso di cambiare anche i protagonisti. Non mi sono
fatta sentire per un po’ perché mi stavo esercitando sul modo di scrivere, e
credo che sia migliorata un po’.. che ne dite
voi???????? Siate clementi.. un bacione
Marty