-Dunque,- iniziò Silente unendo le punte delle dita sopra la
scrivania e spingendosi leggermente in avanti –voi sei due caposcuola, e avete
quindi molte responsabilità come ben sapete, infatti ogni qual volta succeda
qualche disastro nella vostra Casa sarete voi a risponderne. La mia punizione
consiste nell’aumentare queste vostre responsabilità.-
Il preside smise di parlare per osservare le reazioni di
entrambi i ragazzi. Erano rimasti fermi sulla sedia senza dire o fare niente
durante il suo discorso, e non ne erano particolarmente scioccati ora.
-Bè, credevo peggio sinceramente, ma non credo che qualche
responsabilità in più ci possa distruggere- disse saggiamente la Granger.
-Immaginavo che l’avrebbe detto, infatti, voi siete due
ragazzi molto svegli, e non credo che questi nuovi compiti vi possano creare
dei problemi seri, ma non è tutto: c’è una cosa di cui parleremo la prossima
settimana, ovvero all’inizio della vostra punizione. Non credo che ne sarete
entusiasti, ma potrebbe anche farvi bene. Ok ragazzi, potete andare ora.
Immagino che i vostri amici vorranno sapere tutto nel dettaglio e si sta
facendo tardi, meglio non trattenervi oltre-.
I due non commentarono e si alzarono dalle morbide poltrone
viola lentamente per poi dirigersi alla porta quando il preside li richiamò
ancora una volta.
-Scusate, mi sono dimenticato di chiedervi una cosa: avete
raccolto le adesioni per andare a Hogsmade, vero?-
-Certo, il professor Piton e la professoressa McGrannit li
hanno già consegnati a Mastro Gazza- disse Malfoy che finalmente si era deciso
a parlare. Il preside sorrise e li congedò con un gesto della mano.
Uscirono velocemente per poi mettersi a camminare lungo il
corridoio in assoluto silenzio, fu Draco a rompere quegli attimi di pace
-Guarda cosa mi tocca fare per colpa tua!!!-
-E sta zitto sfigato di un Serpeverde! Ci siamo finiti
insieme perché tu non sei capace di farti gli affaracci tuoi, quindi non
rompere a me. E comunque poteva andarci molto peggio. Speriamo che non sia
grave la “sorpresina” che ci vuole fare Silente-
-Io non ne sarei così sicuro, quello è pazzo, esattamente
come voi Grifondoro!-
-Malfoncino spari un sacco di stronzate per uno che non dice
mai un cazzo-
-Ma come ti permetti!-
-Non ricominciare, sei monotono.- a quel punto la grifoncina
gli rivolse un sorrisino acido e si girò per prendere a salire le scale
lasciando indietro un Malfoy incazzato e stupito allo stesso tempo.
“Ma vara te sta ragazza! Ma io dico: cosa gli è successo???
Una volta non si sarebbe mai permessa di comportarsi così.. è troppo da ragazza
impulsiva e.. normale.. non da lei!! Me la paghi Granger, non mi faccio
trattare così da te!” così pensando anche lui si diresse in direzione dei suoi
dormitori.
-Bè, siete stati abbastanza fortunati, in fin dei conti tu
saprai sicuramente giostrarti bene con tutto, anzi immagino che ne sarai anche
felice, no?!-
-In effetti, si Ginny, anche se è
una punizione non farà che mettere in luce le mie doti da perfetta
studentessa!-
-Modestia a parte…! Comunque è pur
sempre una punizione, quindi ci deve essere qualcosa dietro… Silente ha detto
qualcosa riguardo ad una sorpresina, giusto?-
-Si, ma non ho la più pallida idea di cosa possa essere. Qualunque cosa sia
non dovrebbe essere tanto drastica… almeno spero-
-Io non ne sarei così sicura, il preside sembrava divertito
e infastidito della cosa contemporaneamente, credo che sia
una sorta di presa in giro nei vostri confronti. Cambiando argomento: vieni con
me a Hogsmade con me domani? Ho intenzione di comprare un sacco di cose dato che è la prima uscita e quindi i vestiti più belli non
sono stati trafugati!-
-Certo che ti accompagno!! Io però non so se prendere
qualche cosa, in fondo hai visto anche tu che in bacheca non c’è nessun ballo,
e Silente è sempre puntuale. Entro Halloween ci sono sempre tutte le date-
-Guarda che in questa scuola le feste non le organizza solo Silente- un sorriso furbo e malandrino si
dipinse sul viso della bella roscia.
-Intendi qualche festa clandestina?-
-E cosa se no?! Credevo che tu
fossi più sveglia Herm. Non vorrai mica saltare anche quelle, vero?!-
-Non ci sono mai andata in effetti, ma questo è il mio
ultimo anno, e credo che sia arrivata l’ora di
divertirsi anche per me-
-Sono le parole che volevo sentirti dire! Bene, allora è
deciso: domani alle due in Sala Comune-
-Certo, e vedi di essere puntuale-
Ginny le fece l’occhiolino e si diresse all’uscita dei dormitori per parlare
con il fratello, intento Hermione si distese sul letto fissando il soffitto del
baldacchino.
“Saremo ai primi giorni, ma la situazione si sta rivelando alquanto pesante. Sono stufa, Serpeverde del
cavolo! È sempre colpa loro!!! Non è giusto! Quando si
deciderà Silente a smettere di farli entrare in sta
scuola?”.
Un brivido la fece sussultare, si affrettò a chiudere la
finestra rimasta aperta per gli eventuali messaggi dell’ultimo minuto.. ma quando si affacciò da questa la sua attenzione venne
catturata da una sagoma.
C’era un ragazzo sopra il Lago Nero, “Che starà
facendo sopra il Lag.. sopra il lago?? A, ecco.. è con la scopa”.
Il ragazzo iniziò ad accelerare verso il cielo, verso la
Luna, quasi desideroso di prenderla.. poi si fermò,
era ormai all’altezza delle alte cime della Foresta Proibita, e non era il caso
di salire ancora, erano gli inizi di novembre e l’aria era gelida, specialmente
la in alto. Iniziò una lenta discesa a spirale, facendo si
che il mantello venisse sollevato dal vento gelido della notte. Toccò terra e
silenziosamente si diresse verso il portone della scuola, ma nel farlo alzò gli
occhi sull’imponente castello, gli era sembrato che
due occhi curiosi di conoscenza e curiosità lo fissassero…
Hermione ritrasse la testa velocemente per non farsi
scoprire e quando si riaffacciò il ragazzo era scomparso
senza lasciare traccia. Chiuse la finestra e si diresse verso il suo lettuccio
che l’attendeva al caldo.
Si infilò lentamente sotto le
coperte e molto presto si ritrovò tra le braccia di Morfeo.
La mattina dopo le lezioni si svolsero tutte regolarmente, e
come al solito la McGrannit c’era andata giù pesante
con i compiti.
Una volta arrivati in sala Grande
si poteva sentire nell’aria la felicità di ogni singolo studente, si era sparsa
la voce, e la sera stessa ci sarebbe stata la prima festa clandestina dell’anno, e Ginny non aveva nessuna intenzione di
mancarci ne di lasciare la sua cara amica a leggere.
-Hermione non rompere. Tu oggi pomeriggio ti comprerai
qualche vestitino come dico io e sta sera verrai alla festa. È inutile che
continui a parlare, io ho deciso-
-Ma tesoro, io non ho parlato, e comunque
ci voglio venire. È ora che mi faccia un altro genere di cultura!-
-Herm!! Ma stai bene? Cosa dici?!-
-eheh… dai muoviti che ho voglia
di andare- mangiarono in fretta e furia e senza avere il tempo di cambiarsi si
diressero insieme verso le carrozze che le avrebbero portate ad
Hgsmade.
La città era gremita di gente. Persone che uscivano da un
negozio per andare in un altro, signore indaffarate a
cercare di recuperare i propri figli e cose del genere.
-Herm, credo che questo negozio possa
fare al caso nostro- disse Ginny con un sorriso sulle labbra che andava da un
orecchio all’altro
-Ok, ma calmati, sono solo dei vestiti!- la
rossa la guardò scuotendo la testa, era proprio strane Hermione!
Entrarono e subito vennero
ammaliate dalla moltitudine di vestiti di colori e tipi diversi, da quelli per
le spose a quelli per i funerali, da quelli per feste eleganti a quelli più
da.. feste illegali… e di tutte le lunghezze.
-Ei Ginny, cosa ne pensi di questa?-