Per scrivere questa fic ho ascoltato diverse musiche per meglio entrare
in tema. Vi consiglio di ascoltarvi:
-To Zanarkand (piano only) da FFX
-Aerith's Theme da FFVII
- The Promise Land da FF7 AC
-Orochimaru's Theme da Naruto
-Suteki Da Ne (piano only) da FFX
- Every Heart (piano only) da Inuyasha
- OST Edward Scissorhands
Ascolatele a seconda delle vostre preferenze!!! E buona lettura!!!
Mi ricordo l’ultima gita che abbiamo fatto insieme come se
fosse ieri.
Dovevamo andare a Kioto e, come al solito, avevi deciso persino
l’itinerario e le direttive sul tragitto tutto da sola.
Saremmo partiti la mattina del venerdì col diretto che
partiva dalla Stazione Centrale di Tokio per poi essere a Kioto nel
tardo pomeriggio.
Però come al mio solito m’intestardii per andarci
in macchina. La nostra bellissima Toyota rossa fiammante!
Come potevo sapere che ti avrei persa lungo il tragitto? Come ho odiato
questo giorno! E quanto mi sono odiato io...
- Yoh! Veloce che dobbiamo andare! –
- Arrivo Anna! –
Dopo lo Shaman Fight abbiamo avuto il nostro momento di
tranquillità e finalmente, strano per me a dirlo, fra poco
ci sposeremo!!!
- E’ proprio una bella giornata eh? - ti domandai.
- Mmmmh…io dormo un po’ – dicesti
calandoti gli occhiali da sole sugli occhi, i tuoi splendidi
occhi…
E io che pensavo di essere cambiato dopo il combattimento contro Hao,
ero certo di essere diventato forte, ma…mi sbagliai.
Fu un lampo che squarciò la nostra serenità a
portarti via. Lo ricordo ancora bene, rimase fisso nella mia mente: il
camion della corsia opposta che sbandò travolgendo la nostra
auto, le nostre speranze, i nostri sogni…spezzando il mio
cuore!
Venni sbalzato fuori dalla macchina e rotolai via lontano da te. Cercai
di rimettermi in piedi ancora stordito, alzai lo sguardi verso
l’auto completamente sfasciata. Cominciai a correre urlando
il tuo nome, era sangue quello che vidi sull’asfalto? Pregai
che non fosse il tuo, pregai che fosse quello di quel dannato
camionista.
Mi buttai a terra vicino al tuo finestrino, ed eccoti la: un rivolo di
sangue che ti usciva dalla bocca, gli occhi socchiusi, sospiravi il mio
nome.
- Anna!!! Sono qui!!! Resisti!!! – gridai in cerca
d’aiuto.
Cominciai a tirarti fuori da quella trappola meccanica cercando di non
farti male ulteriormente, anche se ora mi rendo conto che
l’unico dolore ero io…che ti ho cacciata nei
guai…come sempre.
- Y…Yoh…-
- Tesoro non parlare! Ora chiamo qualcuno! –
Il motivo perché tu mi trattenessi tirandomi piano la
maglietta con le poche forze che ti rimanevano non lo capii mai.
- T…ti…amo…- pronunciasti sussurrando
a fatica le parole.
- Anna…- esitai abbracciandoti.
Una smorfia di dolore fece contrarre il tuo viso, rigato di lacrime.
Respiravi piano, con fatica.
- No! Anna!!! Io…io… - cercai di dire qualcosa,
ma cosa?
Intanto delle voci cominciavano ad avvicinarsi, il suono di
un’ambulanza lontano…mi sentii debole. Chiusi gli
occhi. Il mio unico pensiero era quello di rivederti…
-Yoh…ricorda…ti amo. E ti amerò sempre
–
-Anna? – chiamai, la vista ancora offuscata.
- Yoh siamo noi! – la voce di Ren chiarì ogni mio
dubbio, Anna non era con loro. Lo capii dal tono di voce.
- E Anna? Dov’è? – chiesi in preda al
panico.
Tamao scoppiò in lacrime.
- Dov’è? Ditemi dov’è!!! VI
PREGO!!! DITEMELOO!!! – mi alzai di scatto, Ren
cercò di fermarmi.
- Non è più qui!!! Yoh, Anna non è qui
con noi!!! Se ne è andata!!! Se ne è andata per
sempre Yoh!!! –
- NO!!! NON PUO’ ESSERE MORTA!!!! NOOOOOOOO!!!!!
ANNAAAAAAA!!!!- mi coprii il viso con le mani, non potevo crederci,
avevo sperato fino alla fine, ma…
Mi distesero a forza sul un letto d’ospedale. E tu non
c’eri. Mi aiutarono ad alzarmi e a vestirmi e mi dissero che
avevo dormito per una settimana intera, mentre tu avresti dormito per
sempre, lontano da me.
Non riuscivo a mangiare, ne in ospedale, ne a casa. Ren mi faceva
visita spesso, lo stesso Manta. Gli altri cercavano di farmi svagare in
tutti i modi, ma io rifiutavo di uscire. Me ne stavo chiuso in camera a
guardare il soffitto. La notte non dormivo, la mente affollata da quei
terribili momenti: gli ultimi momenti assieme a te, non riuscivo
nemmeno a piangere.
Ogni volta che incontravo Tamao nell’unico tragitto che
facevo durante il giorno, ovvero quello per andare al bagno, lei si
girava di scatto con le lacrime agli occhi e scappava via.
Un giorno raccolsi il coraggio e uscii, non lo avevo confessato a
nessuno, ma mi vergognavo visitare la tua tomba. Forse stavolta potevo
farcela?
Mi sentivo le gambe pesanti, la luce solare accecava la mia
vista…
Arrivato sul luogo mi accorsi che doveva essere stata visitata di
recente, c’erano degli splendidi fiori che ornavano il loculo.
- Anna? Sono io…-
M’inginocchiai e, per la prima volta, piansi dopo tanto
tempo. Non riuscivo a smettere ne di piangere, ne di chiederti perdono.
Cercai di ricordare il tuo volto sorridente, i bei momenti passati
assieme forse così sarei riuscito a portarti indietro da me?
Eppure non riuscivo a pensare ad altro che a quel brutto giorno.
Quanto sarò rimasto li? Ore? L’unica cosa che
ricordo fu che presi una strana decisione. Una decisione che mi
portò a ricercare quel camionista.
Era tutta colpa sua! Lui ti ha portata via da me!
Chiesi informazioni alla polizia con non so quale scusa, di certo
quegli ebeti ci sono cascati!
Lo ritrovai in un locale poco al di fuori del porto do Tokio, riuscii
persino a farmi seguire per parlargli chiaramente.
Cercai di portare l’argomento sull’incidente.
Ciò che mi stupii fu che lui rimase quasi del tutto illeso!
Ma la cosa più sorprendente era che non si ricordava che lui
aveva provocato l’incidente e che qualcuno ne fosse rimasto
ucciso!!!
Una furia omicida s’impossessò di me, se prima
volevo solo fargliela pagare, ora volevo vederlo soffrire! DEVE
soffrire come un cane per ciò che ha fatto! Voglio vederlo
gemere di dolore! Voglio vederlo sanguinante a terra pregando, come un
viscido verme, di avere pietà di lui!!!
E quanto mi divertirò io nel vederlo soffrire mentre muore
lentamente!
M’avventai su di lui facendogli sbattere la testa sul
cemento, sentii il dolce scricchiolìo delle ossa frantumate.
Cominciai a pestarlo sempre più forte accecato dalla rabbia,
poco lontano c’era una sbarra di metallo: la presi,
dirigendomi furente verso di lui.
- YOH!!!- urlò Ren fermando il mio braccio prima che lo
colpissi.
C’erano anche gli altri, come avevano fatto a sapere che io
ero qui? Non ci pensai tanto su, ora finalmente potevo raggiungerti
Anna! Riuscii a divincolarmi dalla stretta del mio amico ed estrassi un
coltellino dalla tasca dei pantaloni.
Vidi i ragazzi accorrere verso di me, nel tentativo di fermarmi. Fui
più veloce, non sentii nessun dolore mentre la lama mi
trapassava l’addome…
Da quel giorno è passato molto tempo e ora mi si contano gli
anni in faccia. Faccio spesso visita alla tua tomba. Di solito mi
accompagna Manta che non mi ha mai abbandonato.
Di solito viene a farmi visita Ryu, certo che mi sorprende ogni volta:
sempre alla ricerca del suo “place” nel mondo,
ormai avrà visitato tutto il Giappone! Mi racconta sempre
dei viaggi che fa e come riesce, con lavoretti saltuari, a guadagnarsi
da vivere.
Faust invece è da qualche anno che non si fa più
sentire, starà ancora cercando un modo per far tornare in
dietro la sua amata?
Me ne sono accorto dopo il mio tentato suicidio, quando cominciai a
rimetter la testa a posto: dopo che tu te ne sei andata, ho continuato
a cercarti…a riportarti indietro.
Lo stesso fanno gli esseri umani quando muore una persona a loro cara:
cercano di riportarla indietro attraverso i ricordi, continuando a
sperare di rivedere tale persona…talvolta cercano di
vendicarla in modo da dimostrare il loro amore per lei (anche se questo
viene tramutato in odio e disprezzo della vita stessa).
Di certo non posso dire che io sono migliore di loro. Sarò
anche uno sciamano,ma anche se ho la facoltà di vedere gli
spiriti e interagire con loro, non ho saputo proteggerti, ne
richiamarti.
Ormai ho smesso di pensare che potrei in qualche modo riaverti, mi
rimane che un'unica soluzione: aspettare che la ruota del tempo si
fermi anche per me, in modo tale da poter raggiungerti.
E dire che quando ero ancora un ragazzino non mi preoccupavo
minimamente di queste cose. Ero talmente egoista che non mi fermavo
neanche a riflettere. Ora finalmente ho finalmente imparato la lezione,
anche se a caro prezzo.
Di tanto in tanto penso a come sarebbe stato se, al posto tuo, fossi
morto io. Avresti reagito così?
Che dici, sono riuscito a farmi perdonare da te, Anna?
- Yoh…io non ti ho dato la colpa…mai… -
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