White Horse

di Melinda Hastings
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Un altro giorno era passato per Hélena.

Aveva fatto amicizia con quasi tutti i compagni di scuola del liceo Teitan.

Jodie era seduta assieme ad Akai e James che stavano parlando tranquillamente, quando suonarono alla porta, Hélena era in camera sua a studiare e quindi non poteva andare ad aprire, forse non l’ho aveva neanche sentito.

 

Nella stanza di Hélena

 

La ragazza stava guardando una fotografia, era stata fotografata due anni fa, quando lei ed Erich, stavano ancora assieme, purtroppo, il giorno dopo dello scatto della foto Hélena doveva andare a trasferirsi a Parigi assieme alla zia, per poi starci li, fino all’arrivo a Tokyo.

Con Erich, non si era più sentita e quindi non poteva dare la conferma se ancora loro erano ancora fidanzati oppure no.

La fotografia era con i due giovani ragazzi abbracciati davanti all’ingresso di un Luna Park.

 

Intanto nel salotto di casa Saintemillion

 

Sul tavolo del salotto c’erano tantissimi fogli sparsi, alcuni erano anche per terra per la mancanza di spazio.

James, Akai e Jodie stavano controllando per la prossima missione che l’FBI, doveva controllare.

<< Chi era alla porta? >> domanda Akai

<< Erano quelli dell’agenzia dei traslocatori. >> esclama Jodie sedendosi
Sentirono la porta della stanza della nipote di Jodie aprirsi e si vide uscire una ragazza sui diciassette anni, con la divisa della scuola, che andò in cucina senza dire nessuna parola o salutare, i tre la guardarono e si guardarono negli occhi senza dire nulla.

Sentirono la porta della cucina chiudersi di colpo e loro sussultarono.

<< Ma che ha? >> domanda Akai a Jodie

<< E’ così da quando è ritornata da scuola. >> risponde lei

 

Da Hélena

 

La diciassettenne stava mandando una email ad una persona, che poi dopo aver schiacciato il tasto invio, sorrise.

Accese la televisione per poter cercare qualcosa di interessante, ma erano tutti programmi in giapponese e lei lo capiva abbastanza, ma non voleva cercare di tradurre mentalmente tutto quello che diceva la televisione, fortunatamente trovò un programma di musica americana, dove c’erano due attrici sorelle che cantavano, una canzone.

La porta della stanza si aprì e si vide Jodie che stava entrando

<< Hélena, poco fa sono arrivati quelli dell’agenzia dei traslocatori, nell’ingresso ci sono gli scatoloni. >>

<< Si, poi vado a sistemarli. >>

<< Tutto bene? >> domanda lei

<< Si, perché me lo chiedi? >> domanda lei appoggiandosi contro il lavabo e mettendo le braccia sotto ai seni ed avendo lo sguardo abbassato verso il pavimento.

<< Non posso sapere se mia nipote sta bene oppure no? >> domanda Jodie guardando la ragazza

 

TO BE CONTINUED

 

ANGOLO DI MILLY.

 

OKAY, LO SO’ QUESTO CAPITOLO NON E’ CHE PIACCIA TANTO ANCHE A ME, NON SUCCEDE NULLA ED E’ ANCHE CORTO, MA NON AGGIORNO DA TROPPO TEMPO E MI PIACEVA CONTINUARE QUESTA STORIA E NON VOLEVO LASCIARLA IN SOSPESO, SPERO CHE QUESTO CAPITOLO DI TRANSITO VI PIACCIA E NEL FRATTEMPO RINGRAZIO TUTTE QUELLE PERSONE CHE HANNO RECENSITO E MESSO LA STORIA FRA LE PREFERITE/SEGUITE/RICORDATE, SPERANDO CHE SEGUANO ANCORA.

 

A PRESTO.

 

BARBY.





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