Tutto cominciò con un po' d'orzata
Era scesa la notte sul campo Wawanaqua, da poco era finita
la cerimonia di eliminazione che, come sempre, aveva come protagonista la
squadra dei ratti.
I concorrenti si stavano dirigendo stanchi e sfiniti verso
le loro casette, tutti tranne una:
Una ragazza dai capelli biondi e dagli occhi color indaco,
si stava dirigendo velocemente all’interno del bosco, stringendo gelosamente a
sé una bottiglietta contenente del liquido bianco lattiginoso.
Dopo vari minuti passati a correre senza sosta, Jo si fermò
davanti alle sponde di un fiumiciattolo, circondato dalle luminescenti scorie
radioattive che infestavano l’isola. Si guardò intorno e poi fece un lungo
sospiro.
- Ah, finalmente sola! – disse, prima di sedersi sul morbido
prato e cominciare a bere quel liquido misterioso, lasciandosi trasportare dai
suoi pensieri. Quello era l’unico momento di relax che riusciva ad avere, senza
le odiose telecamere di quel narcisista di Chris McLean, che scrutavano ogni
tuo movimento. Aveva proprio bisogno di rilassarsi dopo la giornata che aveva
avuto:
quel giorno, era stato il primo in cui aveva avuto paura
delle capacità della squadra avversaria, dato che, dopo la sfida notturna,
Brick era passato dal nemico.
Calamity scosse violentemente la testa: perché ora pensava a
quel bagna braghe?
I ricordi delle loro sfide le riaffiorarono in mente e la
ragazza non sapeva spiegarsi il perché, che si fosse…
NO!
Non poteva essere, dopo tutto lei era pur sempre la dura Jo.
Un rumore improvviso fece risvegliare la ragazza dai suoi
pensieri.
La bionda scattò in piedi, pronta a correre, nel caso il
rumore appartenesse a qualche animale geneticamente modificato.
Dopo minuti di angoscia e preoccupazione, da un cespuglio
uscì, come tragica fatalità del destino, proprio la persona che, fino a qualche
minuto prima, aveva popolato i pensieri di Calamity.
- Hey Jo! Che ci fai qui? – Chiese Brick, accennando il suo
immancabile saluto militare.
- Non t’interessa Sir Pisciolotto! – Rispose seccata la
ragazza, cercando di nascondere la sua preziosa bottiglietta.
- Oh ok ma… che cosa stai nascondendo? – Troppo tardi: La
recluta se ne era già accorto.
- Non sono affari tuoi e poi, è mia! – Replicò la ragazza:
Lo strano liquido che Jo custodiva così gelosamente, altro
non era che la sua bevanda preferita:
L’orzata.
- Non dirmi che quella è… orzata? – Disse il ragazzo
sgranando gli occhi.
- Sì e allora? –
Ci fu un momento di silenzio, poi:
- Jo, me ne fai bere un sorso? – L’azzardata proposta di
Brick sorprese Calamity.
- No! Sei solo un misero bagna braghe e poi… è la mia
bevanda preferita, e non la condivido con nessuno. –
- è la tua bevanda preferita? Anche la mia! Abbiamo trovato
una cosa in comune alla fine. – Il ragazzo abbozzò un timido sorriso che,
stranamente, fece arrossire Jo:
“Che cavolo mi sta succedendo? Perche sono arrossita?” si chiedeva
Calamity, cercando di fermare il rossore delle guance.
- Uff se proprio ci tieni, ma non bertela tutta! – la ragazza
diede in malo modo la bottiglietta al soldato e si sedette sconsolata sul
prato.
Brick fece lo stesso e i due cominciarono a bere
in silenzio la loro bevanda preferita, finché:
- Jo, posso farti una domanda? –
- Certo bagna braghe, spara –
Ci fu un momento di silenzio, in cui la bionda poté notare lo
strano rossore che avevano assunto le guancie del moro.
“Hai visto Jo, anche lui prova qualcosa per te”
Una piccola vocina nella mente di Calamity, zittita per
troppo tempo, si era ribellata ed era pronta a dare guerra al suo nemico
mortale: l’orgoglio.
“sta zitta insulsa femminuccia!
Siamo qui per vincere
un milione di dollari non per trovare il vero amore”
Nella discussione era entrato in gioco l’orgoglio, facendo
sì che la povera Jo, si sentisse divisa a metà.
Finalmente Brick fece la tanto attesa domanda:
- Tu cosa pensi di me? –
La ragazza era spiazzata: Doveva ascoltare l’orgoglio o il suo cuore?
- In verità, penso che tu sia un insulso Capitan piscina ma
un temibile avversario, anche se faccio fatica ad ammetterlo. –
Orgoglio 1 – Cuore 0
La bionda si distese sul prato rivolgendo lo sguardo al
cielo, anche se non lo avrebbe mai ammesso, non riusciva a guardare il soldato
negli occhi.
Brick, alquanto preoccupato, fece una domanda che provocò l’imbarazzo
di entrambi:
- E come ragazza, cosa pensi di me? –
In quel preciso istante, nella mente di Jo infuriò una
crudele lotta:
“Dichiarati Jo! Si vede lontano un miglio che provate le
stesse cose”
“Non darle ascolto!
Dagli un bel pugno, dopo tutto, è pur sempre il nemico”
“Dichiarati!”
“Non farlo!”
“Invece si”
“Invece no”
“Invece si”
Calamity non ne poteva più di quelle voci nella sua mente,
così decise di mandare al diavolo l’orgoglio e ascoltare il cuore, in fondo,
non aveva niente da perdere.
- Penso che tu sia un ragazzo molto leale e gentile, questo
ti fa onore e poi non sei neanche tanto brutto… - La bionda si tappò
velocemente la bocca, aveva parlato troppo!
Orgoglio 1 – Cuore 1
Jo si sedette e guardò Brick:
Era diventato rosso come un pomodoro maturo e… sorrideva!
“Avanti Jo, che aspetti, fagli la stessa domanda, forza!”
- E tu cosa pensi di me? –
Il ragazzo si girò verso Calamity e i loro sguardi s’incontrarono:
Brick annegò nell’indaco degli occhi di Jo,
Jo si perse nel nero degli occhi di Brick.
I due ragazzi rimasero lì a fissarsi in silenzio per un po’,
finché La recluta non ebbe il coraggio di parlare:
- Penso che tu sia il concorrente più forte di questa
edizione e, se devo essere sincero, neanche io ti trovo tanto brutta. –
I due arrossirono di botto, girando lo sguardo altrove, imbarazzati
come non mai.
Brick guardò la bionda:
nella sua mente si stava facendo largo un desiderio, che
avrebbe voluto placare prima di andarsene da quell’isola.
Senza pensarci due volte, cominciò ad avvicinarsi lentamente
alla ragazza, riducendo la distanza dei loro volti a pochi centimetri.
“Forza Jo! Bacialo, l’hai detto prima: non hai niente da
perdere”
“Zitta lasciami godere il momento”
Brick si soffermò sui dettagli del viso di Jo:
Gli occhi,
Le guancie,
Le labbra,
BASTA!
Non ce la faceva più ad aspettare.
In un attimo la distanza tra i due si azzerò completamente.
Jo era sorpresa da quello che aveva fatto il soldato, ma
dopo ricambiò.
I due si scambiarono un bacio casto,
ma a Calamity questo non bastava.
Socchiuse lentamente la bocca e solleticò le labbra del
soldato con la lingua, nella speranza che lui acconsentisse.
La recluta era sorpresa dell’improvvisa iniziativa della
ragazza, ma accettò con piacere.
Le loro lingue cominciarono una piacevole lotta, che provocò
in tutti e due scariche di brividi di piacere.
Si staccarono per riprendere fiato, appoggiando la fronte
dell’uno sull’altra.
- Cerca di non farti sbattere fuori tanto presto, intesi? – Disse
la ragazza.
- E tu cerca di perdere, qualche volta. – replicò il moro, stringendo
a sé Calamity.
- Eh no, Piscialletto! La vittoria te la dovrai conquistare da
solo. –
- Tu non cambi mai, eh Jo. –
- Non è questo quello che ti piace di me? – Terminò la bionda,
prima di riazzerare la distanza tra loro e reingaggiare la loro piacevole battaglia
di baci.
Angolo dell'autrice:
Heilà! Eccomi qua con la mia primissima Jock! *-*
Non pensate che questi due debbano mettersi insieme nella 5 stagione?
Comunque spero di essere rimasta nel IC dei personaggi, se nò recensite ed io metterò l'avvertimento OOC
Un bacione ^^
Ogghylapazza97
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