Redention

di Sutcliffe_Beast
(/viewuser.php?uid=173226)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 

Redention: Red

 

Protagonisti: Madame Red, Grell Sutcliffe.

 

 

 

La notte era scesa silenziosa su una altrettanto taciturna Londra. La Luna risplendeva di una luce opalescente, che inondava le insolitamente deserte strade.

La nebbia accarezzava il tetto di Westminster Abbey, in un vortice di soffocante tranquillità.

Una motosega dilaniò il silenzio che si era creato.

Grell Sutcliffe si ergeva dritto e sicuro sul tetto di una casa, sorridendo al viso pallido della Luna.

I capelli rosso fuoco spezzavano la monocromia della notte. Ogni cosa di quella figura era una dissonanza nella sempre uguale melodia della routine.

 

Eppure vi sono dissonanze che stanno bene,

in certe melodie.

 

Il compito di quella rossa sagoma era forse la mansione più inquietante di tutte: portare via le anime.

Un sorriso si allargò sulle sue labbra, scoprendo l'inusuale dentatura di squalo. A lui, tutto sommato, piaceva privare gli insignificanti esseri umani della loro altrettanto insignificante vita.

Grell balzò giù dal tetto, atterrando retto in un vicolo buio.

 

Sotto gli occhi della Luna

una macchia vermiglia

carezzava il grigio marciapiede.

 

Ed il dio della morte si soffermò ad osservarla. Perché il rosso era il colore della passione, ed il colore della morte. Il rosso era ciò che più gli piaceva.

In un angolo di quel buio vicolo dimenticato dall'umanità vi era una donna.

 

Mani e viso rossi.

Capelli rossi.

Veste rossa.

 

Sotto di lei giaceva inerte una povera vittima, a cui la carnefice si era curata di asportare l'utero.

Le aveva sottratto la vita, indiscriminatamente.

Proprio come faceva lui.

Grell sorrise nuovamente, mentre la donna in rosso si voltava a guardarlo, con occhi vacui.

 

-Che bel lavoro che hai fatto- disse allegramente, avvicinandosi a passi sicuri.

 

Un dio della morte,

rosso,

coprì con la sua cupa ombra la donna.

 

-Sai, capisco perfettamente ciò che provi...- continuò accorciando sempre più le distanze.

-Potremmo collaborare, Madame Red- la donna in rosso sembrò non reagire, ma in realtà aveva capito, sentito benissimo. Grell le porse così una mano, macchiandosi i guanti di sangue. Vermiglio sangue.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1090412