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Unhealthy
Ideas.
Tensione.
Respiri corti,
pelle imperlata di sudore,
gesti frenetici,
battiti irregolari.
In quella stanza
sembravano esserci solo loro.
Così
speravano ardentemente.
< .. MA COS'è
QUESTA ROBA ?! >
Non riuscendo più
a trattenersi, il Guardiano della Tempesta esplose com'era nella sua
indole fare, facendo girare gran parte persone presenti nei tavoli a
poca distanza da loro e accaparrandosi lo sguardo furioso della
bibliotecaria.
La tipica
bibliotecaria; faccia da topo, fondi di bottiglia, espressione sempre
corrugata.
Yamamoto gli fece
segno di tacere premendosi l'indice sulle labbra e trattenendo una
risatina nervosa.
Il tutto fece
irritare ancora di più l'altro ragazzo che con un ringhio
sordo tentò di riprendere il controllo.
<
che-cazzo-è-questo
?! > Sibilò all'orecchio dell'amico.
< ahahah, non
saprei .. > fu la risposta alquanto vaga.
Seguì una
lunga grattata di testa, senza alcun cambio d'espressione.
Persino
dinnanzi a un problema così grande, abnorme ed esistenziale
lui, l'Invasato del Baseball,
se la rideva come se niente fosse.
Gli occhi
dell'Italiano ancora scorrevano sullo schermo del computer in
dotazione alla scuola.
Il dopo-scuola non
era neanche cominciato che l'altro gli aveva dovuto mostrare
“qualcosa di incredibile”.
.. e ora,
trovandosi davanti a questo “qualcosa di incredibile” non
potè fare a meno di chiedersi come mai avesse trovato una cosa
simile.
“Gokudera
tremava sotto la presenza imponente dell'altro.
I
suoi gemiti erano forti e sempre più frequenti.
Non
poteva farne a meno.
La
sue guance si erano tinte di un rosso fuoco e a stento teneva gli
occhi aperti.
<
ohh~ Yama .. ti prego .. >
Yamamoto
non lo fece aspettare ancora.
Averlo
così indifeso, nudo e traboccante di passione nel suo letto lo
mandava fuori di testa.
<
ti farò urlare come non mai .. principessa
.. >
<
PPPPPPFFFFFFFFFFF --- !! >
Nuovamente
Gokudera arrivò al limite.
<
Per favore, Gokudera, basta. Ci stanno guardando tutti .. >
Ma
questo non lo ascoltava: i suoi occhi scorrevano imperterriti su
quelle righe e più andava avanti, più l'istinto omicida
dentro di lui veniva alimentato.
“principessa”.
Si
girò solo quel mezzo grado per incontrare gli occhi
preoccupati e imploranti di Yamamoto.
Serrò
le labbra reprimendo l'istinto di sputagli in faccia.
<
ti ammazzo ... >
<
uh ? >
Gli
occhi marroni si fecero più grandi nello stupore.
<
su su, non devi mica prenderla sul personale ! Ahah ! >
Tentò
di buttare lì la frase per fargli capire che sbagliava ad
accusarlo.
Di
certo non aveva scritto lui quelle cose; le aveva semplicemente
trovate.
Infatti,
proprio la sera prima aveva digitato il suo nome e cognome per
trovare sul sito della scuola la scheda coi suoi dati in quanto
membro di vari club sportivi.
Tra
gli affiliati al sito della scuola comparivano altri risultati di
ricerca e lui, curioso, ci aveva cliccato sopra.
A
quel punto gli si era aperto un nuovo mondo.
Il
suo nome e quello di altre persone a lui conosciute comparivano
affiancati e seguivano presentazioni scritte di storie.
Una,
due, tre, quattro .. non ricordava quante ne avesse lette, ma non
aveva potuto far a meno di arrossire e di assumere la tipica faccia
da baccalà di fronte a tutto ciò.
La
coppia più frequente era proprio l'8059.
Gli
occhi di Gokudera erano già tornati al foglio elettronico che
sembrava non finire più e nel quale spuntavano chiari come il
sole versi e gemiti incastrati in discorsi diretti.
Un
altro po' e avvicinandosi sarebbe entrato nel PC stesso.
Il
Guardiano della Pioggia sostenne la testa sulla mano, sospirando
rassegnato.
Non
riusciva a staccarlo, nonostante lui stesso si mostrasse sdegnato per
tutto ciò.
Una
coincidenza di nomi magari ?
No,
impossibile; troppi particolari.
Erano
proprio loro due, la maggior parte delle volte alle prese con
situazioni alquanto hard (e soprattutto inspiegabili).
<
ma ti pare che io possa dire una cosa simile ?! > sbottò
l'altro rivolto più allo schermo che al compagno seduto di
fianco a lui.
Vagamente
riluttante, questo si concentrò sulle righe in questione.
“Con
le labbra ancora sporche di liquido biancastro, l'Italiano levò
la testa con sguardo speranzoso.
<
Yama .. dammene ancora >
Senza
rispondere a parole, l'altro lo trasse verso di sé.
Sorrise
in quel modo che solo lui sapeva fare.
Gokudera
era in suo pieno possesso e il suo odore lo inebriava tanto da non
potergli dire di no.
Quegli
occhi verdi imploranti desideravano il suo corpo dentro di sé.
Fece
quindi accomodare sulle sue gambe e forzò sempre più
l'apertura ---”
Yamamoto
venne preso da un conato di tosse e distolse lo sguardo.
Non
poteva farcela a continuare a leggere !
Gokudera
così sottomesso a lui, così accondiscendente e
desideroso -nei suoi confronti soprattutto- lo rendevano in qualche
modo nervoso.
<
no ma hai visto ?! Sembro un coniglio in calore ! >
Continuò
a guardare altrove, come sperando di trovare una macchina del tempo
lì fuori nel giardino della scuola per vietarsi di fargli
vedere quelle cose.
Chissà
ancora per quanto sarebbe andato avanti così.
Sembrava
anche parecchio interessato poi !
Quando
pensò di fargliele notare, lui stesso aveva già
accettato la reazione aggressiva e menefreghista dell'altro:
“ma cosa
vuoi che me ne freghi, Stupido del Baseball ?!”
Quasi
rimpianse che quello non fu esattamente ciò che successe.
Sorrise
tra sé e sé.
Gokudera
era speciale per questo.
<
YAMAMOTO !! Ma stai leggendo o no ?! >
<
ah ? > si ridestò immediatamente dai suoi pensieri.
<
cosa stai lì a sorridere come un ebete a fare ? Non vedi cosa
c'è scritto ? QUESTA è gente malata, non va bene .. non
va bene > e leggendo ancora un'altra riga la sua faccia forzata in
espressione di raccapriccio si tinse nuovamente di rosso.
♦
● ♦ ●
♦
<
La biblioteca sta per c-h-i-u-d-e-r-e ! >
La
voce gracchiante della custode arrivò malevola alle orecchie
dei pochi presenti.
La
maggior parte aveva già deciso di non sorbirsela ancora a
lungo, avvolta com'era in quella palandrana grigia e pulciosa.
Il
Guardiano della Pioggia alzò la testa dal tavolo su cui si era
involontariamente abbandonato e strizzò gli occhi alla luce
bianca dello schermo del computer.
Il
compagno era ancora lì, armato di occhiali dopo
l'interminabile lettura, col mento sostenuto su una mano e la faccia
assorta.
Pareva
quasi inespressivo, totalmente estraneo alla realtà esterna.
Forse
aveva già dato sfogo ai suoi umori abbastanza, per oggi.
Non
riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
Era
immobile, tutt'uno con quelle parole.
La
bocca gli si distese in un sorriso.
Dopotutto
aveva trovato una bella occupazione per il pomeriggio.
Con
cautela gli poggiò una mano sul braccio.
<
Gokudera >
Questi
girò la testa verso di lui e dopo un momento di smarrimento
generale sembrò essere preda di una vampata di calore degna di
una donna in menopausa.
<
t-tu .. da quanto sei sveglio ? > chiese sbarrando gli occhi.
Automaticamente
chiuse tutte le finestre e rimase solo il triste e azzurrognolo
desktop con il logo della scuola Namimori.
<
ma, da poco > rispose Yamamoto pensoso < comunque la
bibliotecaria vuole che ce ne andiamo > concluse prima di
dimenticarlo.
L'altro
rimase ancora sulle difensive e, sotto lo sguardo ben lontano
dall'essere preoccupato dell'amico, raccattò tutta la sua roba
e si alzò.
<
allora ? Ti muovi o fai la muffa ? >
Il
suo colorito sembrava ancora un tantino acceso e teneva le
sopracciglia corrugate.
<
yosh ! >
Varcarono
la soglia e dopo la breve sosta agli armadietti andarono incontro al
cancello già chiuso per metà.
Il
Moro portò le braccia dietro alla testa stirando un po' la
schiena.
<
ne, Gokudera, ti sei divertito a leggere quelle storie ? > buttò
lì sorridendo.
La
posizione di tensione dell'altro sembrava già pronta a
ricevere la domanda.
<
come se mi potessi divertire a leggere quelle cretinate !! Qui c'è
da preoccuparsi ! >
<
uh ? > fece ripensando all'espressione che aveva visto poco prima
< a me sembravi parecchio concentrato invece >
<
ma non dire fesserie !! > lo rimboccò subito con fare
acido.
Yamamoto
lasciò correre senza darci peso.
Dopotutto
lui si era persino addormentato nel mentre.
Ma
prima ancora, ebbe come un'illuminazione improvvisa, dovuta a chissà
cosa, ma che forse faceva un po' il quadro generale della questione.
Allora
con un braccio gli cinse le spalle avvicinandolo a sé,
sfruttando la differenza di altezza.
<
se vuoi un giorno possiamo anche provare quelle cose ! >
disse sghignazzando.
Non
passò mezzo secondo che Gokudera lo scansò brutalmente
e gli piantò gli occhi addosso.
<
COSA HAI DETTO ?!! >
<
ahah ! Niente, niente .. >
E
col melodioso suono dei disdicevoli insulti a lui diretti,
proseguì per la strada verso casa.
Chissà
se aveva davvero centrato il punto (?)
Si
sa che nelle mie cartelle le FF stanno lì a marcire degli
anni,
poi
arriva il giorno in cui mi ricordo di loro e mi stramaledico !
Non
credo di ricordare esattamente quando ho partorito qualcosa di
simile,
ahahah~
In
onore al fandom 8059 ♥
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