Un nuovo padrino per Harry

di Ely_Dan_Potter
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Quella sera Privet Drive sembrava essere immersa nel silenzio più totale. Harry era seduto in giardino e non ce la faceva più. Questa era la seconda estate che doveva sopportare suo cugino e i suoi zii sapendo che un'intero mondo magico lo attendeva. Seconda estate da mago, pensò. Le altre erano uguali se non peggio, tranne che lui non sapeva di avere poteri magici. Ormai sapeva girare il castello di Hogwarts discretamente, contando che il secondo anno era stato per lui molto faticoso: basti pensare che per poco non finiva sotto le zanne di un basilisco il cui veleno è mortale. I professori erano tutti molto bravi e buoni, a parte il Capocasa dei Serpeverde, nonchè professore di Pozioni, Piton: aveva sempre qualcosa da dire a Harry, sull'abbigliamento, sul modo di tagliuzzare gli ingredienti, sui suoi amici e prendeva buona ogni occasione per togliere punti ai Grifondoro. Patetico, si disse Harry pensando al suo professore. E tutto perchè lui e suo padre non erano in buoni rapporti. Se forse c'era un rapporto. 
"Mostriciattolo! Vieni qui immediatamente!" disse Zio Vernon sulla soglia della porta di casa. 
Harry si alzò lentamente e arrivò alla porta. I suoi non lo picchiavano più, ma avrebbe giurato sulle mutande di Merlino che se lo zio avesse tentato di insultare qualcuno dei maghi che conosceva (anche se fosse il caso, Piton) sarebbe scappato.
In fondo, passare l'estate dalla Signora Figg o  da qualcun altro babbano era sempre meglio che stare da loro.
"Cosa c'è?" disse seccato il ragazzo.
"Perchè hai rotto il computer di Duddy?" chiese infuriato, visibilmente rosso come un pomodoro.
"Non sono stato io! Non mi viene dato neanche il permesso di entrare nella sua stanza, figuriamoci se gli rompo  il computer!" disse Harry scaldandosi, sulla difensiva.
"Il vostro sangue non è mai stato come persone normali, voi siete la peggior specie che abbia mai visto. A partire da te ragazzo! Non tollero che animali anormali come te debbano passarla liscia, quindi, ho deciso di perquisire la tua camera e di bruciare ogni cosa da mago trovi lì dentro, in più" aggiunse con un ghigno "resterai senza mangiare per due settimane" finì lo zio.
Stai calmo Harry, non complicare le cose. Sono già complicate senza il tuo zampino. pensò il ragazzo cercando di mantenere la calma che si stava facendo vincere visivamente dalla rabbia.
 "Se fai una cosa del genere me ne vado" disse Harry serio e arrabbiato.
"Se fai una cosa del genere me ne vado" imitò lo zio "Non abbiamo paura di te, vattene pure, ma io preferirei stare qui due settimane senza mangiare piuttosto che passare due mesi e mezzo senza niente" disse lo zio, quasi in tono di ricatto.
Improvvisamente, dal piano superiore si sentì un boato. 
Harry corse di sopra, mentre lo zio cominciò a ridere. Una risata amara, non una risata gioiosa. Suo cugino aveva un accendino in mano e una scatola di fiammiferi. Al suo fianco invece, una tanica di benzina.
"NOOOOOOOOOOOOOO!!" urlò Harry, impressionato. La sua camera era in fiamme e con lei, tutte le sue cose. I suoi libri, gli abiti, i ricordi degli amici, tutto. Anche l'unica foto che aveva dei suoi genitori. Tutto in fiamme.
Per fortuna la bacchetta che teneva sempre con sè era salva nella sua tasca; Edvige invece passava l'estate da Ronald, il suo migliore amico, e qualche volta lo veniva a trovare per fargli compagnia. 
Ma ora sentiva il petto ardere come non sarebbe mai successo.
"COME HAI POTUTO FARLO? STUPIDO, BASTARDO!! ORA IO ME NE VADO E NON VOGLIO RIVEDERVI MAI PIU'!! ANDATE ALL'INFERNO!!" disse Harry ormai tra le lacrime, le urla che lo stremavano.
Il sorriso di Vernon non svanì. L'esplosione aveva attirato zia Petunia che stava cucinando l'arrosto in cucina.
Harry corse giù, uscì da Privet Drive in fretta e furia e corse fino a che il suo occhi non videro la fine del Surrey. Era ormai lontano dagli zii. Almeno loro non lo avrebbero più cercato. 
Si sedette sotto una quercia di un parco deserto, attendendo che almeno qualcuno dei suo amici si accorgesse di lui.
*****
Severus Piton era ancora concentrato nella sottile arte del preparare pozioni e quella sera si stava godendo il suo meritato riposo. Niente più studenti, niente più notti in bianco passate a scuola. Ma Severus non sempre faceva ipotesi corrette.
"BEEEP, BEEEP!" L'allarme si accese. 
Dannazione a Potter! disse Severus scocciato. Possibile che non riesca a stare in una casa per tre mesi! Giuro che se si trova fuori dal limite dell'allarme e non ha una giustificazione plausibile il suo didietro non toccherà sedie fino alla fine delle vacanze! pensò Severus fra sè e sè.
Prese il mantello nero e mandò un patronus a Silente per avvertirlo che quella sera non poteva restare al castello.
Un piccolo POP, e Severus si ritrovò catapultato al limite di Privet Drive.
Dove sarà quel marmocchio? si disse.
 
 
 
SPAZIO AUTRICI 
Ciao! Il primo capitolo è stato un pò corto, ma gli altri saranno più lunghi. Speriamo in molte vostre recensioni, positive o negative che siano, giusto per darci una dritta sulla storia!
Abbiamo sistemato due-tre punti che avevano domandato nelle recensioni, speriamo bastino.
A presto!




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