Pilota
"Dammi una buona ragione per cui dovrei parlarti, Malfoy."
"Perchè tengo a te, davvero... e mi dispiace... io..."
"Avresti dovuto dimostrarmelo."
"Granger, mi dispiace, sul serio..."
La riccia lo guardò negli occhi, ferita e umiliata, quegli
occhi grigi traditori che aveva imparato ad amare l'avevano tradita.
Era tutto finito? così?
"Lasciami in pace, Malfoy."
"Ti prego, Granger... tu devi perdonarmi..."
"Co...?" Hermione era talmente sconvolta e nervosa che nemmeno
riuscì a finire la frase, gli tirò un ceffone
così forte da lasciargli il segno e scoppiò in
lacrime.
"Ti odio, Malfoy! Ti detesto, sparisci dalla mia vita!"
"No! Hermione, aspetta!"
La afferrò per un braccio, bloccandola.
"Ti prego, Hermione, ti..."
"Adesso mi chiami per nome? adesso,
Malfoy, adesso?
Che cavolo hai nella testa? Io... io ti amo, Malfoy, tu... tu hai fatto
in modo che io mi innamorassi di te, tu mi hai coinvolta in questa...
in questa cosa... mi hai trascinato con te nel baratro e ora... ora mi
lasci sola... completamente sola!"
"Io non ti sto lasciando... Hermione, io non..."
"Ti lascio io. Tu menti, tu complotti, tu imbrogli! tu tradisci! Io...
io non lo merito."
"Hermione! Io..."
Ma la riccia corse via, le mani a coprire il viso coperto dalle
lacrime, i capelli ricci svolazzanti contro le guance.
Draco Malfoy rimase lì, impietrito, pentito, sconvolto,
senza un piano B, senza niente tra le mani, perchè l'unica
cosa bella che gli era capitata da quando era nato se l'era fatta
sfuggire così, scivolare via per un po'... di sesso.
I giorni passavano lenti, pesanti, insostenibili per Hermione Granger.
Stava chiusa in biblioteca, ogni giorno dopo le lezioni, per evitare di
incontrarlo, per evitare i suoi sguardi gelidi e carichi di scuse che
lei non voleva sentire.
Si sentiva come svuotata, sola, completamente.
"Hermione." Sola a parte i suoi amici, naturalmente. "Vieni in Sala
comune, ti va? siamo tutti lì che ripassiamo... ci sono
anche Ron e Harry, che vorrebbero il tuo aiuto." Sorrise mestamente
sperando di insnuarle una qualche reazione di ilarità.
"Preferirei finire qui, Ginny, grazie. Dì loro che li
aiuterò domani..."
"Hermione, io..."
"Ti prego, Ginny. Ti prego."
La rossa strinse le labbra tristemente. Le accarezzò la
guancia e uscì dalla biblioteca.
Per le sette, Hermione decise che non poteva rimanere lì un
secondo di più o sarebbe impazzita. Si diresse verso la Sala
Comune, guardando per terra, gli occhi rossi di lacrime, il cuore che
andava a mille. Svoltò l'angolo e, nel corridoio alla fine
del quale c'era il quadro della Signora Grassa, si fermò, il
cuore a mille.
non appena riconobbe la figura maschile seduta per terra,
però, si calmò.
"Harry?"
Il moro alzò gli occhi su di lei e sbadigliò.
"Ehi, ciao... ti stavo aspettando."
"Perchè? Non potevi aspettarmi dentro?"
Harry sorrise e alzò le spalle.
"Ti va di parlare un po'?"
"Io...", ma Harry non la fece finire.
"Sai, Pansy mi sta assillando. Temo che sia per via di te e
Draco."
Hermione rimase di sasso. Perchè Harry voleva parlarne
così, in quel momento, davanti alla Sala Comune?
"Co...? Non credo che..."
"Invece sì, Hermione. Sono passate settimane e tu ancora non
parli, mangi poco e non guardi in faccia nessuno. Ti voglio bene e
voglio che tu superi la cosa in modo sano."
Hermione era spiazzata.
"Harry, parlarne mi fa stare male. Ci sto male. Io sto malissimo."
"Lo so. Lo so, Hermione, lo so bene. Pansy è preoccupata
perchè anche Malfoy si sta comportando in modo strano. GLi
dispiace sul serio, Hermione, e secondo me dovresti provare a
parlargli."
"Stai scherzando, forse? Se pensi che potrei mai di nuovo...!"
"Non dico di rimetterti con lui, no. Ma di parlarne, di chiarire i
motivi per cui l'ha fatto. Per te stessa, per stare un po' meglio e non
punirti in questo modo assurdo."
"Io non mi sto..."
"Sì, lo stai facendo, e ti assicuro, Herm, che non ce
n'è motivo. Non devi. Basta."
Hermione lo fissò per un secondo, la gola era incandescente,
lo stomaco andato, gli occhi le bruciavano di dolore per trattenere le
lacrime, ma all fine dovette cedere alle emozioni e alla
verità che Harry le stava spiattellando in faccia senza
troppi giri d parole. Scoppiò a piangere, aggrappandosi
all'amico per cercare conforto e un rifugio per evitare tutta quella
sofferenza, ma era giusto così, doveva sfogarsi e non
nascondersi dal dolore: sarebbe comunque uscito fuori e probabilmente
nella maniera più sbagliata che avrebbe potuto.
****
Salve a tutti!
Che cosa ne pensate? l'ho buttato giu in poco tempo, devo ancora
definire bene la trama e gli intrighi, ma l'inizio mi piace molto e lo
trovo assai intrigante. ditemi voi se continuare o meno ^^
un bacione
Gin
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