AVVISO: il
capitolo può provocare seri disturbi alle ovaie. Vi
invitiamo all'attenzione.
INOLTRE
VI INVITO ANCHE CALDAMENTE AD IMPERSONIFICARVI IN HOPE. PERCHE' RAGAZZE
IN QUESTO CAPITOLO SVENITE SE PROVATE ANCHE SOLO A PENSARE DI AVERE
DAVANTI A VOI UN HARRY COSI'.
- Harry?-lo
chiamo mentre sto lavando i piatti.
-
Dimmi- lui sta giocando al computer.
Sembriamo una vecchia coppia sposata.
-
Come fai a
conquistare le ragazze? Voglio dire, oggi davanti a scuola, una tipa mi
ha
fatto inciampare perché ha scoperto che mi stai ospitando ed
era gelosa –
-
Ah. Bho
non faccio apposta. –
-
Mmh certo.
–
-
Ma…- si
alza e viene verso di me. – quando incontrerò la
ragazza che mi piacerà davvero
e che mi farà girare la testa, quando non
riuscirò a pensare che a lei, bhe
allora credo che le prenderei le mani..-
Mi
prende
per mano.
-..
la
guarderei negli occhi..-
Mi
guarda negli occhi.
-
..e le canterei "Isn't she lovely
Isn't
she wonderful
Isn't
she precious
Less
than one minute old
I
never thought through love we'd be
Making
one as lovely as she
But
isn't she lovely made from love
"–
......
Oh mammaaaaa … mi sciolgo.
-
AAHMAMAH. SI. Non
capisco davvero come facciano certe ragazze a cascarci. Vado avati a
pulire i
piatti-
-
ehm si si… comunque,
farei esattamente come ho fatto, ecco. –
all’improvviso è timido.
Ok
momento emozionante
finito. Però.. che momento….
VIII
settimana
Ok,
si lo
ammetto.
Ho
riflettuto parecchio e credo … credo di provare qualcosa per
Harry.
E
pensavo
che anche lui … però ogni volta che sembra
esserci un progresso, quel pirla fa
o dice qualcosa che mi fa cambiare idea. E allora lascio stare,
dicendomi
“tanto sono normale”. Si mi è proprio
rimasto qua.
Adesso
siamo
a tavola e stiamo mangiando in silenzio. Siamo tutti e due esausti. Io
ho
lavorato tutto il giorno al bar e Harry è tornato
dall’ Ohio, dove è stato per
due giorni dai suoi genitori, e ha affrontato un lungo viaggio in
macchina. Poi
sono io a prendere la parla.
-
Come
stavano i tuoi? Li hai trovati bene? –
-
Si grazie
–
Le
cose sono
diventate un po fredde tra di noi dopo che mi ha detto che sono
normale. Forse
ha capito che quella cosa mi ha ferita. O forse è solo
perché è stanco. Non
saprei dire.
Mi
alzo e
vado a mettere il mio piatto nel lavandino. Quando mi giro lui
è appena dietro
di me ; è cosi vicino che mi sembra un gigante, la sua testa
china sulla mia.
Ma passo oltre.
Tutto
quello
che è successo in questa casa è un sogno. Quando
uscirò di qui, quando il mio
dormitorio al campus sarà tutto ok, non ricorderò
neanche più cosa sta
succedendo. È questo che continuo a ripetermi. Ma mentre lo
faccio, una parte
di me si dispera nel pensare che dovrò lasciare Harry.
Finito
di
sparecchiare, vado a sedermi sul divano e lo occupo tutto allungando le
gambe.
Lui
arriva ,
me le solleva, si siede e poi le stringe
a se, rubandomi il telecomando e cambiando canale.
-
Hey! – ok
l’atmosfera può tornare rilassata. Basta far finta
di niente.
-
Harry? –
-
Si?-
-
Dobbiamo
proprio guardare i cartoni animati? –
-
Che hai
contro i cartoni animati? –
-
Niente, ma
… Peppa Pig? Eddai! –
-
Bhe? Ok
ok… - e spegne la tv.
Restiamo
un
attimo in silenzio poi ci guardiamo nello stesso momento e poi glielo
chiedo.
Tanto entrambi sappiamo che stiamo pensando alla stessa cosa.
-
Ma per te
cosa vuol dire “normale”? voglio dire, nella norma?
O forse sciatta? O magari
come tutte le altre? –
Lui
mi fa
sedere e si mette vicino a me, con le mani in mano.
-
Normale vuol
dire … normale –
-
Ah si
, come immaginavo –
-
Bene.
Allora io vado! Notte! – fingo che sia tutto ok e credo anche
di essere una
brava attrice. Ma mentre mi alzo dal divano mi prende per mano e mi
tira sul
divano, stringendomi le spalle.
-
Non sai
davvero quanti schiaffi mi sono dato quando hai chiuso quella porta.
Davvero.
Non avrei dovuto dire una cosa del genere -
-
Harry,
tranquillo, se è quello che pensi... – giro la
testa per non guardarlo negli
occhi.
-
Ma non è
quello che penso! – mi prende per il mento - È
questo il punto! Io non credo
che tu sia normale! Io credo che tu sia imbranata. –
-
Ecco,
appunto –
-
.. E frizzante,
esuberante, divertente, intelligente e bella. Bellissima. Ma
soprattutto tu sei
speciale! E quando .. quando faccio il cretino non è
perché voglio portarti a
letto! Io speravo che tu ci arrivassi da sola!–
Mi
tiene
ancora stretta per le spalle – Ti stai spegnendo. E io non te
lo permetto.
Perché per le persone che ti amano, vederti cosi
è uno strazio. –
Lui
è una
delle persone che mi amano? Ah, bhe, questa è bella.
-
Harry, grazie per le belle parole… - gli
dico liberandomi dalla sua stretta – .. ma io neanche ti
piaccio. Per cui tutta
questa storia sta diventando una farsa, un ‘ipocrisia. Forza,
torniamo a
tavola… -
Ma
lui non
mi lascia.
-
Diamine,
Hope! Ma … - si sfrega la fronte – non ci arrivi
proprio? TU MI PIACI. Si che
mi piaci! Mi sei sempre piaciuta, sempre! Mi piaci quando mi guardi, mi
piaci
quando ridi, e quando sbatti le palpebre. Mi piaci quando respiri,
quando ti
muovi, quando mi sfiori. Mi piaci sempre, da sempre.- ha il fiatone.
E
anche io.
Sono confusa. Cioè non proprio confusa, dopo questo discorso
cosi chiaro ed
esplicito chi lo sarebbe? Però sono comunque pietrificata.
Cosa faccio? Cioè
che si fa in situazioni cosi? Il ragazzo che ti piace ti dice che gli
piaci.
Ok. E poi? Oddio, Hope, sforzati di ricordare cosa succede a questo
punto nei
film sdolcinati che guardi, nei libri che leggevi di notte sotto le
coperte con
la torcia, nelle storie che tu stessa scrivi. Che succede a questo
punto? Cosa
devo fare?!
Ma
non ho
più tempo di pensarci perché le sue labbra sono
sulle mie, attaccate, e lui è
cosi stretto a me che non riesco a respirare.
Mi
sta
baciando, mi sta baciando!
-
Ti basta
come prova? – mi chiede staccandosi appena e appoggiando la
sua fronte alla
mia.
Fatti
furba
Hope.
-
Veramente
no. – gli dico sorridendo e guardando le sue labbra come se
ne fossi
dipendente.
-
Allora
rimediamo …- mi dice mentre ritorna sulle mie labbra.
Possibile
che lui abbia sempre avuto quello
sguardo e io non me ne sia mai accorta? Bhe, a quanto pare.
-
Stiamo
insieme quindi? – gli chiedo innocente.
-
Se ti va…
– risponde strofinando il naso sul mio collo delicatamente.
-
Cioè,
insieme insieme? Posso dire alle mie amiche “guarda il mio
ragazzo”. Il mio. Posso?
– gli chiedo felice.
-
Certo. Oh,
quasi dimenticavo Hope! –
-
Cosa? –
gli chiedo sorridendo.
Lui
mi
guarda per un attimo negli occhi.
-
Ti amo.
Tanto. –
-
Oh, e
quasi te lo stavi dimenticando? – rido pensando a tutto il
tempo che abbiamo
sprecato. A quando eravamo insieme ma non eravamo insieme –
anche io Harry.
Anche io –
-
Pensavo….
Anche se al campus la tua camera tornerà a posto.. potresti
restare qui…no?-
-
mmmhh
fammi pensare.. ok. Tanto adesso piaccio anche al gatto –
-
ah beh
certo la benedizione di Molly è importantissima! –
stringe la mia mano nella
sua.
-
e possiamo
abolire le regole direi-
-
Si, direi
anche io-
FINEEEEEEEEEE
LO SO, LO SO!
Scusate
se l'ho fatta finire cosi di botto, ma tranquille: tutte le mie storie
sono cosi! pensate che questa era nata come one shot! faccio sempre
cosi: pubblico una one shot poi mi viene un'ispirazione e BUM!
quindi tenetemi d'occhio se vi va, negli autori da seguire cosi vedrete
che contiuo ad allungare quelle che dovrebbero essere one shot ^^
*ve lo impone*
Allora? vi è piaciuta? cosa ne pensate? al massimo potrei
anche fare che non è finita, e andare avanti con loro due
che vivono assieme ^u^
VEDREMO! per ora me ne
volerò via sul mio procione volante! SEE YA!
*salto alla Horan sul procione*
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