Date la
colpa a questa meravigliosa donnina (kurokawa386) per quello che state
per leggere lol
No non
è vero, la adoro e mi fa immaginare cose innominabili dopo
certi discorsi che facciamo x) questo è uno dei
tanti...totalmente nonsense e scritta di getto ieri sera a mezzanotte e
mezza sul telefono. Immaginate ancora di più quanto saremo
pazze e quanto mi istighi a farmi venire in mente certe cose a orari
ignobili ^^
Volevo farvi
sapere che al momento va tutto bene e che tra domani e sabato aggiorno
anche Obli ;)
Speriamo che la
situazione terremoto si sia calmata del tutto ><
Kisses
Leia
All
and Nothing
Fammi
entrare.
Lasciami
spazio.
Sentimi.
Respirami.
Non
mi basta più vederti, ascoltarti parlare, aspettare.
Voglio
vivere l'attimo con te, quell'attimo che durerà per sempre,
che
forse ho negato troppe volte, l'ho nascosto, l'ho evitato.
Non
l'ho mai ammesso apertamente anche se tu sapevi. L'hai sempre saputo
ma non mi hai mai fatto pressioni.
A
modo tuo l'hai accettato, ma hai aspettato anche troppo per colpa
mia. Ogni volta che ti vedevo partire o attraverso uno schermo senza
spessore, senza sostanza, avevo paura che non saresti mai
più uscito
da esso, che non ti avrei mai più ritrovato.
L'afferrarti
nel nulla, pensare a un noi che non sarebbe più comparso e
che ci
avrebbe costretto a cambiare le nostre esistenze, quello che si era
creato e che stava lentamente sbiadendo.
Non
ho mai voluto arrivare a questo, ma non sono stato in grado di
fartelo capire.
Invece
tu riesci a riportarmi al presente, a galla in ogni momento.
E
anche ora, qui, sotto di me, la bocca aperta in un respiro forzato
che non vuole tornare, le mani strette sulle mie braccia e le gambe
attorno ai fianchi, la mia sostanza che si impossessa di te,
ritmicamente, senza ostacoli o errori, mi fai sentire come se non
fosse passato nemmeno un secondo di quell'esistenza.
Il
tuo stesso sguardo, quel blu che non è mai mutato e che mi
spinge
nei meandri più profondi dei miei voleri, continuano a
chiedermi di
tutto.
Non
fermarti.
Sei
splendido.
Ti
guarderei per ore, giorni. Quell'espressione persa che non riesce ad
abbandonare il tuo viso quando ti lasci andare così, con me,
e io mi
sento una nullità completa in confronto alla tua forza.
Perché
sei tutto Jared.
E
io sono niente senza di te.
La
tua bocca si apre di più, si blocca in un'espressione di
totale
estasi, il fiato che si ferma e anch'io mi accorgo di essermi fermato
dentro di te.
Non
ho fiato, anche se sono stato dolce rispetto al solito, mi fermi le
braccia intorno al collo, deglutendo e prendendo un respiro
più
profondo appena ne sei in grado.
Chiudo
gli occhi lasciandomi tirare verso il basso da te, appoggiando la
fronte sul tuo petto e sentendo una mano entrarmi calma tra i
capelli.
Sento
il sudore su di noi, il tuo piacere caldo nello stomaco e non hai
idea di quanto ne vorrei ancora.
Sei
sempre stato qui, a volermi, chiedendomelo in ogni modo, violento o
silenzioso, possibile. Anche quando ti avevo fatto del male.
Sospiri
un sollievo velato quando ti libero dalla mia presenza, riprendendo a
respirare con più calma al termine mentre i muscoli si
distendono,
insieme alle gambe che lasciano la mia schiena per abbassarsi vicino
alle mie.
Non
voglio che tu creda che sia solo sesso.
Non
lo è mai stato.
Anche
quando l'ho usato come scusa, per codardia o vigliaccheria, per
allontanarmi dai problemi che invece tu avresti affrontato molto
più
coraggiosamente di me.
Ma
non me l'hai mai rinfacciato.
E
ti odio per questo perché sei perfetto Jared. Sei tutto
ció che mi
serve per sentirmi completo, per ripulirmi l'anima, anche dopo aver
pensato di averlo già fatto. Di esserne uscito.
Sei
il mio unico punto sicuro..contro chiunque direbbe che viviamo una
storia di incertezze.
“Cos'hai?”
Rialzo
lo sguardo e incontro il tuo, velato di una preoccupazione che non
è
veramente tale perché sai cosa mi passa per la testa.
Lo
sai benissimo.
“Niente”
“Eri
assente...non è niente”
Abbasso
lo sguardo “Scusa” mentre mi sposto occupando il
lato al suo
fianco, non guardandolo mentre si volta appoggiandosi con un gomito
sul materasso.
“Non
allontanarti ancora Cole..parlami”
Non
riesco ad evitare i suoi occhi.
“Siamo
un casino Jar”
“Lo
siamo sempre stati” afferma con un'ovvietà che
è spiazzante.
“Ma
siamo ancora qui” aggiunge.
Lo
so. Ha ragione. Ed è solo merito suo.
Si
avvicina appoggiandomi una mano sulla guancia, quasi facendomi
sentire colpevole.
“Non
torniamo su questo discorso...non possiamo farci niente ma non
complichiamo tutto di nuovo”
E
come sempre sei tu che mi fai calmare, che mi porti di fronte a
quelle evidenze che non muteranno mai ma che tendo a oscurare troppo
spesso, anche quando non vorrei.
Annuisco,
abbracciandolo attorno alle spalle, tirandolo verso di me e lasciando
che le sue labbra mangino le mie prima di stringermelo contro, sul
petto.
Ogni
volta ho sempre più paura che scompaia, che mi sfugga dalle
mani
come sabbia e che finisca la sua pazienza.
Ma
poi bastano i suoi gesti, le braccia che aumentano la presa sul mio
corpo, la testa che si infila sotto al mio collo come se volesse
farmi credere che sia lui ad essere quello fragile, debole e
spaventato, per farmi passare ogni dubbio.
Al
di fuori del sesso, degli sbagli, delle finzioni o menzogne.
Perché
siamo tutto e niente, potremmo cadere in ogni istante e non rialzarci
mai più, ma finché entrambi avremo la voglia di
resistere,
resisteremo e l'unica cosa che posso sperare è che lui non
perda mai
quella voglia.
Perché
la mia, ormai, è diventata vitale.
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