esplosione di colori
Esplosione di colori
“Who’s the other kid in the photo?” he asked. “The
sandy-haired guy.”
Annabeth’s expression tightened. Touchy
subject.
“That’s Luke,” she said. “He’s dead now.”
Jason decided it was best not to ask more, but
the way Annabeth said Luke’s name, he wondered if maybe Percy Jackson wasn’t
the only boy Annabeth had ever liked.
(The Lost
Hero – The Heroes of Olympus Book One)
No, Percy non era l’unico ragazzo
che Annabeth aveva amato. C’era stato anche Luke nella sua vita. Prima che
Annabeth riuscisse ad aprirsi con Thalia, lui era stato il suo unico punto di
riferimento. Quando aveva bisogno, non era mai troppo occupato per darle una
mano. Magari non aiutava gli altri, ma per lei c’era sempre. Perché lei era la
sua sorellina, così diceva e così ad Annabeth piaceva credere.
Seduta sui gradini della casa
numero sei, Annabeth si perdeva nei suoi ricordi, belli e brutti che fossero.
Ne aveva passate tante, lei. Questo era certo. Era fuggita di casa a soli sette
anni e si era data in pasto ai mostri quasi senza saperlo. Ma Annabeth era
coraggiosa già da piccola, Luke gliel’aveva detto subito, non appena lui e
Thalia l’avevano trovata. Era stato lui a regalarle quel coltello che Annabeth
custodiva con gelosia anche ora che lui non c’era più. Era qualcosa da cui non
riusciva a separarsi. Una parte di sé così importante che se l’avesse buttato
si sarebbe sentita spezzata in due per il dolore.
Le veniva da ridere. Sebbene tutti
lo chiamassero eroe, Luke era stato anche un traditore. Eppure, non riusciva a
vederlo così. Nonostante ci provasse con tutta se stessa, le risultava impossibile.
Perché? Perché lo aveva amato. Quando in punto di morte Luke le aveva fatto
quella domanda aveva risposto di no, pur sapendo che un parte di lei lo amava
più di ogni altra cosa. Era legata a lui in modo indissolubile, ma solo quando
era morto aveva capito che il loro legame non era così profondo come aveva pensato.
Quello con Luke era il classico rapporto tra fratelli. Quello dolce e bello che
tutti sognano.
Ma c’era stato qualcos’altro a
frenarla dal dichiararsi a Luke. Era stato Percy. Quella Testa d’Alghe le aveva
scombussolato la vita, rendendola certamente migliore di quanto Luke avrebbe potuto
fare. Con Percy era riuscita per la prima volta a lasciarsi andare veramente, a
ridere così tanto da sentire male alle mascelle. Con Luke si sentiva al sicuro,
ma con Percy aveva perennemente il sorriso sulle labbra. Niente riusciva ad
abbatterla quando era con lui. Il peggiore dei mostri non le faceva paura se
sapeva di poterlo affrontare con lui.
Era forse una pazza ad anteporre
la felicità alla sicurezza? Molto probabilmente sì, ma da quando Percy era
ufficialmente diventato il suo ragazzo non aveva avuto più paura di nulla. E
questo perché la sua relazione con quella stupida Testa d’Alghe era un’esplosione
di colori. Una di quelle che ti accecano e che ti impediscono di vedere qualcos’altro
oltre al tuo piccolo angolo di paradiso.
Annabeth rise e si alzò dai
gradini della sua casa. Aveva riflettuto abbastanza, era ora di immergersi
nella sua folle tavolozza di colori. Era ora di andare da Percy.
-Sto arrivando, Testa d’Alghe!-
Note:
Ok, questo è uno sclero serale.
Prendetelo così com’è e abbiate pietà della mia pazzia. A volte sono da
ricovero.
Ditemi cosa ne pensate. Nonostante
tutto, ho voluto dare una possibilità a questa Percabeth un po’ strana. Spero
che la possiate apprezzare.
Ho finito gente!
Baci,
Aelle
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