Something old,
something new, something borrowed, something false
-
Non ti lascerò andare. Anche se è tutto
così strano, anche se hai paura di ciò che
potrebbe succedere, noi possiamo ... -.
- Sei mia
cugina, sei una donna e stai per sposarti con un uomo che non ami! Hai paura quanto me -.
Una pausa
esitante, un tremolio impercettibile di labbra appiccicose di rossetto
rosa pallido, lo scintillare discreto eppure irritante e spaventoso di
una lacrima nell’angolo di un grande occhio blu. Dovresti
essere tu a piangere, non quella codarda.
- È
vero, questa situazione mi spaventa. Ma questo non significa che io
voglia smettere ... nemmeno tu vuoi, in realtà -.
- No. Ma devo -.
E dovresti
davvero, Lily: è semplicemente l’unica cosa giusta
da fare.
Tu ami la tua
famiglia e non vuoi perderla, Ted ama Victoire da quand’era
bambino e se venisse a sapere cosa fate invece di programmare il loro
perfetto matrimonio da favola gli si spezzerebbe il cuore.
Non farti
ingannare ancora da Victoire, Lily, non cedere – come ogni
volta che tenti di parlarle seriamente – alle sue lacrime
così disgustosamente sincere nonostante entrambe siate solo
due spregevoli ipocrite. Rifletti,
anche se lei ti guarda con quell’espressione afflitta che
vorresti cancellare dal suo bellissimo viso a forza di baci.
Cosa direbbe
tuo padre, che per anni ha allevato il nostro Teddy –
così l’avete sempre chiamato, in famiglia
– più come un genitore che come un semplice
padrino? E James, che ha sempre visto in Ted un fratello maggiore, in
Victoire la sua anima gemella e in te solo la sua piccola ed ingenua
sorellina? Hugo, che non ha mai sopportato i tuoi slanci di
emotività e crede solo nella logica e nella forza della
ragione? Rose, che ha sempre saputo chi sei veramente e nonostante
tutto è sempre stata la tua migliore amica e la tua
confidente? Perfino lei ti volterebbe le spalle, alla fine.
Eppure, sai
che non riusciresti a vivere, senza Victoire.
Senza la
complicità tanto negata, le parole segrete nel cuore della
notte mentre solo la porta della vostra stanza alla Tana vi nasconde al
mondo, i tocchi apparentemente casuali, gli sguardi riservati ai
momenti in cui nessuno presta attenzione, le risate così
simili eppure così diverse da quelle dei giorni in cui
eravate solo due bambine innocenti.
Continueresti
a rimpiangerla, rivivendo in eterno tutti questi piccoli ma essenziali
dettagli in sogni fatti di limpidi occhi azzurri e splendenti capelli
biondi.
Forse
è per quei pensieri che ti riempiono il cuore
d’angoscia e ti fanno venire la pelle d’oca, forse
per il suo irresistibile quanto fastidioso fascino da Veela, ma ti
ritrovi ad affondare le dita i morbidi capelli di Victoire, a baciare
le sue labbra piene tese in un sorriso triste e sapiente, a spogliarla
con mani frettolose e tremanti da quell’elegante abito bianco
che hai imparato ad odiare.
Domani, pensi
lasciandoti sfuggire un sorriso amaro, tu sarai la sua damigella, e
tutti penseranno che quell’affinità oscura che vi
ha sempre unite sia semplicemente un normalissimo, sano affetto
famigliare.
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