una sera qualsiasi

di Telyn
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A mia discolpa, posso solo citare due ore di storia della musica.
So che è l'ennesima ff su questo argomento, che è la più brutta di tutte e che devo aggiornare la long ma.... boh.
Si rifiutava di uscirmi dal cervello.



Ginny si buttò sul divano. Come tutte le sere, da quando viveva con Harry.
Le serate dopo cena erano così: sul divano, a parlare di qualsiasi cosa. O a non parlare affatto.
-Quanta grazia! Da chi l'hai imparata? Perchè ha un aria vagamente familiare...
La ragazza si voltò verso quello che avevano chiamato in migliaia di modi diversi, ma che per lei restava un Gran Rompipluffe.
-Si dà il caso che io l'abbia imparata da quel gran buzzurro di mio fratello, tuo migliore amico-
Harry rise e si sedette a fianco a lei.
Dopo un paio di minuti di lotta coi cuscini non erano più seduti.
Ginny gli accarezzava piano i capelli. Non era cambiato niente.
Fuori di lì poteva succedere qualsiasi cosa: Harry che uccideva Voldemort, lei che giocava nelle Holyhead Harpies e un anello all'anulare di ognuno di loro.
Però sarebbero sempre rimasti loro. Harry e Ginny.
-Se quando avremo un figlio ti comporterai così anche con lui diventerà un enorme viziato-
Ginny sbarrò gli occhi per la sorpresa, per poi scuotere lievemente la testa. Come avrebbe potuto?...
-Chi ti dice che avremo un figlio?
-Boh. Però penso che sarà un maschio, nel caso. E avrà i tuoi occhi. Sotto i miei capelli, naturalmente-
-Lo vedremo tra nove mesi.




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