Breve storia di una Quercia

di a bard
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Non esistono solo il bianco o solo il nero, altrimenti non ci sarebbe alcuna differenza tra bianco e nero. Così era però la vita del giovane non corrisposto da quell'ultimo giorno in cui vide il Sole. Si chiuse in quella casa sempre più grigia, e chiuse il mondo intero fuori, sempre più innevato e bianco. Ma bianco e nero erano uguali per lui, che da giorni -o forse mesi, anni, secoli- non aveva che una finestra in quella casa, e dopo ancora un po', neanche quella. La sua tristezza non diminuiva, anzi, in quell'amarezza trovava un'illusione di dolcezza, quasi gli piaceva stare così. L'ultimo barlume di speranza si spense soffocato da se stesso, quando, resosi conto del fatto che si stava lentamente uccidendo, decise che vivere e morire non erano più neanche importanti, che si sarebbe rassegnato, e che con lo stesso dolore profondo avrebbe accettata l'una o l'altra, quando e se si fossero mai presentate alla sua porta. Ma qualche colpo alla sua porta lo sentì: ogni tanto, qualche amico lo andava a trovare per provare a tirarlo su. Man mano che il tempo passava, a quella porta si recitava un orribile spettacolo: gli alberi sempre più martoriati dal freddo e da un freddo ancora più gelido, quello che un tempo conoscevano, scavato nell'anima e nelle rughe, il loro amico. Qualcuno di loro morì, e nelle ultime volontà dissero di voler bruciare nel camino di quell'uomo, che non sentiva più di avere un nome. Vivendo da solo in una casa di certo troppo grande non sentiva chiamare il suo nome; eppure sentiva il bisogno di averne uno, era la prova che qualcosa bruciava ancora in casa sua, e scaldava, almeno un po', e se non era un camino, se non era neanche un po' d'amore per se stesso, era l'amore per quella donna, che non vedeva da moltissimo tempo, e che non era cambiato: pensava sempre a lei, e in un giorno di gennaio, pensò non solo a lei, ma a loro due, se almeno un giorno fossero stati insieme, magari stretti nello stesso abbraccio.
Quel giorno smise di nevicare, e il Sole venne a fargli visita alla finestra.




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scritto alle 3 del mattino, sono riuscito a dimenticare un passaggio fondamentale
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A chi aspetta




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