Non ho avuto il coraggio di dirgli che lo amavo.

di hugmedrew
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-Scordatelo mamma.- Dico infuriata a mia madre.
-Paige, ormai ho già deciso. Andrai a Stratford da tuo padre per po’.-
-Mamma, ho 17 anni. Posso anche starmene a casa da sola.-
-No. La discussione è chiusa. Comincia a preparare la valigia.-
Vaffanculo. Vado in camera mia e sbatto la porta più forte che posso. Mia madre sembra far finta di niente, quanto la odio. Solo per il suo cazzo di lavoro io dovrei lasciare i miei amici e andare da mio padre che tra l’altro non vedo da anni, anzi no, da praticamente tutta la vita? C’è chissà se si ricorda di avere una figlia dopo averci abbandonato ed essersi risposato.
Apro l’armadio con un calcio, tiro fuori la mia valigia tutta impolverata da sotto il letto e ci ficco dentro un po’ di vestiti.
-Ah Paige?-Che cazzo vuole adesso? –Partirai domani mattina.-
No un momento, domani mattina?!
-Mamma e quando pensavi di dirmelo?! Neanche la scuola mi lasci finire?!-
-Da quando in qua ti interessa la scuola?-Giuro che se entro tre secondi non si volatizza scateno la terza guerra mondiale.
-E comunque tuo padre ti ha già iscritta ad una scuola a Stratford.-Peggio di così non può andare. Veramente, grazie mille mamma ti avermi rovinato la vita.
Le lancio uno sguardo pieno d’odio e capisce che è meglio tagliare la corda.
 
-Hai preso tutto?-Sarà almeno la millesima volta che me lo chiede.
-Si mamma.-Si avvicina per un abbraccio ma io mi scanso e mi fiondo sul sedile posteriore  del taxi. La saluto invece con la mano, giusto perché non ci rimanga troppo male.
 
Ovviamente mio padre non si è nemmeno degnato di venire a prendermi all’aereoporto, quindi altro taxi.
Sono in viaggio da circa un’ora, e non dovrebbe mancare molto. Quanto vorrei che questo autista non si fermasse mai, e continuasse la sua guida all’infinito. Alzo il volume dell’Ipod e chiudo gli occhi.
-Signorina, siamo arrivati.-Sento qualcosa scuotermi.
-Eh?-Devo essermi addormentata.
-Siamo arrivati.-
-Oh giusto. La ringrazio ed ecco a lei.-Gli porgo la mancia e scendo a prendere la valigia. Il taxi parte, e io mi ritrovo davanti a una casa bianca di tre piani e riesco a intravedere un enorme giardino dietro di essa. Suono il campanello e aspetto. La porta si apre e ne esce una bella donna, sulla quarantina. Lunghi capelli castani e un fisico portato bene nonostante gli anni. Sua moglie, impossibile sbagliarsi.
-E tu devi essere Paige, giusto?-Mi chiede sorridendo.
-Già.-Si avvicina a me e mi aiuta a portare la valigia in casa.
-Benvenuta, purtroppo tuo padre è ancora al lavoro, tornerà stasera.-
-Non fa niente.-
-Vieni, ti mostro la tua camera.-Saliamo delle lunghe scale e finalmente arriviamo davanti a una porta lilla, colore che odio. Mi fa cenno di entrare quindi giro il pomello della porta. La stanza è illuminata grazie alla luce del sole che filtra dalla finestra. In fondo non è male, e se non avesse anche le pareti lilla sarebbe ancora più bella. Per fortuna il letto è matrimoniale.
-Ti piace?- Mi chiede…ehm…non so come si chiami.
-Si…-
-Oh che sbadata, non mi sono ancora presentata. Io sono Susan.-Mi porge la mano.
-Piacere, il mio nome già lo sa.-Gliela stringo in segno di educazione, altrimenti  avrei potuto volentieri farne a meno.
-Dammi pure del tu.-Infondo dai, pensavo peggio. E’ una donna simpatica, non una di quelle tipo la matrigna di Cenerentola. E’ ok.
-Ti lascio riposare.- Chiude la porta e se ne va.
Vado alla finestra e mi sporgo per vedere com’è il panorama. Il giardino c’ha pure la piscina, ma non è questa la cosa che attira la mia attenzione, è una villa gigantesca davanti a me, anche quella con la piscina ( gigantesca pure quella ), e una grossa macchina nera nel vialetto…e non ho dubbi a identificarla, è una Range Rover. Chissà chi ci abita lì che è così ricco da possederne una…
 
I'm here babes.
Mi annoiavo e così ho cominciato a creare una nuova FF...ed è saltata fuori questa roba qua :'D
Spero vi piaccia, e spero recensirete, così da sapere i vostri pareri e se devo continuare o no. c':
Vaaabbè, io vi lascio.
Hope you like it :D




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