The way you looked at me

di Regine
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(Hermione)
Solitaria, ed estranea alla sua coscienza e al suo carattere, una lacrima le rigò il volto deturpato dal dolore improvviso che le bloccava i polmoni in una stretta ferrea. La causa di quel profondo dolore, che come veleno era arrivato fino alle parti più recondite del suo essere, era la consapevolezza, la rassegnazione a ciò che più temeva e che solitamente ignorava deliberatamente. Lei non era degna di Malfoy, non era alla sua altezza erano troppo diversi. . . quanto lo possono essere preda e predatore. Le sue speranze, i suoi sogni erano quello che apparivano semplici e mere illusioni.

(Draco)
La guardava da lontano, come sempre all'ombra, dove poteva vedere senza essere visto, sentire senza essere sentito. Vide il suo viso contratto in una smorfia di dolore che non le si addiceva. Lei che era riuscita sciogliere il suo cuore di ghiaccio e a rapirlo. Lei che riusciva a tenergi testa e che fiera gli rispondeva a tono. Lei che per la felicità degli altri metteva in secondo piano la propria. Lei stava piangendo lacrime silenziose che sgorgavano irruente dai suoi occhi color nocciola in cui si perdeva. Non un singhiozzo le scuoteva il corpo ma solo un'aura di immensa tristezza l'avvolgeva a prova del suo dolore. A quella vista Draco sentì un peso sul petto e riuscì a stento a trattenersi dall'andarle incontro per consolarla. Per farla tornare il "suo" sole. Ma si trattenne perchè non aveva un modo elegante per entrare nel suo cuore, farle domande, e non lasciare tracce nello sporco. Lui poteva cercare di cambiare ma la sua anima era corrotta, era sporca.




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