I HAD A DREAM
Quando i sogni si tramutano in fan fiction…
House aveva assunto una nuova assistente, Eleonora, e si era
trasferito con tutto il team in un palazzo di una città italiana non meglio
identificata: il palazzo era di quelli un po’ vecchiotti con il portone
gigantesco di legno e dove il portiere è sempre introvabile, soprattutto faceva
un gran freddo.
Questa nuova assistente era laureata in scienze della
comunicazione ed era stata assunta da House per pietà riguardo al suo destino
di disoccupata. Il burbero dottore per una volta aveva dimostrato buon cuore, e
del resto la ragazza dimostrava grande spirito lavorativo: stava sempre davanti
al pc o davanti alla televisione analizzando fin nei minimi dettagli ogni
stupido programma che capitasse e scrivendo fan fiction di tanto in tanto.
House l’aveva ammirata per questo e la lasciava partecipare al suo lavoro senza
disturbarla. Eleonora era subito diventata una grande amica
di Cameron, e ogni giorno la incitava a farsi avanti con House, un gran figo a
suo dire. Aveva anche fatto amicizia con Chase mentre, per un problema di
vista, non riusciva a vedere bene Foreman in quanto questo palazzo era molto
buio.
Chase però nascondeva un grande
segreto e presto se ne sarebbero accorti tutti con grande sgomento.
Intanto negli anfratti sotterranei del palazzo, che d’ora in
poi chiameremo pvef(palazzo vecchio e fatiscente), era
stata ricoverata una paziente che rischiava la vita. Le ‘segrete’
del pvef erano collegati al resto dell’edificio tramite scale a chiocciola
impossibili e a dire la verità House e il suo team si scocciavano un casino di
dover attraversare il labirinto per poter fare gli esami di rito.
Scoprirono che qualcuno voleva uccidere la paziente, la
quale con il teletrasporto si era collocata magicamente all’ingresso, proprio
dietro alla porta per paura che arrivasse quello che la voleva ammazzare. Una
notte House, i tre dottori e la laureata di scienze della comunicazione si
appostarono nell’ingresso per prendere l’assassino.
Questi entrò dalla porta e, dopo attimi di grande tensione per i 4 assistenti per la paura di essere
scoperti, fu assalito dal diagnosta, tra le urla disperate di Cameron e di
Eleonora che temevano per la sua vita. Partì un colpo di pistola,
ma House per fortuna non fu colpito. Anche questo caso era risolto.
Era notte inoltrata ancora e Chase uscì fuori: c’era la luna
piena ed incredibilmente Chase si trasformò in un enorme scimmione che cominciò
a devastare tutti i palazzi circostanti, ad aggredire aerei e a fare fuori con le proprie mani tutti gli uomini che si trovassero a tiro.
Eleonora era spaventatissima, così Cameron e l’invisibile Foreman, mentre House
non faceva una piega, si godeva lo spettacolo dalla finestra più alta del
palazzo; ogni tanto zittiva i mugolii spaventati degli assistenti perché non
voleva perdersi le urla disperate di quelli là fuori. Disse solo: “Eleonora
stai tranquilla, l’importante è che non esci fuori.”, quindi inaspettatamente
la prese per il braccio e le accarezzò la spalla per farla tranquillizzare. Da
quel momento Eleonora non capì più nulla: si girò confusa e dispiaciuta verso
Cameron come se volesse dirle “Scusami, ma l’ha fatto all’improvviso…non te lo
tocco, lo giuro!” Eppure quel proposito sarebbe stato vano di lì a qualche
tempo…
Il giorno dopo Chase tornò a lavoro
come se niente fosse, non si accorse nemmeno che Cam e Ele lo guardavano con un
certo timore.
Avevano un nuovo caso, stavolta collocato in una stanza
all’ultimo piano del pvef, dove c’erano anche tanti altri letti, e di nuovo
collegato da labirinti di scale impensabili per una persona sana di mente.
Mentre verificavano i valori vitali nel laboratorio(pieno di piante come ad un
vero laboratorio si deve), House, in presenza di
Cameron fece un’avances esplicita a Eleonora. Le guardò il seno e disse ad alta
voce: “Sono piccole, ma ci vorrei tanto mettere le mani sopra! Che ne dici?”.
Le orecchie della comunicatrice si stapparono e cominciarono a fumare, il viso
rosso pomodoro, il sangue dal naso, e lo sguardo rivolto
ancora una volta a Cameron sempre come atto di scusa. “M-Ma dottor Ho-House,
lei deve stare con Cameron…”, ebbe il coraggio di dire l’insana ragazza e House
si convinse un po’ a lasciarla stare avendo visto lo sguardo triste di Cameron.
Si fece di nuovo notte
all’improvviso, un raggio di luna piena entrò nella stanza dove c’era anche
Chase, il quale disse “Cavolo, mi devo sbrigare!”, subito io, pardon, Eleonora
e Cameron si avventarono contro di lui per farlo uscire fuori dal pvef, ma alla
vista del sangue dal naso e degli occhi sballati capirono che bisognava fare il
più presto possibile. Insieme lo scaraventarono giù dalle scale impossibili,
pregando che uscisse presto dall’ingresso, e intanto si rivolsero ad House terrorizzate: “Ma se si trasforma qui distruggerà
tutto il pvef!” – “Tranquille è uscito.”, disse House apprestandosi alla
finestra per assistere al nuovo spettacolo.
Ad un certo punto House lasciò la finestra e si avvicinò di
nuovo ad Eleonora. Stavolta le prese dolcemente la mano e le disse:
“Usciresti con me?”.
Di nuovo la ragazza ebbe la stessa reazione di prima. Quando
si riprese Eleonora balbettò, ormai completamente dimentica di Cameron, “Mi
stai prendendo in giro vero?” – “No, mi sei piaciuta fin dal primo momento. So
che Cameron mi ama però io voglio uscire con te. Sono
un dannato bastardo ma tu mi piaci troppo, esci con
me!”, detto questo le accarezzò il viso e la abbracciò.
“Miodio miodio miodio miodio!”,
mormorava Ele “Miodio, povera Cameron, miodio povera Cameron!”, stretta
nell’abbraccio palpante di House Ele si guardò intorno ma Cameron era sparita:
“Tu mi stai prendendo ancora in giro, è con Cameron che devi stare capito!” –
“No! Io voglio te, ti desidero e non ti lascerò andare così.”, si staccò da lei
e la guardò con eye sexissimissimo. A questo punto Eleonora dimenticò davvero
Cameron, quella sciocchina, e decise di lasciarsi andare all’amore che aveva
provato fin dal primo momento per quell’adorabile bastardo. Gli
sorrise e disse: “A che ora passi a prendermi?” – “Io veramente avevo
intenzione di fare qualcosa già qui…”, quindi la baciò con passione e cominciò
a toglierle i vestiti.
Il resto…beh…purtroppo Eleonora si svegliò sul più bello.
Che tristezza!