Carta, sasso, forbice

di orofarne
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Sapete quando alle due di notte non riesci a dormire e ti prendono voglie assurde

Sapete quando alle due di notte non riesci a dormire e ti prendono voglie assurde?

Ecco ieri notte mi sono riletta il numero 5, 6 e 7 di Naruto e questa strana idea ha preso forma nella mia testolina malata!XD

Inoltre questa pseudo fanfic è terribilmente corta.

PAIRING: volendo GaiXKakashi

NOTE: Credo proprio che Gai sia terribilmente OOC...i discorsi che fa sono poco da lui!XD

DEDICHE: Dedicata al mio coniglio...perchè è troppo pucci!*______________________________*

ATTENZIONE spoiler per chi segue solo l'anime su Italia 1 o la ristampa del maga.

DISCLAIMERS: i personaggi di Naruto appartengono tutti a Masashi Kishimoto ( anche se mi piacerebbe avere Sasuke, Kakashi e Gaara!** ), la storia non è scritta a fini di lucro.

Kiss Kiss

Bia-chan

CAPITOLO UNICO

SASSO, CARTA, FORBICE

Mi ritrovo qui, come ogni giorno, ad osservarti.

Ed è buffo come non me ne stanchi mai.

Seduto sotto quell’alto albero leggendo quel libro che tanto adori, mi appari così diverso da come quando eravamo ragazzi.

Tu, il geniale Kakashi, Kakashi dello Sharingan, il copia-ninja.

E io, Gai Maito, un nome e nulla più.

Buffo come tutto questo, dopo anni e anni, in fondo non sia cambiato più di tanto.

Anche ora, come quando eravamo più giovani, più inesperti, io continuo ad arrancarti faticosamente dietro.

Rivalità.

La rivalità, fra noi due, sono stato io a portarla.

Io, che ad ogni costo ti volevo emulare, che volevo avere anche solo un briciolo della tua forza e della tua genialità.

Un briciolo della tua attenzione.

Un ninja come me, incapace nel ninjutsu e nel genjutsu, era invisibile ai tuoi occhi.

E sono convinto che anche ora, quando accetti di sottoporti alle mie sfide, tu sia mosso esclusivamente dalla pietà.

Una pietà profonda, che mi ferisce quasi più dell’indifferenza che mi riservavi un tempo.

Tu, Kakashi, non capisci quanto sia fondamentale e vitale, per me, guadagnarmi il tuo rispetto.

Sarò stupido, lo so, ma certe volte ho anche pensato di poter provare a diventarti amico.

Veramente, amico.

Perché dal quel giorno di tanti anni fa, quando ottenesti quell’occhio che tieni nascosto, cambiasti radicalmente, in meglio, è vero, ma diventasti ancora più solo di quanto già non fossi.

Da quel momento, la malinconia è rimasta sempre radicata nel tuo sguardo, nel profondo.

I tuoi ritardi di ore, i raffreddori che immancabilmente ti colpiscono dopo i giorni di pioggia, i valori in cui credi tanto fermamente, il sorriso particolare che si scorge un giorno all’anno nei tuoi occhi…

Io so da dove vengono.

Riesci a crederci, Kakashi?

Riesci a credere che sono geloso, geloso di un morto?

Obito Uchiha.

Lui è riuscito dove io ho fallito, sto fallendo e fallirò sempre.

Lui è riuscito ad ottenere il tuo rispetto, la tua ammirazione e la tua amicizia.

Cose che non potrò mai avere.

Mai.

L’unica cosa che sono in grado di avere da te è la pietà…e un po’ d’attenzione per i cinque minuti delle nostre sfide.

Anche meno quando sta a te scegliere.

Carta, sasso, forbice…ridicolo.

Ridicolo quasi quanto me, che mi affanno dietro alla tua ombra.

Ma se posso intravederti, anche solo per cinque minuti, per giocare a sasso, carta, forbice, allora mi va bene.

< Ehi, Kakashi! >

< Mh? >

< Ti sfido! Siamo 49 a 48 per te! >

< Sta a me scegliere? >

Annuisco, mentre mi preparo per lanciare forbice, e tu mi guardi curioso.

< Che fai? >

< Non scegli carta, sasso, forbici? >

< Nh, oggi non mi va. >

Mi fissi un momento e poi tiri su il coprifronte, legandolo stretto.

< Combattiamo seriamente, Gai. >

Eh?

FINE





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