F
HOTARU NO HAKA
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Nagasaki,
1945
Taro rimase sempre
immobile, sull'attenti, come un piccolo soldatino in canotta bianca strappata e
piedi sporchi e nudi.
Rimase immobile
mentre gli uomini con le maschere e l'odore strano addosso scioglievano
delicatamente I lacci che tenevano legato alla sua schiena il corpicino senza
vita del fratellino.
Rimase immobile
mentre lo tenevano affettuosamente in braccio per condurlo verso la pira
fiammeggiante.
Rimase immobile
mentre lo vedeva allontanarsi verso le fiamme senza avergli neppure dato
l'ultimo saluto.
Rimase immobile
mentre gli davano un ultimo bacio sulla fronte, come faceva mamma prima di farlo
addormentare.
Rimase immobile
mentre il suo cadaverino veniva avviluppato dalle lingue di fuoco, ma non
impassibile.
Rimase immobile
mentre si mordeva a sangue il labbro inferiore per non
piangere.
Rimase immobile,
con gli occhi fissi nel baluginare del rogo, dicendogli a modo suo
addio.
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Ispirata
da questa immagine e da questo post su Tumblr http://ace-su.tumblr.com/post/20471077761
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