Piccolo
preavviso: le parti in verde sono tratte dal libro “Harry Potter e il
Principe Mezzosangue” di J. K. Rowling quindi se vi sembra di conoscerle...
è normale! ^__-
[Per la cronaca,
si tratta delle pagg. 139 e 143 della versione
italiana]
Buona
lettura!
Incontro- scontro
rivelatore
- Oh, è vero,
Zabini, perché tu invece hai un gran talento... per darti delle
arie!-
- Oh, cielo!-
ridacchiò Lumacorno tranquillamente, guardando Ginny che scrutava torva Zabini
al di sopra del suo pancione. - Attento, Blaise! Ho visto questa signorina
scagliare una meravigliosa Fattura Orcovolande mentre passavo dal suo
scompartimento! Eviterei di contrariarla!-
Zabini si limitò
ad assumere un'espressione sprezzante.
“Già, sono
diventata proprio brava con le Fatture, ma temo che non avrei il coraggio di
lanciarne nemmeno una contro Blaise!” pensò la Grifondoro mentre continuava a
guardare storto il moro che aveva di fronte. Regole non scritte glielo
imponevano, nessuna attrazione poteva essere ammessa tra Grifondoro e
Serpeverde. Eppure, quegli occhi di ghiaccio la paralizzavano quando sprezzanti
si posavano su di lei. Scariche di adrenalina le percorrevano la schiena quando
lui era nel suo campo visivo. Ma lei riusciva sempre a mantenere un certo
autocontrollo e a rispondere acida ad una qualsiasi provocazione. Lei non era
come suo fratello, sempre pronto a nascondersi dietro il grande Harry Potter, il
“Prescelto”. No, lei aveva deciso quell'estate di abbandonare, seppur a
malincuore, la strada di Harry Potter. Per lui, Ginny non sarebbe mai stata
altro che “la sorella del suo migliore amico”, e quindi tanto valeva
rinunciarci.
Solo l'anno
prima si era accorta del potere che aveva sui ragazzi, di come molti la
guardavano nei corridoi, quando lei camminava da sola o in compagnia di
Hermione. Tanti ragazzi si erano proposti per conoscerla meglio, per diventare
suoi fidanzati, ma lei li aveva rifiutati tutti, uno per uno, rimanendo fedele,
seppur nell'ombra, a Harry. Mentre lui, per tutta risposta, per un anno intero
era corso dietro a Cho Chang, forse la ragazza più insulsa di tutta la scuola.
Certo, anche Ginny era dispiaciuta per lei, insomma, il suo ragazzo era morto
durante un torneo che invece avrebbe dovuto portargli gloria e onore. Ma andare
addirittura ad un appuntamento con Harry per poi mettersi a parlare di
Cedric....!
Senza contare
che l'estate appena trascorsa aveva scoperto di avere un talento non
indifferente con incantesimi di attacco e Fatture Orcovolanti di qualsiasi tipo.
E quest'anno era decisa a dare fondo alle sue riserve per farsi notare da
Blaise, ma senza dare troppo nell'occhio, o Ron l'avrebbe ripudiata come
sorella. E, in fin dei conti, lei gli voleva bene.
Già nel momento
in cui era entrata nello scompartimento di Lumacorno e aveva notato Blaise,
seduto a braccia incrociate su uno dei comodi sedili, aveva capito che quello
sarebbe stato il suo anno. Di certo, Lumacorno l'aveva notata mentre scagliava
la sua fattura ed era per quello che era stata invitata, altrimenti era convinta
che il professore non si sarebbe mai accorto di lei. E sapere che avrebbe potuto
rivedere Blaise anche durante l'anno alle riunioni organizzate dal professore
non poteva renderla che felice.
- Piace a un
sacco di ragazzi- disse Pansy, osservando la reazione di Malfoy con la coda
dell'occhio. - Anche tu pensi che sia carina, no, Blaise? Sappiamo tutti che sei
tanto difficile!-
- Non toccherei
una sudicia piccola traditrice di sangue come lei per quanto carina possa
essere- ribatté Zabini gelido, e Pansy parve
soddisfatta.
Zabini fu fiero
di come era riuscito a rispondere e quindi di essere riuscito a mettere a tacere
quella piccola strega della Parkinson. Dopo cinque anni a Hogwarts e una vita
che lo conosceva, ancora si chiedeva come fosse possibile che Draco sopportasse
quella piattola succhia-sangue. Ma a Draco stava bene così, quindi non aveva mai
fatto domande in proposito e probabilmente era proprio per quello che lui e il
biondo erano così amici: Blaise non faceva domande e non si impicciava della
vita di Draco. A differenza di Tiger e Goyle che non facevano domande solo per
paura dei Malfoy, e se le facevano erano domande idiote che causavano il mal di
testa a Draco, lui non domandava solo perché non era interessato. Non gli
interessava sapere cosa Voldemort avesse in serbo per Draco, non gli
interessavano i suoi piani e tanto meno non gli interessava sapere con chi
l'amico andava o meno a letto e i suoi motivi. Se c'era qualcosa da sapere,
Draco glielo raccontava di sua spontanea volontà.
Al momento, il
suo problema principale aveva i capelli rosso fuoco, un fratello imbranato e una
palese cotta per Harry Potter. E questa era la cosa che meno gli andava giù,
seguita dal fratello imbranato e dai capelli rossi che, ad essere sincero, gli
piacevano pure. Era una ragazzina odiosa, traditrice di sangue e pezzente,
eppure il suo fare in un certo modo arrogante lo attirava come una calamita.
Aveva ragione Pansy, lui era di gusti difficili in fatto di ragazze, ma solo
perché in quella dannata scuola non ce n'era una che non svenisse al passaggio
suo o di Draco. Le ragazze che conosceva erano solo un gruppo di oche
starnazzanti e solo per miracolo Pansy si era distinta dalle altre. Non voleva
sapere come avesse fatto.
Ma il problema
Ginny Weasley rimaneva. Lei lo odiava, era evidente, e dimostrava il suo
disprezzo in ogni modo, in ogni situazione. Quando la vedeva nei corridoi,
quando i loro occhi si incrociavano, lui non vi leggeva altro che disprezzo. Lui
ricambiava lo sguardo con odio, poi se ne andava per la sua strada, anche se
spesso gli era capitato di sentire dei commenti di apprezzamento da parte di
altri ragazzi e solo in quei pochi istanti che seguivano desiderava di essere al
posto loro, libero di osservarla, ammirarla e fare apprezzamenti. Poi si
riscuoteva dai suoi pensieri e tornava ad essere il freddo Blaise di sempre.
Una settimana
dopo....
Ginny correva per il corridoio al quarto piano diretta alle scale:
arrivava da Divinazione, sulla torre, aveva Pozioni e doveva scendere fin nei
sotterranei, e aveva solo due minuti per farlo senza arrivare in ritardo. Il
fatto che Lumacorno si fosse preso una cotta per lei e per le sue Fatture
Orcovolanti non significava che era libera di entrare a lezione quando le pareva
e piaceva...
Blaise si era
attardato con Draco, che gli aveva raccontato del Voto Infrangibile che il
professor Piton aveva stretto con sua madre. Lui gli era grato per essersi
confidato ed avergli dato la possibilità di dimostrarsi degno di fiducia ancora
una volta, ma ora lo stava maledicendo: odiava essere in ritardo e Draco lo
sapeva bene! Doveva salire al quinto piano per Trasfigurazione, con quella
strega della McGranitt, che non perdeva occasione di privilegiare i suoi amati
Grifondoro...
Ci fu un botto,
due zaini aperti e libri sparsi ovunque.
Ginny si
massaggiò una tempia, dove già sentiva crescere un bernoccolo nel punto in cui
la testa aveva sbattuto contro la spalla di qualcuno.
Blasie aveva
fatto un passo indietro quando una stupida ragazzina gli era andata addosso,
colpendolo con la sua testaccia dura proprio sulla spalla già dolorante.
- Stupida
ragazzina! Vuoi stare più attenta?! Non si corre per i corridoi!- ringhiò lui,
toccandosi una spalla.
- Idiota! Anche
tu stavi correndo!- esclamò Ginny, raccogliendo i suoi libri che si erano
sparpagliati per terra uscendo dalla borsa.
Solo quando
Blaise abbassò lo sguardo per vedere chi era stata ad urtarlo, riconobbe la
chioma rossa. Ginny alzò la testa aprendo la bocca per parlare, ma dalle sue
labbra non uscì alcun suono. Aveva visto i suoi occhi azzurri che la fissavano e
non riusciva a dire più niente, così si limitò a finire di raccogliere i libri.
Si rifiutò di credere ai suoi occhi quando vide una mano che non le apparteneva
allungarsi verso il libro che era finito più lontano, raccoglierlo e
infilarglielo in borsa. - Questo è tuo- aveva detto Blaise senza più guardarla
negli occhi.
- G...
Grazie....- riuscì solo a balbettare Ginny prima di correre via verso i
sotterranei.
Blaise la
osservò mentre correva giù per le scale e un piccolo sorriso gli si formò sul
volto. Forse, dopotutto, lei non odiava lui così tanto come credeva.
La settimana
seguente...
Blaise si era
appostato al quarto piano, vuoto come sempre, e sperava che la piccola Weasley
si facesse vedere ancora di corsa verso la sua lezione. Lui aveva
Trasfigurazione, ma il gioco, se fosse andato come prevedeva, valeva la candela.
Cioè, sarebbe valsa la pena far perdere qualche punto ai Serpeverde per un
ritardo a causa di Ginny.
Era appoggiato
alla parete appena dietro le scale, di modo che la ragazza sarebbe stata
costretta a sbattergli contro per girare nel corridoio e raggiungere le scale
per scendere.
E infatti, i
passi affannati di Ginny, sempre l'ultima del suo anno ad uscire da Divinazione,
si facevano più chiari mano a mano che la ragazza si avvicinava. Poi i passi si
interruppero, ma non dove Blaise aveva sperato.
- Ciao, Ginny.
Posso parlarti?- Un ragazzo aveva chiaramente seguito Ginny per trovarla da
sola.
- Scusa, Liam,
ma sono in ritardo e...-
- Dai, ti prego!
Solo una domanda!- la supplicò lui.
- E va bene, ma
in fretta!-
- E' vero che ti
piace Harry Potter?-
-.....-
Blaise si sentì
andare il cuore in gola. Ora avrebbe potuto sapere....
-
Ginny?-
- No, non
più...- fu la risposta.
Il cuore di
Blaise fece un salto e prese a battere più veloce quando sentì che i due stavano
ancora parlando.
- Mi piace un
altro, quindi non posso uscire con te, mi spiace-
- Capisco... Bè,
beato lui. Ciao!-
E Blaise vide
sfrecciare davanti a sé un ragazzo alto dai capelli castani che era chiaramente
in lacrime. E poi apparve Ginny. - Oh!- fece lei.
Blaise non
sapeva che dire. Di certo, stava facendo una figura da idiota: era lì, appostato
dietro l'angolo per aspettarla e ora che ce l'aveva davanti non spiccicava una
parola.
- Ciao!- la
salutò allegra lei.
“Si, questo è
proprio il mio anno e oggi.. oggi è il mio giorno fortunato! Possibile che mi
stesse aspettando?” pensò Ginny vedendo Blaise fermo come un baccalà senza
niente da dire.
- Ciao...!- la
salutò sorpreso lui.
- Ma... mi stavi
aspettando?- chiese lei, senza credere alle proprie orecchie.
Lui la guardò
storto per un attimo, non si aspettava una domanda così diretta, ma si ricompose
e rispose semplicemente: -Si -
Se avesse
potuto, Ginny avrebbe fatto un salto di gioia, ma si limitò a guardarlo in modo
interrogativo.
Blaise sentì gli
occhi puntati fissi su di lui e si ritrovò ad arrossire.
- Sai che ti
dona il rosso?- le chiese di nuovo lei, con un pizzico di ironia nella voce.
- Tu ti stai
facendo beffe di me...- disse lui, fingendosi arrabbiato.
- No, no, ti
sbagli. Dico sul serio!- ma il suo sorriso tradiva i suoi veri pensieri. Si, lo
stava prendendo in giro, però era anche estremamente carino ed era una versione
di Blaise che non aveva mai visto in pubblico. Anzi, era convinta che nessuno
l'avesse mai vista!
- E allora cos'è
quel sorriso che hai?- le chiese lui, ancora un po' infastidito dalla
situazione.
- Sono felice e
basta. Per questo sorrido!-
- Ah si? Sei
felice perché un altro poveretto che non capisce niente di ragazze si è
dichiarato e tu hai potuto rifiutare l'ennesimo pretendente?- chiese lui, questa
volta con tono beffardo.
- Vedo che sei
informato sulla mia vita- rispose lei, fissandolo.
Lui si sentì un
po' intimorito da quello sguardo, ma ormai erano in ballo e doveva andare fino
in fondo. - Bè, che ti piaccia Harry Potter è palese!-
Ginny avvampò.
Ma davvero tutti se n'erano accorti, anche i Serpeverde? E com'era possibile che
proprio lui, Harry, non avesse mai capito nulla? Ma ora aveva pensieri più
importanti...
- Era
palese- lo corresse lei con una nota di dolcezza che lui non le aveva mai
sentito. - Se hai ascoltato bene anche il resto del discorso tra me e Liam...- e
qui fece una pausa per vedere una reazione che non tarò ad arrivare. Infatti
Blaise, colto con le mani nel sacco, avvampò. La ragazza riprese: - ... avrai
anche sentito che non mi interessa più Harry Potter.-
- Ti ringrazio
per questa informazione... E chi sarebbe ora il fortunato?- chiese cercando di
mantenere un tono neutro, ma si sentiva la voce tremare.
- Ci sto
parlando ora insieme...- rispose lei dolcemente.
Blaise la guardò
stupito. Quello andava bel oltre le sue più rosee previsioni. E quello che la
piccola Weasley stava facendo ora era davvero troppo...
Lei si avvicinò
e si alzò sulla punta dei piedi. Gli mise le braccia intorno al collo e avvicinò
il proprio viso a quello del ragazzo. Lui la guardò, fissò i suoi occhi azzurri,
così diversi da quelli che vedeva quando lui si specchiava, e decise che avrebbe
potuto fissarli ancora per tanto, tanto tempo. Le mise le mani intorno alla
vita, sentendo quanto la ragazza fosse esile e quanto questa impressione fosse
sbagliata una volta grattato sotto la superficie. I loro occhi rimasero
incatenati per un lungo istante prima che Ginny li chiudesse e avvicinasse il
volto a quello di Blaise. Anche il moro chiuse gli occhi, pronto ad assaporare
ogni secondo del bacio che stava per arrivare.
E finalmente le
loro labbra si incontrarono. Un brivido percorse la schiena dei ragazzi, uniti
da un bacio leggero, dolce, che si fece via via più profondo. Ginny schiuse le
proprie labbra quando sentì la lingua di Blaise sfiorarle il contorno della
bocca e le loro lingue si sfiorarono. Si rincorsero all'interno delle loro
bocche, giocarono, si inseguirono in un bacio passionale.
Dopo un periodo
che sembrò un'eternità, si staccarono, le braccia ancora a stringere il corpo
dell'altro.
- Wow!- esclamò
Blaise.
- Bè, cosa ti
aspettavi? Non sono mica una bambina!- gli rispose di rimando Ginny, un po'
scocciata ma anche lusingata da quella reazione.
- Già, me ne
sono accorto!- Le sorrise, e un altro brivido le percorse la schiena. Aveva un
sorriso bellissimo.
- Bè... ora
dovrei andare...- cominciò lei.
- Già ,anch'io.
La McGranitt sarà già infuriata...- Eppure nessuno dei due sembrava voler
mollare la presa sull'altro. Si guardarono e poi scoppiarono a ridere. Un
Grifondoro e una Serpeverde abbracciati in un corridoio dove chiunque sarebbe
potuto passare e non davano segno di volersi allontanare l'uno dall'altro. Fu
una specie di risata liberatoria. Blaise pensò ai suoi timori di non essere
accettato da Ginny e ripensò allo scontro di una settimana prima, quando per la
prima volta aveva capito che forse la Grifondoro non lo odiava così tanto.
Le sorrise
un'altra volta e poi la lasciò andare. Lei fece altrettanto, sicura che ci
sarebbero state altre occasioni per stare insieme.
- Ora vado. Ma
ci si può sempre rivedere, Grifondoro!- le disse lui,
ammiccando.
- Certo! Sempre
che tu tenga per me i tuoi splendidi sorrisi, Serpeverde!-
Ginny si
allontanò scendendo le scale; Blaise andò nella direzione
opposta.
Ginny sorrise
ancora fra sé e sé ripensando alla reazione di Blaise dopo il loro bacio e si
sfiorò la bocca con un dito, passandosi la lingua sulle labbra per risentire il
sapore del ragazzo.
Blaise percorse
la strada che lo separava dalla lezione di Trasfigurazione con un sorriso
stampato in faccia sentendosi ancora il profumo di Ginny addosso. Prima di
entrare in aula, si ricompose e tornò il Blaise Zabini di
sempre.
Nessuno dei due
si voltò; entrambi sapevano che si sarebbero rivisti presto.
Ciao a tutti! Avete appena letto la mia prima
Blaise/Ginny! Non so per quale motivo io l'abbia scritta... Forse il personaggio
di Blaise così come descritto nelle ff stava cominciando ad affascinarmi, e
così... Bè, ho tenuto Ginny lontano da Draco per il bene di coloro che amano il
pairing Draco/Hermione e non l'ho nemmeno fatta mettere con Harry, troppo
scontata e poi ci ho già provato! ^__-
Spero che la storia vi sia piaciuta! E se dovesse
essere piaciuta così tanto... O__o.... magari si potrebbe andare avanti con un
seguito che per ora non esiste, ma in futuro non si può mai sapere. Diciamo che
dipende da voi!
Ok, ora vi lascio alle recensioni
^______^
Alyssa85
|