Solo grazie a Te

di mangakagirl
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Solo grazie a te

Chapter 1

-Te lo ripeto per la settima volta mamma: io-non-vengo!- esclamò esasperato Shinichi Kudo uscendo dalla biblioteca seguito da sua madre Yukiko. Yusaku sorrise sotto i baffi e tornò, comodo comodo sulla sua poltrona, a sfogliare il giornale.
-Ma Shin-chan, andremo a Los Angeles! 2 anni fa ti eri innamorato follemente di quella città, perchè non vuoi venire?!- domandò per l’ottava volta Yukiko appoggiando le mani sulle spalle del figlio e guardandolo con aria abbattuta.
Era ormai sera e a villa Kudo, da più di un’ora, madre e figlio discutevano animatamente sull’imminente viaggio per Los Angeles mentre Yusaku, seduto sulla sua poltrona preferita, osservava di sottecchi la scena profondamente divertito senza proferire parola.
-Nooo- ripetè annoiato e irritato Shinichi –Mamma andiamo, è un’ora che te lo ripeto: sabato ho la partita di calcio! Non posso mancare!- aggiunse sottraendosi alla presa della madre e piazzandosi davanti al padre –diglielo anche tu!- disse supplichevole mentre l’interpellato rideva dietro il giornale.
-Yusaku-chan, convincilo a venire!- disse la moglie appoggiandosi supplichevole alla spalla del figlio con entrambe le mani – Potremmo partire sabato sera se proprio non vuoi perdere la partita. Che ne pensi Shin-chan?-
Yusaku guardò in direzione del figlio e attese la risposta con molto interesse mentre Shinichi sbuffava in direzione dell’assilante mamma.
-No, non posso partire nemmeno sabato sera-
-Ma SHIN-CHAN! Perch…-
-Lascialo spiegare Yukiko, avrà le sue buone ragioni per rifiutare un viaggio in America, non credi?- la interruppe il marito all’occhiata esasperata del figlio piegando il giornale; lei annuì sconsolata e andò a sedersi sul bracciolo della sua poltrona. Shinichi guardò quel quadretto in cui sua madre, seduta in equilibrio precario, lo osservava incuriosita e speranzosa, e suo padre  sembrava comunicargli con lo sguardo “ è fatta così, trova una buona scusa e, forse, riesci a convincerla a farti rimanere qui”.
Espirò con fare arrendevole e cominciò a parlare fissando il giornale piegato sulle gambe del padre:
-Non posso partire sabato sera perché domenica ho un impegno…-
-Che genere di impegno?- domandò Yukiko speranzosa di sentire le parole “Ho un appuntamento con Ran”.
-Ecco…- Shinichi arrossì appena e continuò -c’è l’incontro di Ran con l’ex campione nazionale e…- ma il gridolino della madre lo interruppe e un paio di braccia andarono ad appendersi al suo collo.
-Shinichi non vuole andare in America per Ran! Preferisce assistere al suo incontro! Non è meraviglioso Yusaku-chan!?- Yukiko si voltò radiosa verso il marito mentre il figlio cercava, invano, di sottrarsi alla sua presa -Certo, mi aspettavo che dicesse di avere un appuntamento con Ran, però è pur sempre un inizio!- aggiunse stritolando il figlio che si lamentò:
-Mamma mi strozzi!-
-Scusa tesorino!- esclamò lei strillandogli in un orecchio e lasciandolo andare -ma sono così contenta per te! E Ran sarà al settimo cielo!-
Shinichi si massaggiò il collo e l’orecchio da cui era momentaneamente sordo e guardò male il padre che sghignazzava sulla poltrona assistendo alla scena.
-Piantala di ridere tu!- fece il liceale infastidito e rosso come un pomodoro mentre sua madre aveva già afferrato il cordless per avvisare Eri, la madre di Ran, di quanto il fidanzamento dei loro figli fosse imminente. Shinichi fece appena in tempo a strapparle il telefono di mano e a ordinarle, anche grazie all’aiuto di suo padre, a cui aveva laciato un’occhiata mooolto minacciosa, di non disturbare nessuno per una cosa del genere.
Ovviamente Yukiko aveva espresso tutta la sua disapprovazione, ma alla fine aveva ceduto ai due uomini di casa, del resto si sa che una madre e una moglie fanno tutto pur di rendere felice la famiglia.

*  *  *

GIOVEDì

-Ciao Kudo, grande partita!-
-Ci vediamo domani Kudo!-
-Ciao!-rispose Shinichi ai compagni che uscivano dallo spogliatoio maschile. Lui si stava ancora vestendo perché, per colpa del suo allenatore che aveva voluto trattenerlo per informarlo che le sorti della partita di sabato erano in mano sua, si era fatto la doccia per ultimo ed ora era rimasto solo in spogliatoio. Infilato anche il golfino della tuta sopra la maglia a maniche corte, uscì dallo spogliatoio e non potè fare a meno di notare le luci della palestra ancora accese.
“Credo che Ran si stia ancora allenando” pensò avvicinandosi alla porta “aspetterò che esca tanto l’orario è questo”  lanciò una rapida occhiata all’ora sullo schermo del cellulare. Appoggiò il borsone blu scuro sui gradini davanti alla palestra e fece per bussare alla porta ma la voce dell’allenatore di Ran lo bloccò:
-Sarò sincero e schietto Ran: se continui a combattere in questo modo non hai alcuna possibilità di vincere contro il campione nazionale di due anni fa. Oggi eri distratta e non sei riuscita a colpirmi più di tre volte in un’ora e mezza di allenamento! Se non ti impegnerai questi due giorni prima del torneo come si deve sappi che non ce la farai. Non prenderlo come un rimprovero ma come uno stimolo per fare di meglio. Sei la campionessa nazionale cavolo! Dimostra di essertelo meritata questo titolo! Ora va’… e domani ti voglio agile e scattante, chiaro?-
La porta si aprì e una figura depressa uscì con un borsone a tracolla. Shinichi osservò Ran e si sentì in colpa per aver ascoltato quella discussione tra lei e il sensei. La ragazza sobbalzò notandolo ed esclamò contrariata:
-Shinichi insomma! Vuoi farmi morire di paura!?-
-Scusa- rispose piano Shinichi scrutandola in volto per capire se avrebbe ceduto alle lacrime. Lei sbuffò, poi gli si avvicinò pacata e disse sospirando:
-No, scusa tu. È che sono un po’ stressata ultimamente, a proposito…- aggiunse guardandolo stanca –…sei qui da abbastanza tempo per aver ascoltato la ramanzina dell’allenatore…?-
Shinichi arrossì e non seppe bene cosa rispondere. “Mentire per compiacerla o dirle la verità?!” pensò impanicato.
-Emm, a dire la verità…- disse passandosi una mano tra i capelli nervoso, ma la ragazza sospirò rassegnata e disse:
-Hai sentito tutto-
-Già- rispose il ragazzo senza la minima intenzione di rimproverarla o di difendersi. La guardò mentre si slegava i capelli legati a coda e notò con sorpresa che lei non sembrava per niente arrabbiata con lui ma semplicemente un po’ dispiaciuta.
-Torniamo a casa insieme?- gli propose lei riponendo l’elastico nel borsone e incamminandosi verso il cancello dell’uscita mentre il ragazzo annuiva rimettendosi il borsone blu scuro a tracolla.
Camminarono in silenzio per pochi secondi, poi Ran cominciò a parlare con tono atono:
-Negli ultimi giorni, proprio come dice il sensei, non mi sto impegnando come si deve…non perché non voglia, sia chiaro! Ma non ci riesco…- sospirò passandosi una mano tra i capelli – ho paura che non riuscirò a batterlo Shinichi…- Il ragazzo la guardò con sguardo indecifrabile e disse:
-Mi prometti che darai il meglio di te questi ultimi due giorni prima dell’incontro?- Ran rimase allibita e annuì sospirando ancora mentre lui le poggiava la mano sulla spalla.
-Siamo arrivati- le disse indicando le scale che portavano all’ufficio dell’agenzia investigativa. Lei annuì e gli lanciò un breve ma triste sorriso.
-Il sensei vuole mettermi sotto questi ultimi giorni, mi spiace quindi se non potremo vederci molto… di nuovo- aggiunse sconfortata: a volte aveva paura che Shinichi sarebbe sparito di nuovo non appena lo avesse perso di vista.
-Non ti preoccupare- rispose lui scuotendo la testa -Anche io sono molto indaffarato per la partita di sabato…quindi non ti sentire in colpa- la ragazza annuì e lo salutò con un gesto della mano salendo le scale.
-Ciao- fece lui di rimando incamminandosi verso casa.

*  *  *

VENERDì

-Hey Kudo! Ma dov’è Ran?!- bisbigliò stizzita Sonoko vedendo l’insegnante/iena di inglese entrare in classe.
-In piedi. Inchino. Seduti- disse chiaramente Takahashi, la rappresentante di classe. ai compagni in modo che salutassero la professoressa.
-Che vuoi che ne sappia Sonoko!?- rispose lui infastidito dal suo tono irritante sedendosi. La ragazza gli diede un colpo dietro la testa e aggiunse:
-Cavolo sei inutile! Come marito vali 0! Ma non siete venuti insieme come facevate prima che sparissi nel nulla?!-
Shinichi trattenne a stento l’impulso di prenderla per i capelli e sbatterla fuori dalla classe e sussurrò, in modo che la prof. non li sentisse, col tono più seccato che aveva:
-N-o! Te l’ho già detto 3 volte, ora puoi smetterla di rompermi le scatole?!-
La ragazza gli fece una smorfia e si voltò di scatto appena la prof. disse:
-Facciamo l’appello. Aisaka?-
Una ragazza alzò la mano e la prof andò avanti con i nomi.
“Ma dov’è?! Eppure non mi ha detto che stava male, semplicemente che era in ritardo e quindi di avviarmi da solo…” pensò il liceale tamburellando nervosamente la penna sul banco.
-Miyamoto?-
“Uff! Poi ci si mette anche Sonoko a rompere!”
-Mouri?- fece la prof. alzando gli occhi sugli studenti non ricevendo risposta. Shinichi la guardò sperando che dicesse dov’era la ragazza, ma lei riabbassò lo sguardo sul registro e disse sprezzante:
-Ah, si.. ora ricordo. Mi avevano detto che oggi non partecipava alle lezioni. Sappiate che un comportamento del genere non sarà più tollerato, qualsiasi sia la ragione: avvisatela pure. Ora torniamo a noi. Nakamura?-
“Come sarebbe a dire non partecipava alle lezioni?!” pensò Shinichi guardando sbigottito la prof. “E dove diavolo è allora?!”
Fece girare lo sguardo per la stanza e alzò semplicemente la mano quando la Iena chiamò il suo nome, poi la risposta alla sua domanda gli saettò improvvisamente nella mente e guardò sconfortato l’orologio per contare le ore che mancavano per verificare il suo sospetto: 8.43.
“Uff! Fino alle 15.00 ho lezione oggi, dannazione!” pensò sprofondando sconsolato nella sedia e appoggiando la testa tra le braccia incrociate mentre la lezione di inglese cominciava. 



Mangakagirl's Corner:
Minna konnichiwaaaaaaaaaa!
Ma ciau! ciau ciau ciau!
ne tutti: è tornata la pazza -.-" si salvi ki puòòòòòòò!
Ahahahaha -.- divertente -.-"
Sono tornata! ho ftt in fretta eh?????????
sn brava eh??????
ne tutti: MA LA PIANTI!?
me: ok, scusate ^_^"
ciaoooo!
eccomi con la mia nuova Fict!
a dire la verità ce l'ho sul pc da....
emmm.....
UFFA! MANNAGGIA A ME QND NN SCRIVO LE DATE! "°><°"
cos'era.... Dicemebre o gennaio qnd l'ho scritta qst... cmq è la mia prima o una delle prime fcit ke ho scritto...
(quindi perdonate lo stile tremolante)
All’inizio era partita come un capitolo di una raccolta di momenti di R&S (sì, proprio “Come farei senza te!” xD),
poi mi sono accorta che era troppo lunga e formava una storia a sé così  lo è diventata…
Doveva essere addirittura una storia ambientata prima della trasformazione del nostro adorato,
mi permetto di aggiungere anche SUPER KAWAII xD,
Shinichi ma poi, scrivendo, mi sono resa conto che poteva benissimo
essere un’ipotetica fine del nostro manga preferito.
nd tutti: insomma, nn hai le idee chiare nemmo tu -.-
me: ^-^"
ke ve ne pare????
Premetto x chi mi conosce e ha letto I Never Forgot You ke qst nn è malinconica cm l'altra:
assolutamente NO!
anzi, è comica! ^_^
bè... ora vado....
se lasciaste una piccola recensioncina con scritto cosa ne pensate mi fareste la ragazza + felice della Terra!
arigatò gozaimasu!
Mangakagirl!





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