CAPITOLO 2:
“James! La mamma deve andare dal suo dermatologo, vorresti
accompagnarcela tu?”
“James! Ho finito i miei Sali da bagno, potresti uscire a
comprarmeli? Velocemente!”
“James! Porteresti fuori il cane?”
“James! Accompagni papà alla partita di baseball, lo so che
non ti piace, ma fallo per me!”
“James! Mia sorella non ti sopporta, potresti nasconderti
quando lei viene a trovarci?”
Queste erano alcuni esempi delle frasi che James Potter
sentiva uscire continuamente uscire dalla bocca della sua fidanzata-quasi-moglie-insomma-l’amore-della-sua-vita,
Lily Evans, da quando iniziarono la loro convivenza.
“Tesoro, non credi sarebbe ora di cominciare a staccarsi un
po’ dalla tua famiglia? In fondo, avremo pur bisogno della nostra intimità!
Quando ti proposi di convivere, in fondo, intendevo da soli, non insieme alla
truppa...”
Si decise un giorno a proporle James, dopo giorni r giorni
di riflessione, e di prove allo specchio: si era mostrato comprensivo ma fermo.
Qualcosa che avrebbe invitato chiunque alla riflessione, ed in seguito
all’accettazione della sua teoria come un dato di fatto... naturalmente avrebbe
convinto tutti, tranne Lily.
La ragazza immediatamente puntò i piedi per terra,
s’inalberò, e sembrò gonfiarsi come un rospo, quando gli gridò in faccia, con
tutta la voce che aveva
“Non posso credere alle mie orecchie, James! Tu vorresti
abbandonare a loro stessi i miei poveri genitori?! Oh, ma sei DAVVERO meschino!
Dopo tutto quello che hanno fatto per te!”
*Fatto per me che cosa? A parte naturalmente farmi fare da
taxista, da infermiere, da cameriere, da facchino, e PERFINO da bagnino una
volta, quando mi trovai costretto a praticare la respirazione bocca a bocca
alla mia ‘adorata’ suocera... un’esperienza che non dimenticherò mai...*
Pensò il Grifondoro, ma naturalmente non vociò mai nulla di
tutto questo davanti alla sua venerata futura moglie, la quale gli avrebbe
probabilmente strappato gli occhi, e glieli avrebbe poi incollati alla bocca,
dicendogli ‘così vediamo cos’altro hai da dire!’, se si fosse azzardato a
farlo...
Ma ugualmente nessuno metteva nel sacco Lily Evans...
“Stavi pensando a qualcosa di brutto su di me!”
“Ma no!”
“Sì, invece! Ti conosco, James Potter! Quando fai quella
faccia così – e così dicendo si lanciò ad una riuscitissima imitazione di James
mentre voltava leggermente la testa a fissare un punto fisso- significa che
stai pensando a qualcosa che non diresti mai a voce alta!”
*Già, a volte dimentico che Lily ha quella sua fissazione...
io no faccio assolutamente così...* pensò ancora James assumendo esattamente
l’espressione che Lily ci ha illustrato poco prima.
Lily lanciò un gemito che stava ad indicare disperazione. Il
cui gesto nella sua lingua significava ‘fine della conversazione, ho ragione
io.’
Certo, che l’amore della sua vita aveva il talento innato
per spingerlo sull’orlo delle lacrime, e ad un passo dal suicidio, ma c’era una
cosa che lo spingeva a continuare quella relazione autodistruttiva, e quindi a
sottomettersi sempre col sorriso sulle labbra... ed era un momento che avveniva
due volte la settimana:
Ovvero quel bel momento in cui Lily gli diceva con voce
suadente “Amore, mamma e papà sono dall’urologo, abbiamo la casa tutta per noi!
Che ne dici di tirare fuori il tuo talento nascosto...?”
Nonappena James sentiva queste parole, la parte conscia del
suo cervello entrava in standby, per riprendersi solamente nel momento in sui
Lily aveva di nuovo addosso i vestiti. Naturalmente, prima di allora le aveva
già promesso di tutto e di più.
“Ma tesoro, quando ti avrei giurato di accompagnare TUA ZIA
MATILDA alla sua visita ginecologica???”
“Ieri notte! Non puoi ASSOLUTAMENTE averlo scordato!!!”
“Hei! Eri nuda, non vale! Avrei acconsentito a qualsiasi
cosa!”
Di nuovo quel gemito esasperato, che stava ad indicare che
l’obiezione di James era stata valutata, e poi lasciata volare via, della serie
‘mi entra da un orecchio e mi esce dall’altro!’. Ma a parte i loro problemi di
convivenza, il loro rapporto era più che mai saldo.
“Amore... dove sei stato ieri notte?”
“Ieri notte? Da mia cugina, mi sembrava di avertelo detto!”
“No, non l’hai fatto! Perchè ci saresti andato?”
“Ehm... io... loro... ecco... avevano bisogno di qualcuno
che... che...”
“Che cosa, James?!”
“Dovevano cacciare un pipistrello dalla soffitta!” Disse il
ragazzo tutto d’un fiato.
“E non poteva farlo Anthony?!”
“Ehm.. sì, ma lui... è un non violento, lo sai!”
“Beh, poteva cacciarlo senza ucciderlo!”
“Ehm... probabilmente richiedeva troppo tempo, e Gretchen...
era troppo spaventata per aspettare!”
“James... le ho visto staccare la testa ad un condor vivo,
come potrei crederci?!”
“...”
“Tu eri con Sirius!”
“No! Non è vero!”
“”Non la smetterai mai di preferire i tuoi amici a me!”
Pianse.
“Mannò, Lily! Te lo giuro, ero da mia cugina!”
“E Sirius dov’era?”
“Beh... da mia cugina anche lui, ma solo per caso!”
“JAMES!!”
“Oh, e va bene, ero con Sirius, ma era davvero nei guai,
dovevo aiutarlo!”
“Si? E cos’aveva? Solitudine impellente acuta?”
“No, lui è... andato via da casa, e... l’ho aiutato. L’ho
mandato da mia cugina.”
“E QUESTO LO CHIAMI ‘AIUTARLO’?? Andiamo, Sirius, io ho
passato appena tre giorni da Gretchen ed Anthony, e ti posso giurare che avrei
preferito il suicidio!”
*Eh... un po’ quello che penso io stando qui...*
“Senza contare che lì vicino abita anche Piton, o sbaglio?”
*A sto punto preferirei vivere con Snivellus, che con la tua
famiglia di urinatori folli!*
“Pronto, James! Smettila di pensare, mi dà fastidio!”
“Hei! Perchè non li andiamo a trovare? Così sentirai la
verità da loro e ti tranquillizzerai!”
“Tranquillizzarmi?! Ma se a me non frega proprio niente di
dove vive Sirius Black!! Chi vorresti fregare, tu! Lo dici solamente perchè sei
TU che vuoi andarci!!”
“Ehm... un pochettino...”
Disse James con un filo di voce, mentre tormentava le dita,
come sotto interrogatorio. Lily parve gonfiarsi di nuovo come ogni volta prima
di una sfuriata, ma poi James alzò su di lei due occhioni da cucciolo tenero ed
abbandonato che sembrava pregerla di raccoglierlo e non farlo soffrire mai più,
così... si sgonfiò e disse
“Oh, e va bene! Ci andremo, ma non stasera! Ora... perchè
non tiri un po’ fuori quel tuo talento nascosto...?”
Chiese in tono malizioso, ed incominciando a mangiarselo con
gli occhi. Di nuovo in standby, il Grifondoro fu nudo in meno di tre secondi.
Eh, sì! La vita di James Potter era proprio bella!