A new dawn

di _Hysteria_
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A NEW DAWN

 

Prologo

 

Questa è una storia come tante. Niente di eccezionale o particolarmente emozionante, ecco.

 È la storia di una problematica quasi-diciassettenne che non ha avuto mai niente dalla vita, se non la vita stessa. Ed ecco che, alla vigilia dei suoi diciassette anni, decide di prendere in mano la sua vita come nessuno aveva mai fatto quando ancora non ne era in grado.

 È seduta alla sua malridotta scrivania a fumare una sigaretta ‘di contrabbando’ per quel posto, nella sua malridotta stanza in quel fottuto e malridotto orfanotrofio. Lei è Hope. Nome un po’ assurdo da dare ad una bambina che abbandonerai al suo quinto giorno di vita, no?

 Hope non ha avuto un passato che riesca a ricordare prima dell’ingresso in quell’orfanotrofio; le uniche cose che lo precedono sono la sua nascita, il suo nome, ed una madre troppo poco materna ma con un ottimo senso dell’ironia.

 Hope, nonostante il suo nome, è cresciuta con quasi nessuna speranza riguardo la sua vita. Una donna che era stata in quell’orfanotrofio assieme al marito per adottare un bambino che altrimenti non avrebbero potuto avere, infatti, dopo il primo incontro con la bambina le disse “Cancella quella speranza dai tuoi occhi, cara. Le tue speranze verranno sempre spazzate via da qualcuno o qualcosa… o dalla vita stessa.” e terminò la sua sentenza aggiungendo “Non sei tu la bambina che desideriamo.” e poi, rivolgendosi con un sorriso freddo alla donna che gestiva quel triste luogo “Troveremo qualcosa di meglio, ne son sicura.”.

 Fu così che Hope, all’età di 5 anni, si vide portar via l’unica speranza che coltivava fin da quando riusciva a ricordare: una famiglia che l’amasse.





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